È L'ASSALTO al treno. Migliaia di persone in corsa lungo i binari dove (forse) un treno partirà. Tutti gli altri sono fermi, inchiodati alla stazione dal black out della linea aerea. Pomeriggio di caos, corse saltate, ritardi di ore. Pomeriggio di una domenica alla vigilia di agosto dove sono in tanti a chiudere molto male le vacanze mordi e fuggi dei giorni della crisi. Tutti carichi di rabbia. Perché oltre al disservizio non è possibile avere notizie sulle partenze.
A poche centinaia di metri dalla stazione centrale, lungo i binari, c'è la causa di tutto. È un treno Frecciargento senza passeggeri che, uscendo dalla zona di manutenzione alle quattro meno dieci del pomeriggio, ha deragliato finendo contro un palo della trazione elettrica.
L'interruzione dell'alimentazione si è propagata a effetto domino sulle linee aeree. Isolati i binari della stazione dal numero nove al numero venticinque. Dunque inamovibili i treni pronti a partire. Ed è quindi partito l'assalto ai convogli sui binari dal numero uno al numero otto. Alle sei e mezza del pomeriggio, sul binario otto, le porte dell'Eurostar per Milano non si chiudono.
La gente è in punta di piedi sui predellini tale è la calca. Partenza alle 16.50 secondo l'orario, si muove quasi due ore dopo ma è un carro bestiame. Chi resta a terra sente l'unico messaggio dall'altoparlante: "Ritardi imprecisati dei treni in entrata e in uscita". Dopo di che in molti vanno al parcheggio dei taxi diretti all'aeroporto di Capodichino, altri si siedono per terra, altri ancora vanno a pretendere a muso duro il rimborso del biglietto.
Intanto i tecnici di Trenitalia tentano di riparare al grave danno. Una gru viene spostata all'altezza del Frecciargento causa dell'incidente e con una brutta botta sulla fiancata: è un guasto non facile da riparare. E il caos non è solo nella stazione. È anche fuori, per i treni in arrivo all'altezza dei binari di protezione che non possono entrare se si trovano sulle direttrici dei binari dal numero 9 al numero 25. Anche loro inamovibili, la gente a bordo che per regolamento non può scendere. Si tenta di spostarli con un locomotore di trazione.
Cancellati due treni ad alta velocità e molti regionali, nel 2011 gli unici convogli che potrebbero partire sono quelli a nafta. Alle 7 di sera Trenitalia informa: i treni dell'alta velocità via Formia viaggiano con oltre un'ora di ritardo, quelli via Caserta con un ritardo di circa trenta minuti. I convogli in transito in direzione di Salerno sono dirottati su piazza Garibaldi. In attesa della riparazione delle linee aeree.
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Tengo subito a precisare l'ennesimo errore dei giornalisti, in quanto i tecnici di TRENITALIA con la linea elettrica non centrano nulla, ma mai una volta che si dica ciò, vabbè!!!
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Cmq, pensieri e idee su tutto questo? Soprattutto dopo essere appena usciti dall'incendio Romano?