Un filosofo di nome Ferruccio Rossi Landi decenni fa dinstingueva fra proprietà sociali e "socio-naturali" di un oggetto o anche dell'umanità come insieme di individui...quindi di proprietà "appiccicate" dalla società ma che traggono radici da differenze naturali come appunto quelle biologiche di sesso, da cui NON SI PUO' e NON SI DEVE prescindere.
Se questo porta alla discriminazione, è un rischio e dovrebbe essere ridotto quanto più possibile, ma far sì di tramutarci tutti in una massa indistinta di individui non meglio definiti...no.
una grande fesseria e nn ne capisco l'utilita ...
Le distinzioni "socio-naturali" derivanti dalle differenze biologiche di sesso sono prima di tutto qualcosa di presente presso ogni singola forma di vita intelligente dotata per l'appunto di differenza sessuale esplicita e netta (togli di mezzo quindi gli insetti, che oltretutto non hanno una reale intelligenza individuale)...la religione è invece qualcosa di squisitamente umano nonchè arrivato leggermente dopo la comparsa dell'uomo sulla Terra e, quindi, delle distinzioni di sesso.
L'essere uomo o donna non è un "credo"...è una commistione di differenze biologiche applicate alla realtà sociale.
Il mio "tramutarsi in individui indefiniti" era un'estremizzazione voluta, chiaramente, per far capire che non si dovrebbe comunque neanche tendere ad una cosa del genere.
Non si deve insegnare che "maschio e femmina non esistono", ma più correttamente che "maschio e femmina sono nati per calpestare lo stesso suolo ed avere le stesse opportunità"...e se questo asilo magari va verso quest'ultima direzione, lo fa comunque seguendo una strada che porterà solo confusione e disorientamento.
A parte che la religione e la fede sono istinti umani (parlo in linea generale, di umanità come specie, al di là degli individui che invece religiosi non sono)
Non stavo mettendo la religione e la distinzione sessuale sullo stesso piano come lo hai inteso tu, ma era un esempio , per far intendere che si dovrebbe dare più libertà all'essere umano.
E si maschio e donna sono due cose inequivocabili, esistono e sono ben definite.
Ma ciò non toglie ( bada bene non sono d'accordo con quel tipo di asilo, quel tipo d'impostazione) che all'interno di un ambito famigliare si possa dare libero arbitrio ai figli, lasciando la definizione sessuale a loro.
Questo darebbe maggiore libertà di dialogo a loro, e non dovrebbero aspettare di essere adolescenti o ancora più grandi per dire o decidere, che si sentono donne anche se sono uomini e viceversa.
Questo lascia campo libero ai maschi di sentirsi maschi e alle femmine di sentirsi femmine, ma da anche modo agli MtF e agli FtM, di viversi tranquillamente la loro sessualità; e magari agire sulla stessa prima che il corpo prenda la via che la natura gli ha imposto.
Forse è un discorso troppo articolato.
Comunque questo è un discorso che deve essere impostato all'interno della famiglia, il mondo esterno sfrutterebbe la cosa solo per spillare soldi, come dimostra l'asilo stesso.
Key
Non mi sono mai piaciuti i grembiulini rosa-celeste, e bianco-blu.
L'idea di NON separare i giochi mi piace. Ogni bambino sceglierà il giocattolo che lo interesserà di più.
Invece trovo assurdo chiamare dei bambini con un pronome neutro.
Se hai il pistolino sei un lui, se non ce l'hai una lei.
Questo potrebbe essere destabilizzante, sì,
Si mette solo una grande confusione in testa ai bambini
Io questo asilo dei bambini senza sesso lo proporrei agli adulti in ambito del lavoro...e fare in modo da eliminare la classificazione dei lavori spettanti alle donne e quelle agli uomini.
ma da quando accettare la diversità vuol dire discriminare?! non capisco il senso di quest'asilo. maschi e femmine sono diversi, inutile far finta del contrario. va bene il non separare i giochi (mia sorella non ha mai preso in mano una barbie, preferendo le macchinine e cose così da quando era piccola), ma che senso ha non dire "lei" e "lui" ?! così si inculca ai bambini l'idea che quando qualcuno è diverso da te, automaticamente ha qualcosa che non va. bleah.