Terzobuonista?
Ho subito due furti in casa a opera di zingari e un tentativo di furto d'auto, la quale porta ancora i segni del tentativo di scasso.
Mi stanno sul ca22o quelli che mi sono entrati in casa e soprattutto mi stanno sul ca22o quelli che hanno osato danneggiare la serratura della mia auto (non potevano esere che zingari visto il modello della stessa e la vicinanza del parcheggio a un loro campo), questo non toglie che mi disgusta il generalizzare, ripeto anche quando la statistica dice 999999/1000000 e mi disgusta il taglio e le finalità di certi articoli di giornali.
Dimmi tu a che serve un articolo come quello in oggetto su un giornale...
Come ho già scritto a zeilgest, capisco il fastidio che possano dare delle persone che non rispettano le regole che ci siamo dati come società e che noi invece rispettiamo stando ai patti.
Io comprendo tutto quello che dici, ma se generalizzi, diventi razzista.
Se non vuoi farti dare della razzista, devi dire le stesse cose rivolgendoti alle persone che hai visto compiere le azioni che disapprovi in quanto tali e non per appartenenza a una razza.
Poi ci stanno le considerazioni statistiche, anche io se vedo avvicinarsi un nugulo di zingari tolgo il portafoglio dalla tasca sulla chiappa e me lo metto in quella davanti dove è maggiormente sotto il mio controllo. Però non posso escludere che ci sia uno zingaro onesto, non posso pensare che un bambino che nasce dalla pancia di una zingara non abbia le stesse potenzialità che aveva mio figlio il giorno della sua nascita.
Ma infatti, io sono il primo che si allerta quando vede degli zingari, chi lo nega... da qui al razzismo c'è però un altro passo da compiere.
D'altra parte, come dicevo nel mio intervento di apertura che nessuno ha saputo leggere tra le righe, noi stato italiano abbiamo le nostre responsabilità se gli zingari sono considerati quel che sono.
Ci sono delle leggi e delle regole che andrebbero rispettate e invece vengono disattese quando si parla di zingari (sarà anche per il particolare legame storico tra rom e chiesa?).
Perché se mio figlio decido di non mandarlo più a scuola, tempo un mese mi ritrovo i carabinieri a casa e se un bambino rom non va a scuola (dove è regolarmente iscritto) non gliene frega niente a nessuno? Idem, se vediamo uno zingarello chiedere soldi al semaforo, perché non vengono a prenderlo e lo portano in una casa famiglia per poi assegnarlo a una famiglia che sappia dargli un'infanzia di quelle a cui tutti i bambini hanno diritto? Quando ho trovato un bambino dentro casa mia a rubare, dove l'hanno portato invece i carabinieri, dove è oggi?
L'integrazione non è una cosa che si ottiene con la bacchetta magica, è un lavoro che presuppone un progetto concreto, dedizione e tempo.
Per quanto riguarda invece quei rom che non sono cittadini italiani, che si facciano delle considerazioni che riguardano tutti gli immigrati clandestini e non solo loro. Se anche fossero delle considerazioni contrarie alle mie, le accetterei se non fossero legate all'appartenenza a una razza.
Ovviamente non serve a nulla. Ma l'odio verso una generalizzazione non può renderti cieco dinanzi la realtà.
I fatti sono chiari, per tutelare un individuo su un milione non possiamo far finta di non considerare i fatti, anzi metterli in secondo piano. Io sono molto più pratico nel giudicare il mondo. Questi idealismi filosofeggianti di tutela astratta secondo me sono una fesseria. Anche perché loro non si fanno i tuoi stessi problemi.
Guarda che a ben vedere stai filosofeggiando più tu che io.
Io sono pratico. So quello che farei per risolvere il problema. Te lo spiego in due parole per dimostrarti che non c'è nessuna filosofia.
1) Distinguerei fra rom con cittadinanza italiana e rom immigrati clandestinamente. Per i primi lavorerei per integrarli alla società, i secondi li rispedirei oltre frontiera, ma assieme a Indiani, Arabi, etc. nelle stesse condizioni legali.
2) Lavorerei all'integrazione dei rom italiani puntando sui loro figli. Alla prima minima mancanza (bambini colti a chiedere elemosina, a rubare, a non andare a scuola oltre il limite consentito di assenze), gliene sospenderei la patria potestà e li darei in adozione a una famiglia. Questo dopo avergli messo a disposizione tutti gli srumenti sociali per poter vivere al pari degli altri, evitando i ghetti come quello di castel.romano.
Se agisci sui bambini, tempo una generazione, massimo due e i rom sono spariti.
Adesso dimmi invece tu, che non fai filosofie, cosa pensi di aver risolto con l'ausilio degli articoli di giornale come quello in discussione su questo post, o meglio che cosa faresti una volta che hai stabilito che i rom sono tutti ladri, sozzoni, rompigog1ioni.
Non hai spiegato proprio nulla!
Come distingui tra rom con cittadinanza italiana e quelli senza?
Come obblighi un'etnia non abituata a vivere in abitazioni ed a pagare le tasse a farlo?
Come obblighi i bambini a frequentare le scuole dal momento che le famiglie non te lo permetterebbero?
Finiresti per utilizzare la coazione per spedirli tutti fuori. Ma fuori dove? Adesso con l'Europa allargata gran parte di loro non sono più clandestini.
Ah giusto, tu agisci sui bambini rom...
T'invito nell'Hinterland napoletano. Vieni a vedere i microcosmi in cui vivono...
Io sgombrerei tutti i campi rom, segnerei tutte le loro generalità e li manderei a vivere in case popolari con fitto, ovviamente.
Li terrei sotto controllo stretto. Se non producono reddito, se non mandano figli a scuola, se non pagano tasse, li spedisco ai lavori forzati (raccolta pomodori a Scafati, lavori socialmente utili). Non essendo il lavoro previsto dalla loro cultura, o cambiano mentalità e forse riescono ad integrarsi oppure nel giro di un anno sono emigrati tutti in Moldavia. Scommettiamo?
"Non ce l'ho con loro come popolo o come razza, ma ce l'ho con quelli che vedo tutti i giorni "
Questo è generalizzare? Non mi pare. Generalizzare è dire che gli zingari come popolo mi stanno sulle palle. Non è generalizzare dire che quelli che vedo tutti i giorni sono delinquenti.