Aggrediti dopo il rave
carabiniere operato nella notte
"Sto meglio", ha detto alla madre Domenico Marino. Il Capo dello Stato si informa sulle loro condizioni. Interviene il sindaco di Firenze Matteo Renzi: "Quei ragazzi devono pagare"
di LAURA MONTANARI e GAIA RAU
E' stato operato nella notte, al Policlinico delle Scotte, Domenico Marino, aggredito insieme al collega Antonio Santarelli mentre compilava un verbale a Sorano nel Grossetano, da quattro giovani reduci da un rave. Il militare ha subito un intervento di ricostruzione dell'orbita oculare. Adesso si trova in terapia intensiva, dove ha ricevuto la visita di alcuni parenti. "Sto meglio, non vi preoccupate", ha detto alla madre.
Intanto è ancora grave, in coma farmacologico, il suo collega Antonio Santarelli. Sulle loro condizioni si è informato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha chiesto notizie al comandante generale dei carabinieri, Leonardo Gallitelli. Specie per Santarelli il fatto che le sue condizioni siano stabili è giudicato "positivo" dai sanitari. Entrambi i militari sono ricoverati all'Ospedale Le Scotte di Siena dove sono arrivati ieri con l'elisoccorso.
L'arma usata dagli aggressori
In carcere a Grosseto invece Matteo Gorelli, 19 anni, il giovane di Cerreto Guidi che era alla guida della Clio Renault fermata dai carabinieri per un controllo. Matteo è risultato positivo all'alcol test (0,87 contro un limite di 0,50) e questo avrebbe comportato il sequestro della patente. Sarebbe proprio questo provvedimento a scatenare la violenza. Ancora da accertare se Matteo i suoi amici una ragazza e due ragazzi di 17 anni tutti residenti in centri della provincia di Firenze, fossero sotto l'effetto di droghe. Nell'auto sono state recuperate tracce di ketamina e marijuana.
Intanto l'area di San Martino sul Fiora, dove si è svolto il rave party, si sta lentamente svuotando da tende e roulotte.
Sulla vicenda oggi è intervenuto il sindaco di Firenze Matteo Renzi che, intervistato da Lady Radio, un'emittente fiorentina ha auspicato una "doverosa riflessione" e si è augurato che "poi non facciano i furbi sui processi verso questi ragazzi: questi devono pagare per quello che hanno fatto" e l'accusa di tentato omicidio con la quale sono stati fermati "mi sembra il minimo". Il sindaco ha anche ribadito la "solidarietà mia e di tutta la città di Firenze all'Arma dei Carabinieri" e "la vicinanza profonda alle famiglie e ai due carabinieri". Per Renzi "il fatto che due servitori dello Stato, due carabinieri, siano presi a sprangate da quattro ragazzini, di cui uno maggiorenne, perchè fermati per l'etilometro, sono cose che fanno e devono far riflettere". "Dobbiamo pensarci anche a livello sociale - ha spiegato ancora - questi sono ragazzi che stanno in provincia di Firenze. Sarebbe doveroso ora fare una riflessione su che tipo di messaggio educativo abbiamo dato".
Sull'episodio anche il commento di Luca Rodolfo Paolini, segretario della Lega Nord nelle Marche: "Gente che si macchia di simili atti non dovrà più potersela cavare, come purtroppo è accaduto ed accadrà, con pene di fatto simboliche". "La violenza perpetrata ieri nei confronti dei carabinieri da parte di quattro giovani dopo un rave party dimostra, ancora una volta, che le degenerazioni dei giovani e gli abusi di alcol e altre sostanze tossiche avvengono al di fuori delle discoteche", ha invece affermato il presidente dell'Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo (Silb-Fipe), Maurizio Pasca.