Con 24 ore di anticipo rispetto al previsto, sono iniziate le operazioni di allargamento del cantiere dell'alta velocità Torino-Lione. Il Legal Team: "Emergenza democratica". Luca Abbà, storico attivista, si arrampica su un palo della luce e cade folgorato da 10 metri di altezza. Beppe Grillo: "Robe da pazzi".
Sono gravissime, ma stabili le condizioni di Luca Abbà, 37 anni, l’attivista No tav caduto da un traliccio alla baita Clarea, mentre cominciavano le operazioni di allargamento del cantiere dell’alta velocità Torino-Lione in località Chiomonte. Lo ha reso noto Maurizio Berardino, direttore del Dea del Cto di Torino, dove il giovane è ricoverato. “Abbà reagisce bene alle terapie e – hanno spiegato i medici del reparto di Terapia Intensiva del Cto di Torino – verrà mantenuto in coma farmacologico almeno per due o tre giorni, ovvero fino a quando non si concluderà la fase di sviluppo delle complicazioni dovute alle folgorazioni e alle conseguenti ustioni di secondo grado”. “Abbà – ha sottolineato Berardino – risponde bene alle terapie anche a livello renale per cui si potrebbe ben sperare, ma dire di più, come che sia fuori pericolo di vita, è errato e prematuro. Tutto dipende dai danni che la scarica elettrica produrrà sui tessuti interni. E’ comunque positivo il fatto che molto probabilmente il rene funziona e che quindi non si debba intervenire con la dialisi, né con interventi di chirurgia plastica interni”. “Abbà – ha aggiunto Danilo Bono, direttore del dipartimento di emergenza del 118 territoriale – è stato fortunatamente soccorso tempestivamente”. Ad assistere Abbà ci sono la sorella e i genitori mentre una decina di No Tav, a turno, continuano a presidiare l’ospedale per seguire da vicino la situazione medica del giovane. Il prossimo bollettino medico verrà diramato domani a mezzogiorno.
La procura di Torino ha aperto un’inchiesta sull’incidente: il pm Giuseppe Ferrando ha già ascoltato alcuni testimoni. Ma cosa è accaduto prima dell’incidente?
L’intervista a Radio Blackout Prima che Abbà cadesse a terra fulminato, aveva rilasciato un’intervista alla radio degli anarchici torinesi – Radio Blackout – in cui diceva: ”Mi sono arrampicato sul traliccio dopo essere sfuggito ai controlli. La situazione è tranquilla e non vedo violenze. Sono riuscito a svicolare. Mi guardavano attoniti. Gliel’ho fatta sotto il naso un’altra volta”. Poi la frase finale destinata a far discutere: ”Sono pronto ad attaccarmi ai fili della luce -ha detto il ragazzo in diretta rivolto ai poliziotti – adesso stacco perché sta salendo un rocciatore e devo attrezzarmi per difendermi”.
Manifestazioni in tutta Italia. Sui siti No Tav, sono rimbalzate subito le richieste di raggiungere la valle: “E’ in corso lo sgombero della baita, i compagni sono stati identificati, nessuna violenza, sembra verranno semplicemente riportati a Giaglione – scrivono gli attivisti – Intanto stanno chiudendo l’accesso ai sentieri, quindi invitiamo tutti a raggiungere la baita, ma dai sentieri, o a trovarsi a Giaglione, per tentare di raggiungere insieme la baita dai sentieri”. E per chi non può muoversi ora, l’appuntamento – fanno sapere i militanti – è alle 17 a Bussoleno. Due consiglieri –Davide Bono (Consiglio regionale del Movimento 5 stelle) e Michele Curto (capogruppo in Consiglio comunale di Sel) – hanno ottenuto il permesso per entrare all’interno della zona rossa per verificare lo stato di salute degli attivisti rimasti alla Baita Clarea. Gli attivisti intanto hanno bloccato la statale 24 e 25 nonché l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Dopo l’incidente al militante è stata annunciata una mobilitazione con presidio sotto la prefettura di Torino, alle 17 assemblea a Bussoleno e alle 21 fiaccolata da Giaglione alla baita Clarea. Ma anche in altre città d’Italia sono state organizzate manifestazioni di solidarietà sfociate in alcuni casi, come a Roma, nell'occupazione dei binari della stazione Termini. In caso di sgombero del presidio alla baita, gli attivisti prospettano azioni di resistenza passiva e di protesta, non solo sul posto.
Tralasciando il discorso nel merito SI' TAV o NO TAV, come giudicate il gesto di Luca Abbà? La nostra terra e le nostre idee, vanno difese mettendo in pericolo la propria vita fino a questo punto?