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About LinkBacksQui nel mio quartiere, ci sono state delle sparatorie (ora per fortuna è da un po' che non si vedono) ma non per questo la gente esce col giubbotto antiproiettile.
Qui nel mio quartiere, ci sono state delle sparatorie (ora per fortuna è da un po' che non si vedono) ma non per questo la gente esce col giubbotto antiproiettile.
Bè io la penso così, non so che dirvi... Per dire se nel mio quartiere avvenissero degli stupri e la mia ragazza decidesse di andare a prendere le sigarette all'1 di notte magari gli chiederei di non andare sola... capisco non vivere nella paura ma un minimo di "prevenzione" a volte serve!
L'esempio che hai fatto è sicuramente calzante, e su questo ti do ragione. Però sulla villa, in tutta sincerità, ti sbagli. Per quanto ci possano essere incidenti in zona, è difficile sentirsi subito in pericolo, considera poi che anche la persona più ansiosa può dimenticarli spenti, e poi anche con gli allarmi accesi non è detto che i malviventi - come spesso accade - non riescano ad entrare ugualmente in casa.
Lo so non c'è mai la certezza... era solo una considerazione! Qui nella mia zona ci sono state parecchie rapine in villa (anche con alarmi o che) ma credo che il 99% ora sia attrezzato con sistemi di sicurezza!
In ogn caso questo non toglie che il problema non è l'allarme ma certa gente di merda che c'è in giro che non da nessun valore alla vita.... farabutti che non si accontentano di fare razzia ma che ti umiliano, ti stuprano, ti seviziano.... gente così merita la peggiore delle pene, ma non pena giudiziaria... pena fisica!
Alla fine il povero ragazzo ha fatto quello che molti di noi avrebbero fatto, lo reputo un uomo coraggioso! Pace all'anima sua!!!
La vittima era un conoscente di un socio del mio club, inutile dire la rabbia che ha provato nel venire a conoscenza del fatto.
Per quanto riguarda la sicurezza della propria abitazione, puntare molto sulla difesa passiva e valutare anche quella attiva.
Non ci sono scuse per quei bastardi, entrare in casa, legare i proprietari e sparare ad un uomo legato che tenta di difendere i suoi cari è assolutamente inammissibile.
Spero li prendano.
Nella mia casa di Genova ho vicini, controvicini, gente che va e viene a tutte le ore, e qualsiasi cosa succeda qualcuno se ne accorge. Giù in Salento, però, in aperta campagna, allarmi e controallarmi, e non ho mai avuto problemi, al contrario di alcuni miei vicini (per fortuna nessuno ci ha mai rimesso né la pelle né nulla di "serio").
Poi è chiaro che non giustifico chi scassina le ville menando colpi di pistola dando colpe a chi esercita il sacrosanto diritto dell'autodifesa... non nego che siano bastardi, dico che con qualche precauzione forse quelli restavano bastardi lo stesso, ma avevano qualche difficoltà in più a riuscire nella loro bastarda impresa.
Arrestato in Romania ricercato per omicidio in villa a Perugia
Perugia, 19 mar. - E' stato arrestato questa mattina in Romania il terzo ricercato per l'omicidio di Luca Rosi, avvenuto a Perugia nella notte fra il 3 e il 4 di febbraio all'interno della villa nella quale viveva insieme alla fidanzata, che è stata stuprata. Il ragazzo, Dorel Gheorghita, è stato bloccato dalla polizia romena. I suoi complici, anch'essi rumeni, erano stati arrestati venerdì scorso a Gorizia mentre stavano cercando di passare il confine tra Italia e Slovenia.
Esemplare l'intervista rilasciata dal padre della vittima dopo l'arresto dei primi due umanoidi-assassini. In sostanza ha detto: bene che li abbiano presi, è auspicabile che li condannino a una pena idonea a pagare per quel che hanno fatto, ma nostro figlio non ce lo ridarà niente e nessuno.
Non fa una piega.
Purtroppo però nel nostro ordinamento non esiste una pena idonea per pagare un crimine di quella brutalità; voglio sperare che ALMENO stavolta non si dovrà assistere al classico pasticcio all'italiana, con condanne modeste ridotte con qualche escamotage processuale ridotte in appello ridotte per buona condotta ridotte per altri 100 motivi..non vorrei vedere questa gente in semilibertà o con permessi premio già tra 8-10 anni.
Personalmente comunque spero anche che tutti i manganelli che entreranno in servizio nella polizia penitenziaria nei prossimi anni vengano collaudati su e dentro di loro, possibilmente con frequenza oraria.
A me l'intervento del padre della vittima è piaciuto perché mette in risalto una serie di cose che pur sembrando scontate spesso si commette l'errore di ignorare.
La prima per ordine d'importanza è la gravità del danno procurato. L'irreversibilità dello stesso. Il primo istinto indurrebbe chiunque alla vendetta, ma in realtà questa è scaturita dalla rabbia e soprattutto dall'impotenza di non poter rimediare a quanto occorsoci; però a mente fredda è vero quanto asserisce il pover'uomo: nostro figlio comunque non ce lo ridarà nessun accanimento sugli umanoidi-assassini.
La seconda questione è proprio quella della giusta pena. Perché qui non stiamo parlando di un delinquente che compie una rapina, con lo scopo unico di arricchirsi facilmente e nel rapinare incappa in un imprevisto e ci scappa il morto. In questo caso il morto è totalmente gratuito. Io personalmente fatico a trovare una giusta pena per un assassinio gratuito. fatico perfino quando la vittima è un passeretto che volava nel cielo, fatico addirittura quando senza motivo si strappa una foglia-polmone a una pianta... immaginiamo che cosa posso provare quando l'inutilità riguarda l'uccisione di un essere umano nella sua più totale innocenza. Se poi ci aggiungi che uno dei colpevoli, in un precedente crimine, ha addirittura violentato una donna di 30 anni più anziana di lui, risulta chiaro di come abbiamo a che fare con uno con la testa piena solo di violenza gratuita.
Lo sopprimiamo? Sappiamo che la nostra legislazione non lo prevede e comunque ti metteresti su un piano simile al suo. Certo che la tentazione è tanta e dal punto di vista della società il problema sarebbe velocemente risolto.
Ti ci accanisci preparandogli una lunga permanenza in un carcere dove possa subire a sua volta delle violenze da altri carcerati? Questa fucina di violentatori/violentati mi lascia molto perplesso, se penso che verrà il giorno, presto o tardi che sia, che questo tizio verrà rimesso in libertà... parliamoci chiaro, il carcere avrebbe un senso se fosse veramente rieducativo, così come è concepito è soltanto una grandissima spesa per la comunità e una fabbrica di delinquenti. Senza contare che gente come questi qua di cui stiamo parlando, è molto più probabile che una volta in carcere diventi giustiziere piuttosto che giustiziato.
Fosse per me questa gente la metterei a pedalare per muovere l'albero di una turbina per la produzione di energia elettrica pulita. Pedali 12 ore al giorno, tutti i giorni, a tempo indeterminato. Quando ti sei ripulito di ogni nefandezza cerebrale ne riparliamo per una tua eventuale semilibertà...
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