Lo sterminio legalizzato dei cani randagi che a migliaia vagano per le strade e i campi delle città e dei villaggi della Romania nel 2008 era stato bloccato da una specifica legge approvata quasi all'unanimità dal parlamento di Bucarest. A distanza di circa tre anni, il divieto per i sindaci di uccidere indiscriminatamente tutti i quattrozampe senza un padrone potrebbe decadere. Un nuovo provvedimento legislativo, sostenuto tra l'altro dal partito di maggioranza del presidente Basescu e che gode consensi anche tra diversi parlamentari dell'opposizione, potrebbe cancellare le norme che tutelavano i quattrozampe. E ripristinare la «licenza di uccidere» per tutte le amministrazioni locali. Mettendo a rischio i due milioni di randagi che, secondo le ultime stime, vagano sul territorio romeno.
Sterminio randagi, la Romania ci riprova - Corriere della Sera