Originariamente inviata da
lauradeben
Venerdi 30 Aprile - La crisi aveva colpito l’impresa edile di G.M., cinquantacinquenne originario di Mamoiada (provincia di Nuoro), soprattutto dopo
l’abbandono di uno dei due fratelli soci. L’impresario ha chiuso, quindi, l’azienda, costretto a licenziare anche i due figli. Recatosi venerdì mattina, con la moglie, in ospedale a Nuoro per delle analisi, è rientrato per il pranzo. Ha detto, poi, di volere andare alla vigna, di cui si prendeva cura ogni giorno personalmente, e lì si è sparato, senza lasciare messaggi d’addio
e di spiegazione. In tanti hanno partecipato ai funerali e in paese la vicenda solleva degli interrogativi, per esempio alcuni rimangono perplessi per il fatto che sembra che uno dei figli lavori a Cagliari e non stia male economicamente, anche se in tal caso rimarrebbe comunque il problema dell’altro figlio. “Non potevamo immaginare nemmeno lontanamente il dramma interiore che quest’uomo stava attraversando - dice il sindaco Graziano Deiana - faceva parte di una famiglia molto unita, in cui è forte la solidarietà reciproca. Era una persona davvero in gamba”.
Fonte:
Quotidiano Giovani - Il quotidiano per i giovani
Ennesimo caso di suicidio in Italia...quando finirà tutto questo?