Continuo a rifelettere e...
Ce l'avrei a morte anche con le mie amiche, sinceramente.
A meno che non fossi una che ama divertirsi e che al sabato sera sparisce sempre con qualcuno di diverso. In quel caso no.
Se me le cerco, me le cerco.
Ma se fossi una ragazza con la testa sulle spalle non accetterei il comportamento di chi riprende il pulmino e se ne va lasciandomi chissà con chi, chissà dove.
Stavo per dirlo io.
Lasciando perdere chi ha fatto cosa e perchè, ma io un'amica cerco di non perderla di vista, in discoteca, e in caso non dovessi trovarla quando sto per andarmene qualche domanda me la farei.
Già che questa non viene a dirmi "vedi che ho conosciuto 'sto tipo, me ne vado con lui che c'ho voglia di farmi una scopata" ma che sparisce e basta mi metterebbe un pò in allarme. Un pò tanto.
Essì. O si è abituati a veder sparire una persona.
EDIT.
Uhm. Ma l'avevo già detto
de sta storia non si capisce molto! comunque io butterei la chiave per tutti i stupratori in generale,specialmente per i pedofili!
pazzesco quello che è uscito qui.
mi piacerebbe che lo leggesse la vittima dell'abuso.
in ogni porco caso, questo figlio di una zoccola, la ha ABBANDONATA fuori mezza nuda.. chi ha il coraggio di dire "ma si tornerà a casa da sola?".
da quando in qua l'alcol è una scusante per fare tutto quello che si crede?
NON una scusante per fare ciò che si vuole.
Se uno è incosciente come fai a dire se quella cosa voleva farla oppure no.
Non credo sia questo il caso perché se s'era portato dietro qualche pasticchetta, intenzioni buone non ne aveva.
Ma ci sono casi nei quali la colpa è dell'alcol.
Con tutti i se e i ma del caso, visto che la sbronza non è una malattia che ti viene....
Perchè non puo essere, non capisco l'indignazione . Ci sono soggetti che lo reggono e altri che non reggono e si lasciano andare. Non sarà una scusante piena ma se ci aggiungi anche la pasta allora tutto è possibile. Certo non puo essere una giustificazione piena ma in determinati casi è possile. Per rispondere a Rudemood , La sbronza è una malattia sociale, solo che l'ipocrisa e i luoghi comuni ci impediscono di definirla in questi termini. Vorrei che molti parlassero con quelli del SERT che ne misurano tutti i giorni costi sociali e personali e sentire in che termini la definiscono: una vera e propria malattia un flagello. Certo che se uno ragiona in termini personali e del giro di persone che conosce allora non è una malattia è una abitutdine "discutibile" legale e socialmente accettata e purtroppo dato che questo è un fatto indiscutibile, non c'e niente da eccepire a questa abitudine sociale. La colpa è sempre di qualcun altro che non regge o fa il ..... che rovina l'ambiente e da cattiva fama all'alcol .