MILANO - «Temiamo un peggioramento sul fronte dell'immigrazione clandestina. Ho riportato la questione al ministro Terzi perché vogliamo collaborare. È una questione che tocca tutta l'Unione europea», ha detto il ministro degli Esteri libico, Ashour Bin Khayal durante una conferenza stampa congiunta. «Abbiamo espresso la volontà di collaborare perchè è una questione che tocca tutta l'Unione europea», ha aggiunto, evidenziando che «per ora la situazione non è così grave ma abbiamo registrato indicatori che ci segnalano di evoluzione in peggio». «Ci sono immigrati africani arrivati fino al confine tra Egitto e Libia - ha proseguito - per ora non sono grandi numeri ma potrebbero aumentare, perciò abbiamo voluto dare un avvertimento, guardando all'Italia e all'Europa per affrontare questo fenomeno».
UN PIANO EUROPEO - Quello dell' immigrazione è «un tema urgente da affrontare in ambito Ue», ha rincarato il ministro degli esteri Giulio Terzi dopo l'incontro con il collega libico Ashour bin Khayal. «Ne parlerò lunedì a Bruxelles»: serve un piano», ha aggiunto il titolare della Farnesina.
LA DEMOCRATIZZAZIONE - L'Italia avverte la necessità di «un vero cambio di passo» nelle relazioni con la Libia, ha proseguito ancora Terzi. «Il governo italiano sostiene con grande convinzione il processo di evoluzione democratica della Libia, di fronte alle grandi difficoltà che il Paese deve affrontare in termini di stabilizzazione, sviluppo delle sue istituzioni, consolidamento della democrazia nel momento in cui si stanno per tenere delle libere elezioni per la prima volta in 40 anni».
L'allarme di Terzi sull'immigrazione Il collega di Tripoli: «Ondata di arrivi» - Corriere.it