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In pigiama, di notte, solo per strada. Ha 5 anni ed era "in punizione"

  1. #31
    alias Annie Lennox Elaine Marley
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 22/4/2010
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    Che poi, anche per esperienza personale, uno sberlone fa aumentare l'astio per il genitore in una maniera incredibile.
    Io dopo ogni ceffone sapevo di aver sbagliato, sì, ma poi odiavo mia madre perchè mi aveva fatto male e nasceva una sorta di "sfida".
    Poi che a volte qualche bambino se lo merita è vero, ma lavorare sulla mente piuttosto che sulle mani è meglio.

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  2. #32
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
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    Quote Originariamente inviata da Elaine Marley Visualizza il messaggio
    Che poi, anche per esperienza personale, uno sberlone fa aumentare l'astio per il genitore in una maniera incredibile.
    Io dopo ogni ceffone sapevo di aver sbagliato, sì, ma poi odiavo mia madre perchè mi aveva fatto male e nasceva una sorta di "sfida".
    Poi che a volte qualche bambino se lo merita è vero, ma lavorare sulla mente piuttosto che sulle mani è meglio.
    Guarda, uno col prossimo agisce per esperienza personale. A me le sberle - solo una volta mia zia me ne diede una - e le punizioni del tipo "non esci per una settimana", o quando ero piccola "non potrai guardare gli aristogatti" - guardavo quel cartone della disney mediamente 4 volte al giorno, per settimane intere xD - non hanno aiutato, appunto le prendevo come una sfida. Ancora oggi, se mia madre in un momento di rabbia mi dice "ti prenderei a sberle", so che reagirei allo stesso modo, le tirerei un ceffone per contro. La psicologia invece aiuta. E aiuta anche a calmare i nervi, ignorare una persona che ti fa incazzare.
    Perfino col mio cane, se fa qualcosa di male, agisco allo stesso modo; lo guardo storto e lo ignoro per qualche minuto. E quando faccio così ottengo più di mia zia quando gli da uno schiaffetto sul muso.
    Non paragono un cane a un bambino, per carità, ma a me di alzare le mani non riesce, e visti anche gli scarsi risultati che ottengono i miei cugii con i figli preferisco restare della mia idea. Mi fai arrabbiare? Ti dico che sei stato cattivo, che non si fa. E basta, non ti considero. "Romi mi dai un gelato?", "Sai dove stanno, prenditelo tu". "Romi giochi con me?", "No, perchè sei stato cattivo ". Questo ti fa pensare sulle tue azioni, "che ho fatto di male se Romilde non vuole giocare con me?" Cioè non ci vedo nulla di cattivo e negativo, in questo. La sberla dopo tre secondi, passato il bruciore e lo sbraitare, si dimentica. E non si ragiona sulla causa dello schiaffo, al massimo ci si ripete che papà/mamma è cattivo.
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  3. #33
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Quote Originariamente inviata da Elaine Marley Visualizza il messaggio
    Guarda, a mio parere, il metodo "hai sbagliato, ti ignoro" funziona benissimo.
    Il bambino ha modo di sentirsi in colpa e di ripensare all'atteggiamento.
    Non gli manca l'affetto e non pensa di non essere amato, semplicemente capisce che quando ha certi tipi di atteggiamenti viene meno il "rispetto" del genitore per il figlio. In questo modo, essendo un'azione che incide sul sentimento del bambino è più probabile che certi comportamenti non capitino più.
    Uno sberlone essendo solo un dolore fisico è più facile da sopportare...
    Questa è la tua opinione ma ti ripeto che non sempre detto che, il bambino, capisca, perchè quando fanno mediazione,nei consultori familiari, sconsigliano ai genitori questo approccio in relazione ai costi e benifici per l'affettività del bambino,di certo un motivito ci sarà visto che gli effetti possono venire sul lungo periodo. Dare colpe al bambino è come metterlo in soggezione tu consciamente puo farti la tua giustificazione , quando agisci in quel modo e puo anche funzionare, ma,purtroppo, non tutti i caratteri sono uguali e c'e anche che piu sensibile non capisce il tuo ragionamento al contrario puo avere paura ( temperance quando si è messa a piangere, in quel momento,non l'ha fatto ci certo perche aveva capito, ma semplicemente aveva paura di perdere l'affetto, si sentiva in colpa che poi oggi lo giustifica in altro modo è un altro dicorso, anzi fa peggio replica il modello perchè pensa che sia giusto, ma la sua reazione, in quel momento, conferma cio che sostengo ) si sente toccato incosciamente, al contrario in quel momento al posto di capire puo sviluppare paura e sentirsi in colpa e quindi incidere sulla sua autostima non sentirsi amato e risponde di conseguenza per soggezione .
    Su una cosa mi trovo d'accordo con te sullo sberlone e le sue conseguenze.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Elaine Marley Visualizza il messaggio
    Che poi, anche per esperienza personale, uno sberlone fa aumentare l'astio per il genitore in una maniera incredibile.
    Io dopo ogni ceffone sapevo di aver sbagliato, sì, ma poi odiavo mia madre perchè mi aveva fatto male e nasceva una sorta di "sfida".
    Poi che a volte qualche bambino se lo merita è vero, ma lavorare sulla mente piuttosto che sulle mani è meglio.
    E certo se ti picchiano facciamo esempio perchè ha fatto delle manchevolezze senza spiegarti le ragioni delle botte è chiaro che provi un astio nei confronti dei tuoi genitori ( mancanza di confronto e tua squlificazione nel senso che non sei degno neanche di una spiegazione)e lo provi ancora di piu quando sai che tua/o padre/madre è che intelligente non si sforza ma poi scopri purtroppo fa cosi perchè ha imparato, il modello educativo, dai suoi genitori a sua volta che lo picchiavano è un tempo non c'era tutta questa spicologia che esiste oggi

  4. #34
    Overdose da FdT Jamila
    Donna 34 anni da Padova
    Iscrizione: 27/7/2008
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    io sinceramente ricordo più le punizioni psicologiche di mia madre che gli schiaffoni di mio padre...e non è che mio padre si trattenesse eh, anzi..

  5. #35
    Vivo su FdT Meox
    Donna 32 anni da Treviso
    Iscrizione: 21/11/2005
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    Secondo me usher in un certo senso ha ragione. Le punizioni "psicologiche" sono più efficaci rispetto a quelle fisiche(intendo sberle, non roba da prigione) e proprio per questo più pericolose se dosate male. Purtroppo il mondo é pieno di gente che non dovrebbe diventare genitore...
    Personalmente sono contraria alla violenza, penso che le sberle provochino un certo risentimento verso il genitore anche se si sa che si è in torto, perché ? un imposizione troppo autoritaria e non tutti la accettano, però condivido che l'uso di metodo come "tu non vuoi bene alla mamma se fai così, sei cattivo, la mamma piange se fai così" che cercano di colpevolizzare il bambino invece di consapevolizzarlo potrebbero creare qualche problema.

  6. #36
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Quote Originariamente inviata da Temperance Visualizza il messaggio
    Io, un carnefice, questo non me l'avevano mai detto xD

    Io c'ho 22 anni e non ho mai sofferto di nessuna sindrome di abbandono, anzi ti dirò che sono pure più legata a mio padre.
    Tu estremizzi troppo la situazione, o c'hai una visione distrorta di quello che ti sto a dì. Il silenzio dura giusto il tempo che il bambino si calmi e chieda scusa, quindi dieci minuti al massimo. Mio padre è un'altra faccenda, e anch'io ero un'altra faccenda; lui comunque andava al lavoro e tronava la sera, e al lavoro non lo chiamavo perchè ero a scuola, quindi il suo non rispondermi si limitava alle ore serali. Se dopo cinque minuti andavo da lui e mi scusavo lui riprendeva a giocare con me e a scherzare, le uniche DUE volte in cui il silenzio si è tirato per le lunghe è quando ho fatto dei capricci peggio di un'isterica, gli davo del cretino e non gli chiedevo scusa, quindi quando davvero esageravo. E in ogni caso non appena mi rendevo conto di aver sbagliato, e lui si rendeva conto che ero dispiaciuta, il silenzio terminava.
    E silenzio non vuol dire ignorare nel vero senso della parola, questo ti sfugge. Se avevo bisogno di lui lui c'era, mica mi ignorava.

    Se per te poi le sberle hanno meno risvolti negativi dimostramelo. Dal "dolore" fisico il bambino che prova? Che impara?

    Soggezione? Mai sei serio? Chiedere scusa dopo aver fatto qualcosa di male e soggezione?! Io sono l'esempio della persona che si fa mettere meno i piedi in testa, quindi soggezione un cavolo.
    Poi vabbè, tu non sei mica uno psicologo infantile, quindi quello che dici è una tua visione esagerata della cosa.
    Di risvolti negativi nel lasciar piagnucolare 5 minuti il bambino, quando sbaglia, invece di prenderlo in braccio e consolarlo, non ne conosco.
    mah! Non credo che la tu abbia una conoscenza ed esperienza significativa in questo campo ( riprodurre il modello educativo di tuo padre applicato a te) per dire che sono esagerato.Io parlavo in generale e usavo il tuo esempio come un paradigma del ricatto emotivo. Chi è che scrive ( Poi vabbè, lo ammetto, mio padre era esagerato, non mi parlava per giorni, arrivavo al punto che mi veniva da piangere perchè non mi considerava u.u cui siamo pari). Perchè piangevi forse per paura? non essere considerata eppure descrivi la reazione da chi viene ignorato affettivamente e si sente amato in colpa.

    Lasciando perdere che alcuni qui , per loro esperienza personale, hanno sostenuto che si fa presto a dimenticare il ceffone che la violenza psicologica per quanto sottile sia la strategia applicata , vediamo in dettaglio di rispondere alla tua domanda.
    (Se per te poi le sberle hanno meno risvolti negativi dimostramelo)
    Il ceffone lascia il segno della mano ma poi passa e qui nasce il problema delle conseguenze psicologiche? Mettiamola cosi il ceffone è negativo a livello educativo quando la punizione è basata solo sulle punizioni corporali, attraverso il quale un genitore afferma la propria autorità senza utilizzare il dialogo e la comunicazione verbale. (squalificazione )
    Ecco perchè alcuni qui parlano conseguenze: astio, risentimento, senso di rivalsa, senso di sfida vedi (Elaine Marley) ad esempio che descrive le sensazioni che prova quando cio si realizza .
    come dovebbre comportarsi il genitore allora quando scappa lo schiaffo?
    Dare una spiegazione dell’accaduto ammettendo di aver sbagliato è la strada migliore, senza tuttavia chiedere scusa, per non rischiare il proprio ruolo genitoriale .

  7. #37
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

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    No guarda, tu mi stai facendo la psicanalisi, è diverso, e non sei nessuno per farlo. Mi vieni a dire che "temperance quando si è messa a piangere, in quel momento,non l'ha fatto ci certo perche aveva capito, ma semplicemente aveva paura di perdere l'affetto, si sentiva in colpa che poi oggi lo giustifica in altro modo è un altro dicorso, anzi fa peggio replica il modello perchè pensa che sia giusto, ma la sua reazione, in quel momento, conferma cio che sostengo ", cioè cosa assurda. Quando poi non ho mai detto che mi sia messa a piangere, che mi veniva da piangere, è diverso, ma mica perchè mi sentivo trascurata o altro, semplicemente perchè mi stava sul cazzo quella situazione. Come mi stava sul cazzo se mamma mi sgridava e peggio ancora se qualcuno mi suonava uno scappellotto.
    Cioè tu puoi criticare questo modello educativo, ma non prendendo me come caso clinico da analizzare, perchè io non ho avuto che benefici, da questo tipo di educazione. E' ovvio che non con tutti i bambini si possa applicare, ma con me ha funzionato, e quando lo uso io funziona. Se dovessi accorgermi che in futuro, con altri bimbi, non va, cambio atteggiamento. Ma di certo non inizio a menare sberle, che per me sono inutili.

    Cioè mi sta proprio sul cazzo che stai descrivendo 'sta cosa psicanalizzandomi. Fai un discorso generale, così non ti rompo le palle.

    Io non ho mai visto dare sberle e spiegare perchè, anzi. C'è la sgridata, il bambino non capisce e parte la sberla per la frustrazione. E secondo me questo non serve.
    Se con te hanno usato questo modello educativo qui e ti è servito usalo pure in futuro. Io son cresciuta benissimo senza che si alzasse una mano su di me, e lo stesso i miei genitori a suo tempo, quindi perchè cambiare la strada vecchia per la nuova, se la vecchia va ancora bene.

    Cioè stai descrivendo la mia situazione manco fossi stata cresciuta da Hitler, sei bravissimo a travisare le parole e a dare una visione distorta della cosa, se non ti garba.

    L'introspezione psicologica falla a qualcuno che conosci, grazie.
    A Pink cloud piace questo intervento

  8. #38
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
    Messaggi: 17,421
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    Io ho sempre saputo che teoricamente (perchè non l'ho mai messo in pratica e nemmeno i miei l'hanno fatto con me) quando un bambino fa i capricci o quando fa qualcosa che non dovrebbe fare, bisogna spiegare al bambino dove ha sbagliato, se lo capisce è bene, ma se continua per quella via, ad impuntasi e a far capricci, bisogna ignorarlo, non di certo dargli corda o consolarlo sennò si sentirà leggittimato a ripetere quello che di sbagliato aveva fatto.
    Con i ceffoni non si risolve nulla, un bambino capisce più le parole che i ceffoni, un po' come gli adulti.
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  9. #39
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Piaciuto: 1393 volte

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    Qualunque metodo educativo si usi, ci sono modi diversi di applicarlo in base ai quali può essere efficace o diventare deleterio.
    Io la questione che pone @Usher su strascichi negativi che possono crearsi a seguito di quello che abbiamo chiamato "ricatto affettivo" me la sono posta e per questo mi sono anche consigliato con i servizi sociali, essendo seguito da loro per l'educazione di mio figlio che mi è stato affidato. Loro affermano che è un metodo che si può utilizzare, che è corretto che il bambino prenda coscienza del fatto che l'affetto che gli si offre non può essere incondizionato, ma che deve essere ricambiato con un comportamento adeguato.
    Alla fine, qualsiasi metodo si usi, lo scopo è quello di creare un contenitore dentro il quale il bambino sa che può muoversi e al di fuori del quale non è lecito andare. Il bambino, Usher, si sente abbandonato quando tale contenitore non viene creato.
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  10. #40
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
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    Quote Originariamente inviata da Temperance Visualizza il messaggio
    No guarda, tu mi stai facendo la psicanalisi, è diverso, e non sei nessuno per farlo. Mi vieni a dire che "temperance quando si è messa a piangere, in quel momento,non l'ha fatto ci certo perche aveva capito, ma semplicemente aveva paura di perdere l'affetto, si sentiva in colpa che poi oggi lo giustifica in altro modo è un altro dicorso, anzi fa peggio replica il modello perchè pensa che sia giusto, ma la sua reazione, in quel momento, conferma cio che sostengo ", cioè cosa assurda. Quando poi non ho mai detto che mi sia messa a piangere, che mi veniva da piangere, è diverso, ma mica perchè mi sentivo trascurata o altro, semplicemente perchè mi stava sul cazzo quella situazione. Come mi stava sul cazzo se mamma mi sgridava e peggio ancora se qualcuno mi suonava uno scappellotto.
    Cioè tu puoi criticare questo modello educativo, ma non prendendo me come caso clinico da analizzare, perchè io non ho avuto che benefici, da questo tipo di educazione. E' ovvio che non con tutti i bambini si possa applicare, ma con me ha funzionato, e quando lo uso io funziona. Se dovessi accorgermi che in futuro, con altri bimbi, non va, cambio atteggiamento. Ma di certo non inizio a menare sberle, che per me sono inutili.

    Cioè mi sta proprio sul cazzo che stai descrivendo 'sta cosa psicanalizzandomi. Fai un discorso generale, così non ti rompo le palle.

    Io non ho mai visto dare sberle e spiegare perchè, anzi. C'è la sgridata, il bambino non capisce e parte la sberla per la frustrazione. E secondo me questo non serve.
    Se con te hanno usato questo modello educativo qui e ti è servito usalo pure in futuro. Io son cresciuta benissimo senza che si alzasse una mano su di me, e lo stesso i miei genitori a suo tempo, quindi perchè cambiare la strada vecchia per la nuova, se la vecchia va ancora bene.

    Cioè stai descrivendo la mia situazione manco fossi stata cresciuta da Hitler, sei bravissimo a travisare le parole e a dare una visione distorta della cosa, se non ti garba.

    L'introspezione psicologica falla a qualcuno che conosci, grazie.
    Ma secondo me Usher non ha tutti i torti.
    Ora, che abbia preso te come riferimento per esporre il suo punto di vista, non ha molta importanza (Ha citato pure Elaine. Sono esempi..)
    E' più importante il fatto che tu te la sia presa, a mio avviso. Ma non voglio psicanalizzarti né ho le capacità di farlo.. QUindi me sto zitta.



    Anche i metodi educativi formano la personalità del bambino. SOno uno dei fattori cosiddetti "ambientali".
    Certamente questo fattore agisce su una personalità già esistente, ma che può mutare.
    In base alla personalità esistente, con metodi diversi, si ottengono risultati diversi, sia in termini educativi che caratteriali.

    Infatti lo stesso metodo educativo non funziona con tutti.
    A me bastava che mio padre mi guardasse brutto per capire che "non gli stavo piacendo".
    Qualcuno avrebbe trovato la sfida col genitore più appassionante "Se io non piaccio a te, tu non piaci a me".

    E qua mi ricollego a quello che dicevo l'altro giorno sulla scelta del bambino di prendere le sberle.
    In base alla personalità che ha, e all'atteggiamento dei genitori, capita che il bambino scelga di essere capriccioso per trovare un contatto.
    Se questo bambino non riceve coccole o non conosce cmq contatti affettuosi, un contatto 'violento' gli starà cmq bene, quindi pur di trovare l'attenzione del genitore, ben sapendo che cmq facendo i capricci le prenderà, quel bambino sceglierà di fare i capricci.

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