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Femminicidio: "colpa delle donne che non amano i mariti"

  1. #31
    Inguaribile realista Masquerade
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    Secondo me la Famiglia ha senso di esistere soltanto insieme al concetto religioso di indissolubilità del matrimonio, cioè il "per forza" che dici tu. Io che non sono credente e a cui i "per forza" quindi non piacciono, mi pongo però la questione dei bambini. I figli sono al primo posto per un motivo semplice: non hanno chiesto loro di nascere, ma è stata una decisione dei genitori, i quali gli hanno poi proposto tale modello di famiglia. E' questo che non mi piace. Non possono i genitori dare delle certezze a un bambino basate sul loro amore eterno e sulla loro famiglia e dopo che so, dieci anni, sbarazzargliele completamente. Allora la soluzione è o non fare figli oppure prospettare loro un modello di vita alternativo che non preveda la famiglia, almeno nel modo in cui adesso è concepita.

    Dando una sbirciata all'etimologia della parola famiglia ho trovato questo:

    "L'etimologia della parola famiglia è da ricondursi al termine osco faama = casa, da cui il latino fam?lia, cioè l'insieme dei fam?li (moglie, figli, servi e schiavi del pater familias il capo della gens). Pertanto, famiglia in senso stretto ed originario, significa piccola comunità di "persone che abitano nella stessa casa", in senso ampio, l'insieme di persone legate da vincoli di sangue, da rapporto di parentela o affinità o da vincoli religiosi e/o legali quale il matrimonio."



    Per me, una comunità di persone che vive nella stessa casa, può costituire una famiglia, come può esserlo la convivenza. Poi religioni e vincoli legali possono ampliare il concetto, ma di certo non bastano a stabilire ciò che è eterno. A mio avviso, è questo il concetto che si dovrebbe rivedere da trasmettere. Accettare che tutto può avere un termine e che il vissero per sempre felici e contenti è l'ultima riga delle favole, non della realtà.
    A Ad Malora e Temperance piace questo intervento

  2. #32
    Se muoio rinasco P S Y C H O
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    Dando una sbirciata all'etimologia della parola famiglia ho trovato questo:

    "L'etimologia della parola famiglia è da ricondursi al termine osco faama = casa, da cui il latino fam?lia, cioè l'insieme dei fam?li (moglie, figli, servi e schiavi del pater familias il capo della gens). Pertanto, famiglia in senso stretto ed originario, significa piccola comunità di "persone che abitano nella stessa casa", in senso ampio, l'insieme di persone legate da vincoli di sangue, da rapporto di parentela o affinità o da vincoli religiosi e/o legali quale il matrimonio."

    Per me, una comunità di persone che vive nella stessa casa, può costituire una famiglia, come può esserlo la convivenza. Poi religioni e vincoli legali possono ampliare il concetto, ma di certo non bastano a stabilire ciò che è eterno. A mio avviso, è questo il concetto che si dovrebbe rivedere da trasmettere. Accettare che tutto può avere un termine e che il vissero per sempre felici e contenti è l'ultima riga delle favole, non della realtà.
    Però esistono legami fra umani molto più forti di quello di un uomo e una donna che si uniscono in matrimonio. I figli sono il primo esempio. Salvo eccezioni quelli di sangue come genitori e fratelli... Ecco, per rendere il matrimonio al loro pari ci si è inventati questa regola della sua indissolubilità. Adesso, se questa regola è venuta meno, si porta giù tutto il castello della famiglia...
    Non so se è chiaro, io sono favorevole alla separazione di due che non hanno più niente da dirsi, solo che non capisco queste cose fatte a metà, 'sto tentativo di voler salvare sempre sia la capra che i cavoli.
    Che ci si inventi quindi qualche tipo di organizzazione diversa rispetto alla famiglia, cosa per altro a cui sono convinto che ci si arriverà naturalmente: già si stanno creando per esempio le "famiglie allargate" dove ci sono i genitori originari, nuovo marito e nuova moglie di entrambi, i figli propri, quelli dei nuovi coniugi, etc...
    Io opterei per la soluzione migliore per i bambini, si può discutere di quale sia.

  3. #33
    Inguaribile realista Masquerade
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    Però esistono legami fra umani molto più forti di quello di un uomo e una donna che si uniscono in matrimonio. I figli sono il primo esempio. Salvo eccezioni quelli di sangue come genitori e fratelli... Ecco, per rendere il matrimonio al loro pari ci si è inventati questa regola della sua indissolubilità. Adesso, se questa regola è venuta meno, si porta giù tutto il castello della famiglia...
    Non so se è chiaro, io sono favorevole alla separazione di due che non hanno più niente da dirsi, solo che non capisco queste cose fatte a metà, 'sto tentativo di voler salvare sempre sia la capra che i cavoli.
    Che ci si inventi quindi qualche tipo di organizzazione diversa rispetto alla famiglia, cosa per altro a cui sono convinto che ci si arriverà naturalmente: già si stanno creando per esempio le "famiglie allargate" dove ci sono i genitori originari, nuovo marito e nuova moglie di entrambi, i figli propri, quelli dei nuovi coniugi, etc...
    Io opterei per la soluzione migliore per i bambini, si può discutere di quale sia.

    Ma anche io sono per la separazione di due che non hanno più niente da dirsi.
    Sento spesso dire frasi come "ci si sposa o si resta insieme per il bene dei figli". Io non credo a questo. Si può essere un genitore e amare un figlio anche senza matrimonio o restare insieme.
    Che genitore sarei se trasmettessi a mio figlio un'idea illusoria di famiglia? Che responsabilità gli accollerei se un giorno gli dicessi "son rimasta con tuo padre per te?"
    No. Io preferisco la chiarezza e la trasparenza. Sempre e comunque.

    E soprattutto, spesso vedo trattare i bambini come se "fossero incapaci di capire". I bambini hanno una sensibilità molto più spiccata della nostra. Non è che non riescano a percepire se le cose vanno o non vanno. Anzi!
    E non credo possa essere una separazione a traumatizzarli, ma bensì l'idea di perdere qualcuno.
    Perché poi può arrivare il momento in cui un figlio si arrenda e dica: "Basta! Separatevi!"
    Ed è capitato. Ed io dall'esterno son rimasta raggelata.
    Ecco, per me questo è un fallimento verso un figlio. Rendersi conto di averlo costretto a vivere in un clima che di famiglia aveva poco e nulla.
    A Temperance piace questo intervento

  4. #34
    Temperance
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    Ma anche io sono per la separazione di due che non hanno più niente da dirsi.
    Sento spesso dire frasi come "ci si sposa o si resta insieme per il bene dei figli". Io non credo a questo. Si può essere un genitore e amare un figlio anche senza matrimonio o restare insieme.
    Che genitore sarei se trasmettessi a mio figlio un'idea illusoria di famiglia? Che responsabilità gli accollerei se un giorno gli dicessi "son rimasta con tuo padre per te?"
    No. Io preferisco la chiarezza e la trasparenza. Sempre e comunque.

    E soprattutto, spesso vedo trattare i bambini come se "fossero incapaci di capire". I bambini hanno una sensibilità molto più spiccata della nostra. Non è che non riescano a percepire se le cose vanno o non vanno. Anzi!
    E non credo possa essere una separazione a traumatizzarli, ma bensì l'idea di perdere qualcuno.
    Perché poi può arrivare il momento in cui un figlio si arrenda e dica: "Basta! Separatevi!"
    Ed è capitato. Ed io dall'esterno son rimasta raggelata.
    Ecco, per me questo è un fallimento verso un figlio. Rendersi conto di averlo costretto a vivere in un clima che di famiglia aveva poco e nulla.
    Amen.

  5. #35
    Limoncello di Sicilia Ad Malora
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    Ma anche io sono per la separazione di due che non hanno più niente da dirsi.
    Sento spesso dire frasi come "ci si sposa o si resta insieme per il bene dei figli". Io non credo a questo. Si può essere un genitore e amare un figlio anche senza matrimonio o restare insieme.
    Che genitore sarei se trasmettessi a mio figlio un'idea illusoria di famiglia? Che responsabilità gli accollerei se un giorno gli dicessi "son rimasta con tuo padre per te?"
    No. Io preferisco la chiarezza e la trasparenza. Sempre e comunque.

    E soprattutto, spesso vedo trattare i bambini come se "fossero incapaci di capire". I bambini hanno una sensibilità molto più spiccata della nostra. Non è che non riescano a percepire se le cose vanno o non vanno. Anzi!
    E non credo possa essere una separazione a traumatizzarli, ma bensì l'idea di perdere qualcuno.
    Perché poi può arrivare il momento in cui un figlio si arrenda e dica: "Basta! Separatevi!"
    Ed è capitato. Ed io dall'esterno son rimasta raggelata.
    Ecco, per me questo è un fallimento verso un figlio. Rendersi conto di averlo costretto a vivere in un clima che di famiglia aveva poco e nulla.
    io ho visto farlo e non ci sono stati disastri..anzi..ai posteri posso dire che è stato un gran bene.

  6. #36
    Inguaribile realista Masquerade
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    io ho visto farlo e non ci sono stati disastri..anzi..ai posteri posso dire che è stato un gran bene.
    Visto farlo cosa? Restare insieme per forza o separarsi?

  7. #37
    Se muoio rinasco P S Y C H O
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    Ma anche io sono per la separazione di due che non hanno più niente da dirsi.
    Sento spesso dire frasi come "ci si sposa o si resta insieme per il bene dei figli". Io non credo a questo. Si può essere un genitore e amare un figlio anche senza matrimonio o restare insieme.
    Che genitore sarei se trasmettessi a mio figlio un'idea illusoria di famiglia? Che responsabilità gli accollerei se un giorno gli dicessi "son rimasta con tuo padre per te?"
    No. Io preferisco la chiarezza e la trasparenza. Sempre e comunque.

    E soprattutto, spesso vedo trattare i bambini come se "fossero incapaci di capire". I bambini hanno una sensibilità molto più spiccata della nostra. Non è che non riescano a percepire se le cose vanno o non vanno. Anzi!
    E non credo possa essere una separazione a traumatizzarli, ma bensì l'idea di perdere qualcuno.
    Perché poi può arrivare il momento in cui un figlio si arrenda e dica: "Basta! Separatevi!"
    Ed è capitato. Ed io dall'esterno son rimasta raggelata.
    Ecco, per me questo è un fallimento verso un figlio. Rendersi conto di averlo costretto a vivere in un clima che di famiglia aveva poco e nulla.
    Secondo il mio punto di vista per un bambino è un male sia vivere con due genitori che non sono in armonia che vivere con due genitori separati. Poi si può discutere di quale sia il male minore e scegliere quello per il loro bene. Però io credo che occorrerebbe trovare delle soluzioni preventive che non li facciano soffrire, poco importa se di più con la soluzione peggiore o di meno con quella migliore. Per questo dico che la famiglia fa acqua se calata in questa realtà contemporanea. Ormai le coppie con figli che si separano non sono minori di quelle con figli che non si separano, quindi non capisco perché non cercare modi alternativi di organizzare la vita di una coppia che non la famiglia come è intesa al presente.

  8. #38
    Inguaribile realista Masquerade
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    Secondo il mio punto di vista per un bambino è un male sia vivere con due genitori che non sono in armonia che vivere con due genitori separati. Poi si può discutere di quale sia il male minore e scegliere quello per il loro bene. Però io credo che occorrerebbe trovare delle soluzioni preventive che non li facciano soffrire, poco importa se di più con la soluzione peggiore o di meno con quella migliore. Per questo dico che la famiglia fa acqua se calata in questa realtà contemporanea. Ormai le coppie con figli che si separano non sono minori di quelle con figli che non si separano, quindi non capisco perché non cercare modi alternativi di organizzare la vita di una coppia che non la famiglia come è intesa al presente.
    Lo so che le coppie che si separano ormai sono in netto aumento. Ed è anche chiaro che un bambino mai vorrebbe separarsi da un genitore o ridursi a vederlo ogni 15 giorni come stabilito da un giudice.
    Ancora più traumatico diventare armi da usare per ferire l'altro/a e durante una separazione lo vedo accadere molte, troppe volte. Lo trovo inaccettabile.
    Ma trovo inaccettabile ed anche diseducativo vivere in un ambiente perennemente teso o illusorio.
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  9. #39
    Limoncello di Sicilia Ad Malora
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    Visto farlo cosa? Restare insieme per forza o separarsi?
    restare insieme, fare dei sacrifici e tenere vivi dei rituali atti a preservare il nucleo famigliare, come i noiosoi pranzi domenicali o altre robe....

    i sacrifici prima o poi danno dei frutti, per te o per gli altri....ma spesso li danno
    e senza sacrifici alla minima difficoltà cadrebbe ogni cosa
    A Hulk piace questo intervento

  10. #40
    Temperance
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    restare insieme, fare dei sacrifici e tenere vivi dei rituali atti a preservare il nucleo famigliare, come i noiosoi pranzi domenicali o altre robe....

    i sacrifici prima o poi danno dei frutti, per te o per gli altri....ma spesso li danno
    e senza sacrifici alla minima difficoltà cadrebbe ogni cosa
    No, non è vero. Non sempre i sacrifici servono. Spesso vivere in un clima di eterni sacrifici non fa altro che rendere ancora più teso il clima in cui si vive.
    Non è tutto o bianco o nero.
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