“Li hanno costretti a sposarsi”, ripete il genitore: ma l’anziano marito non mollerà l’osso se non gli verrà restituita l’importante dote da lui pagata.
Una storia dai confini ancora molto strani: una
ragazza di
14 anni, in
Arabia Saudita, ha sposato un uomo di
ottant’anni. Nessun problema, secondo la legge islamica tutto questo è costume. Il problema è che ora sia il
padre della ragazza, che il suo nuovo
marito, vogliono il
divorzio. Il padre perchè, secondo quanto afferma,
“è stata costretta a sposarsi”, anche se non dice da chi e perchè. L’anziano marito non ha motivi
particolari per chiedere l’annullamento del matrimonio, ma ha
richieste molto precise di ben altro genere: vuole riavere indietro la corposa
dote da lui versata.
QUESTIONE DI SOLDI – La storia la
raccontano i media arabi, e sta suscitando una certa quantità di
polemiche in Arabia. “
Il padre dice di non avere i soldi e di volersi appellare a tutti gli uomini di buona volontà per riavere indietro la propria figlia”, si legge. La figlia non è ancora
uscita dalla casa del padre, ma il marito ha già fatto sapere che “
o gli viene versata la dote che gli spetta, o verrà a prendersela con la forza”: sono quasi
3000 euro i soldi che il vecchio vuole indietro.
“Nei mesi scorsi molte ong e quotidiani della monarchia del Golfo”, scrivono le
agenzie a proposito del caso, “
come ‘al-Watan’, denunciando la ricomparsa del fenomeno delle spose bambine, hanno avviato una campagna contro i matrimoni con minori. Anche l’ente saudita per i diritti umani, creato dal governo di Riad, ha condannato duramente questa pratica, sottolineando come il matrimonio con bambine rappresenta una violazione del trattato internazionale sulla difesa dei minori, che l’Arabia Saudita ha sottoscritto”.