Secondo me il video, da come parlate tutti, non l'ha visto nessuno...
Io da psycho qual sono me lo sono sciroppato tutto!
Il realtà Don Cazzone non "giustifica" il femminicidio; ne spiega soltanto le dinamiche partendo ahimè da un suo punto di vista cattolico che c'è da mettersi le mani nei capelli... In una parola afferma che l'uomo, avendo perso la fede in Dio riversa sull'amore terreno la sua ragione d'essere. Dal momento che questo amore viene meno (se e quando la moglie lo sostituisce con un altro) perde il motivo dell'esistenza e impazzisce... Al di là delle stronzate che dice, non mi sembra onesto affermare che "giustifichi" il femminicidio (tanto più che mette nel calderone anche l'assassinio dei propri figli)!!
Certo che Don Cazzone ci dovrebbe pure spiegare perché quando è il marito a lasciare la moglie cinquantenne per una ventenne, allo stesso modo non impazzisce pure lei uccidendo marito e figli allo stesso modo...
Ho visto anche io questo video allucinante. No, non giustifica il femminicidio, ma le dinamiche esposte non sono meno assurde.
E vi posso dire che da donna mi sono sentita disgustata, l'ho trovato non solo irrispettoso e stupido, ma molto sessista. Mi sono sentita offesa come poche volte a pensare che ancora ci sia questa dinamica del pater familias che tiene le redini della società (o del gruppo, come in questo caso la famiglia) e la donna come ancella asservita al ruolo maggiore dell'uomo. Quindi se lei tradisce è normale che l'uomo impazzisca perché il ruolo della donna è quello di essere la schiava fedele. Ma non si fa accenno a quel che accade con le debolezze dell'uomo.
No vabbè, ma questo è a capo del movimento neocatecumentale, de che stamo a parla'...
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Come sempre, quando i giornali devono attirare l'attenzione, modificano il verso senso della notizia nel titolo. Ormai è una prassi ben nota. E il video annesso non è neanche quello integrale, credo, visto che dura pochi minuti.
Resta che, da quel che si è potuto ascoltare, lui offre una possibile causa scatenante.
Non ho però sentito nulla su vicende similari subite dal punto di vista femminile.
Perché non spiega i motivi per cui la donna, quando viene lasciata (per un'altra) difficilmente cade in questi gesti di violenza estrema. E' decisamente raro sentire: moglie uccide il marito perché l'ha lasciata. Da notare che ho scritto raro, non impossibile.
La donna non sente forse il bisogno di essere amata nella stessa misura?
Oppure... perché i femminicidi accadono ANCHE quando la moglie NON vuole lasciarli andare a vivere con un'altra? Anche qui non si sente amato abbastanza?
Su questi punti, mi par di capire, non si è proprio pronunciato e questo un pochino fa pensare, non credi?
Io credo che alla fine sia proprio il concetto di "famiglia" a essere obsoleto e far acqua da tutte le parti.
Obsoleto soprattutto il concetto di famiglia "per forza". Se un rapporto non va, non va. E il fatto di restare "per forza" insieme non rafforza affatto il concetto di famiglia, ma lo rende, a mio avviso, poco attendibile. Soprattutto quando è la famiglia stessa a risentirne. Perché sempre una forzatura è.
Niente e nessuno è per sempre. E soprattutto le persone non ci appartengono, non sono nostre proprietà.
Ma infatti è tutt'altro che un discorso maschilista....sta ammettendo che le donne sono più forti.
L'ho sempre pensato che se gli uomini si spingono molto spesso iverso questi gesti estremi devono avere qualcosa in meno delle donne.
ora la questione dello stare insieme per forza non deve sussistere, ma almeno provarci.....siamo nella società del consumismo...ormai costa meno comprarsi un nuovo telefono o un nuovo televisore piuttosto che riparare quello vecchio.....e anche nei rapporti umani e specie in quelli di coppia la società ci ha permesso di rendere fin troppo facile avviare una nuova relazione...o magari più di una contemporaneamente piuttosto che tentate di aggiustare quella che avevamo.
alla fine puoi denunciare il coniuge per percosse, se lo sgami che ti tradisce e mostri le prove puoi chiedere l'affidamento del figlio ect......credo che nei casi gravi l'ordinamento giuridico abbia già stabilito i giusti limiti e i giusti diritti per interrompere una relazione coniugale
a mio modesto avviso ti sbagli....i cardini della società erano 3....due li abbiamo scardinati ormai dal pensiero comune degli italiani : DIO e lo stato..e i risultati sono quelli che possiamo contemplare.....scardiniamo pure il concetto di famiglia e rivisitiamolo e avremo completato la frittata....va beh che ormai la famiglia di oggi non è più quella che potevamo osservare negli anni 60 ma ancora in giro qualche famiglia o parvenza di famiglia nel paese sussiste....
guarda, sto assistendo proprio in questo periodo a due famiglie messe a dura prova dal tempo e anche dal non voler affrontare i problemi.
Cio che vedo mi stupisce e mi fa anche sorridere.
la prima coppia ha ormai divorziato e poco c'è mancato che si "scannassero" nella fase di separazione ed anche prima di separarsi. Vederli oggi sorridere, scherzare, prendere un caffè insieme ed anche pranzare insieme e risolvere insieme i problemi dei figli mi apre due possibilità: o questi due tornano insieme o semplicemente insieme proprio non erano compatibili.
La seconda coppia da anni evitava di affrontare i problemi cruciali. Una parte cercava di far finta che il problema potesse risolversi da solo, l'altra invece era ben consapevole che doveva essere affrontato solo che, avrebbe voluto si affrontasse a modo suo. In realtà sbagliavano entrambi ed oggi, dopo 20 anni sono arrivati ad un punto di rottura bello grosso. Però vedo da ambo i lati la volontà di capire se c'è modo di provare a risolvere la situazione davvero. Ora non so se ci riusciranno, però almeno ci avranno provato e da questo si capisce che non si tratta di un rapporto superficiale.
Non possiamo trattenere chi vuole andare via. E soprattutto non possiamo illuderci che la famiglia sia solida perché la si tiene unita con la forza. La si tiene unita con l'impegno da ambo i lati. Se si impegna solo una parte è già forzatura.
dico solo che la società di oggi incentiva e privileggia questo atteggiamento invece che porre delle dinamiche atte a preservare le unioni.
il matrimonio non lo puoi forgiare partendo prettamente dalla passione....se mancano interessi, affinità e prospettive comuni è normale che quando ienvitabilmente scemerà la passione inizieranno ad evidenziarsi dei solchi...specie se non esiste comprensione
io non sono ne per la linea estrema del tenere tutti uniti a tutti i costi, ne tantomeno mi trovo d'accordo con l'eccessiva facilità con cui oggi le persone cambiano e stracambiano partner ..ci sono persone che senza veri motivi mandano a fanculo la vita dell'altro dopo 10/20 o più anni di convivenza....magari perchè hanno ritrovato la passione in un altra/o