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Femminicidio: "colpa delle donne che non amano i mariti"

  1. #41
    Inguaribile realista Masquerade
    Donna
    Iscrizione: 15/10/2014
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    restare insieme, fare dei sacrifici e tenere vivi dei rituali atti a preservare il nucleo famigliare, come i noiosoi pranzi domenicali o altre robe....

    i sacrifici prima o poi danno dei frutti, per te o per gli altri....ma spesso li danno
    e senza sacrifici alla minima difficoltà cadrebbe ogni cosa

    Guarda che io non dico che non bisogna fare sacrifici, eh. Anzi! Spesso avere una famiglia da portare avanti, dei figli, significa proprio fare dei sacrifici.
    Ma qualunque sacrificio porta risultati migliori e soprattutto concreti se compiuto per continuare qualcosa di reale.
    A Temperance piace questo intervento

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  3. #42
    Limoncello di Sicilia Ad Malora
    Uomo 20 anni
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    No, non è vero. Non sempre i sacrifici servono. Spesso vivere in un clima di eterni sacrifici non fa altro che rendere ancora più teso il clima in cui si vive.
    Non è tutto o bianco o nero.
    infatti ho scritto spesso, non sempre
    bisogna vedere il tipo di sacrifici che si fanno.
    se devi subirti ogni settimana delle quantità industriali di ceffoni e violenza fisica non devi dubitare nemmeno un attimo...anche per preservare i tuoi figli oltre che te stesso/a
    se devi acccettare un impalcatura di corna che si ramificano ogni giorno sempre di più non ha senso.

    poi dipende da cosa hai costruito, come l'hai costruito e che risultati intendevi ottenere. dipende da quanto dura un rapporto ect.
    da figlio affrontare la separazione dei genitori sarà sempre traumatico, poi se hai più di 27 anni la prendi un pò meglio rispetto a un adolescente o ad un bimbo, ma poi spesso per risolvere dei piccoli fastidi ne creiamo altri alle persone che amiamo.
    magari io e te ci separiamo per delle sciocchezze, poi io magari ci risposiamo e io faccio due figli con un altra persona, e poi il nostro di figlio non lo cago più

    ci sono motivazioni e motivazioni, ci sono conseguenze e conseguenze...magari tu personalmente non ne ricavi nulla dai tuoi sacrifici personali ma qualcun altro magari si, grazie ai tuoi sacrifici.
    poi certo se una coppia litiga tutto il giorno e la tensione è sempre altissima il bambino cresce ancora peggio...ma ormia ci si disinnamora per tanti motivi futili, e forse quel tizio voleva fare intuire anche questo

    le donne sono più forti, a volte ci separiamo per un insieme di piccole cazzate poco significative prese singolarmente...non ci si odia, si va d'accordo ma scema la passione..e a quel punto uno può anche andare fuori di testa...è uno che ha problemi già da prima possibilmente..ma il confine fra normalità e follia è flebile... spesso di sta gente che massacra le famiglie si dice che erano persone normali e tranquille bla bla bla bla
    perchè oggi sono felice e mi va tutto bene...mia moglie è incinta, mia figlia si sposa, mio figlio si laurea e magari mi sono preso un elogio o una promozione a lavoro......domani scopro che il figlio che aspetto non è mio, che mia figlio si droga, mi licenziano e scopro che mia figlia fa la zozza....e do i numeri......a volte le circostanze della vita possono fare bruttissimi scherzi
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    Guarda che io non dico che non bisogna fare sacrifici, eh. Anzi! Spesso avere una famiglia da portare avanti, dei figli, significa proprio fare dei sacrifici.
    Ma qualunque sacrificio porta risultati migliori e soprattutto concreti se compiuto per continuare qualcosa di reale.

    il fatto e che oggi sembra che ad un certo punto la gente si scocci a fare sacrifici

  4. #43
    Inguaribile realista Masquerade
    Donna
    Iscrizione: 15/10/2014
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    il fatto e che oggi sembra che ad un certo punto la gente si scocci a fare sacrifici
    Oggi non si è proprio più abituati all'idea di sacrificio. Non sbagli quando dici che è l'epoca del consumismo, del tutto e subito e dell'usa e getta. E purtroppo questo si estende anche in altri campi della vita. E' innegabile. E' l'educazione che viene tramessa.

    Piccolo OT: Sai? Giorni fa in spiaggia ascoltavo una prof che descriveva al partner il momento in cui avevano chiesto ai ragazzi alla prima prova d'esame di posare i cellulari sul banco. Descriveva stupita quanti iPhone ultimissimo modello avevano prelevato. Non stupita per l'evidente "benessere" dei ragazzi, ma per il fatto che, se a 18 anni avevano già il massimo, come avrebbero imparato a desiderare ed ottenere qualcosa?
    Io in questo ragionamento mi ci ritrovo. E chiaramente non ci si ferma solo alla sfera "materiale". Perché è tramite il materiale che si impara poi a conquistare tutto il resto. Desiderare=conquistare.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Themistokles Visualizza il messaggio

    ... spesso di sta gente che massacra le famiglie si dice che erano persone normali e tranquille bla bla bla bla
    perchè oggi sono felice e mi va tutto bene...mia moglie è incinta, mia figlia si sposa, mio figlio si laurea e magari mi sono preso un elogio o una promozione a lavoro......domani scopro che il figlio che aspetto non è mio, che mia figlio si droga, mi licenziano e scopro che mia figlia fa la zozza....e do i numeri......a volte le circostanze della vita possono fare bruttissimi scherzi
    E' una risposta a Temperance e non voglio intrometermi, però ho una domanda su quanto ho riportato. Perché in effetti la delusione può essere una valida motivazione a gesti inaspettati ed estremi.
    Non credi che ci sia un inizio di circostanze che scatenano tutte le altre?
    Cioè, nell'esempio che hai fatto, se dall'inizio avessi (tu generico ovviamente) voluto vedere la donna che hai voluto esattamente per com'era e non per come ti sarebbe piaciuta che fosse, non credi che si sarebbe potuto evitare il figlio non tuo, che i figli che ne vangano fuori risentano dei problemi che si creano fra i genitori etc? Ma soprattutto evitare la delusione che segue il crollo dell'illusione?
    Perché se si vede la realtà senza filtri, le delusioni perdono forza e quindi si potrebbe anche evitare poi la reazione eccessiva...

  5. #44
    Limoncello di Sicilia Ad Malora
    Uomo 20 anni
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    Quote Originariamente inviata da Masquerade Visualizza il messaggio
    Oggi non si è proprio più abituati all'idea di sacrificio. Non sbagli quando dici che è l'epoca del consumismo, del tutto e subito e dell'usa e getta. E purtroppo questo si estende anche in altri campi della vita. E' innegabile. E' l'educazione che viene tramessa.

    Piccolo OT: Sai? Giorni fa in spiaggia ascoltavo una prof che descriveva al partner il momento in cui avevano chiesto ai ragazzi alla prima prova d'esame di posare i cellulari sul banco. Descriveva stupita quanti iPhone ultimissimo modello avevano prelevato. Non stupita per l'evidente "benessere" dei ragazzi, ma per il fatto che, se a 18 anni avevano già il massimo, come avrebbero imparato a desiderare ed ottenere qualcosa?
    Io in questo ragionamento mi ci ritrovo. E chiaramente non ci si ferma solo alla sfera "materiale". Perché è tramite il materiale che si impara poi a conquistare tutto il resto. Desiderare=conquistare.

    - - - Aggiornamento - - -



    E' una risposta a Temperance e non voglio intrometermi, però ho una domanda su quanto ho riportato. Perché in effetti la delusione può essere una valida motivazione a gesti inaspettati ed estremi.
    Non credi che ci sia un inizio di circostanze che scatenano tutte le altre?
    Cioè, nell'esempio che hai fatto, se dall'inizio avessi (tu generico ovviamente) voluto vedere la donna che hai voluto esattamente per com'era e non per come ti sarebbe piaciuta che fosse, non credi che si sarebbe potuto evitare il figlio non tuo, che i figli che ne vangano fuori risentano dei problemi che si creano fra i genitori etc? Ma soprattutto evitare la delusione che segue il crollo dell'illusione?
    Perché se si vede la realtà senza filtri, le delusioni perdono forza e quindi si potrebbe anche evitare poi la reazione eccessiva...
    amore e odio.....non ci vuole molto per passare da una faccia all'altra della stessa medaglia....
    e poi non è solo questione d'illudersi a volte le persone cambiano strada facendo o riescono a fingere benissimo

  6. #45
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 41 anni
    Iscrizione: 20/4/2014
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    Quote Originariamente inviata da P S Y C H O Visualizza il messaggio
    Però esistono legami fra umani molto più forti di quello di un uomo e una donna che si uniscono in matrimonio. I figli sono il primo esempio.
    ben detto.

    credo che sia difficile spiegare a chi non ha figli a quali sacrifici si può arrivare per loro.
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  7. #46
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Piaciuto: 1393 volte

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    Quote Originariamente inviata da Masquerade Visualizza il messaggio
    Lo so che le coppie che si separano ormai sono in netto aumento. Ed è anche chiaro che un bambino mai vorrebbe separarsi da un genitore o ridursi a vederlo ogni 15 giorni come stabilito da un giudice.
    Ancora più traumatico diventare armi da usare per ferire l'altro/a e durante una separazione lo vedo accadere molte, troppe volte. Lo trovo inaccettabile.
    Ma trovo inaccettabile ed anche diseducativo vivere in un ambiente perennemente teso o illusorio.
    Non sono riuscito a spiegare bene che cosa intendo.
    Per me la questione non è separarsi si o separarsi no nel caso in cui il rapporto di coppia inizi a scricchiolare in presenza di figli.
    Io mi fermo prima. A quando due decidono (o gli capita) di mettere al mondo un figlio.
    Ebbene, prima di programmare la venuta al mondo di un figlio, bisognerebbe porsi il problema che quella coppia potrebbe scoppiare... in tutti e due i casi il bambino/a in questione vivrebbe un trauma, che si tratti di separazione o di convivenza forzata di due che non si prendono più.
    Io dico: basta co' 'sta famiglia: Babbut, Mammut e figliut (è una vecchia reclame televisiva di carosello*), cerchiamo un'organizzazione tale che l'eventualità di separazione dei genitori lasci più o meno indifferenti i figli.
    Poi che ci si organizzi vivendo comunque tutti da single, oppure facendo crescere tutti i bambini in una comune, o quel che si voglia [io la soluzione mia ce l'avrei ma non la dico]; non è la soluzione che adesso mi interessa, ma che si prenda coscienza del problema in essere.


    *
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  8. #47
    Inguaribile realista Masquerade
    Donna
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    Quote Originariamente inviata da P S Y C H O Visualizza il messaggio
    Non sono riuscito a spiegare bene che cosa intendo.
    Per me la questione non è separarsi si o separarsi no nel caso in cui il rapporto di coppia inizi a scricchiolare in presenza di figli.
    Io mi fermo prima. A quando due decidono (o gli capita) di mettere al mondo un figlio.
    Ebbene, prima di programmare la venuta al mondo di un figlio, bisognerebbe porsi il problema che quella coppia potrebbe scoppiare... in tutti e due i casi il bambino/a in questione vivrebbe un trauma, che si tratti di separazione o di convivenza forzata di due che non si prendono più.

    Io dico: basta co' 'sta famiglia: Babbut, Mammut e figliut (è una vecchia reclame televisiva di carosello*), cerchiamo un'organizzazione tale che l'eventualità di separazione dei genitori lasci più o meno indifferenti i figli.
    Poi che ci si organizzi vivendo comunque tutti da single, oppure facendo crescere tutti i bambini in una comune, o quel che si voglia [io la soluzione mia ce l'avrei ma non la dico]; non è la soluzione che adesso mi interessa, ma che si prenda coscienza del problema in essere.


    Ho evidenziato le parti per me rilevanti. Non certo perché io mi opponga a queste idee, anzi! Perché alla fine questo riscontro: due persone fanno delle scelte. Se la scelta si rivela "sbagliata" a pagarne le conseguenze sarà non solo la persona o le persone che hanno sbagliato, ma anche i figli e il problema NON se lo pongono proprio.
    Forse perché quando si inizia qualcosa non lo si fa con il programma che possa finire e posso comprenderlo, ma è anche saggio ponderare questa possibilità ormai tanto diffusa.
    Delle ipotesi da te elencate, personalmente, scarterei a priori solo quella di far crescere i bambini in una comune, poi, anche abituarli allo status di genitori single potrebbe andare bene. Molti bambini crescono con un solo genitore (e non solo per separazioni). E' qualcosa che già capita.
    Mi incuriosisce invece l'idea che non esponi.
    Dopotutto che può mai essere? Se non piace al massimo non la si condivide così come ho detto che non mi piace l'idea della comune.

    * Per il carosello che non conosco, non commento in quanto non ho ora il tempo di vederlo. Spero di riuscirci prossimamente.

  9. #48
    Minima Immoralia lunantica
    Donna
    Iscrizione: 16/10/2014
    Messaggi: 1,806
    Piaciuto: 1874 volte

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    @P S Y C H O anche io sono curiosa di sapere la tua idea...le altre non mi dispiacciono, tra l'altro.
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  10. #49
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
    Messaggi: 17,421
    Piaciuto: 7509 volte

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    Chi è sto coglione?!

    E cmq i sacrifici si fanno per i figli, per il lavoro, ma non per l'amore. L'amore non deve essere sacrificio, è un cazzo di controsenso assurdo. Si possono fare sacrifici per la famiglia anche da separati, non costringendo i propri figli a soffrire del sacrificio che fanno i genitori a stare insieme, magari litigando per ogni stronzata. Ti garantisco che alcuni figli preferirebbero genitori separati e felici, che insieme ed infelici.
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