Sei gay? Niente casa. "È quanto - racconta Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - si è sentito dire Massimo Frana, docente presso un istituto superiore di Roma. Frana avrebbe preso in affitto una stanza dell'appartamento al quinto piano di un condominio senza ascensore in zona Lucio Sestio, ma la proprietaria dell'immobile gli ha negato la possibilità di stipulare il contratto di affitto quando il docente ha detto di essere gay. La donna, un avvocato in pensione, aveva infatti sostenuto di non volere affittare casa a immigrati e gay. Massimo Frana spiega che "la proprietaria mi ha anche rimproverato per averle fatto perdere del tempo, sostenendo che nel condominio 'non avrebbero capito certe cose'. Ho perdonato la signora, ma spero si renda conto della cattiveria delle sue parole e della violenza del suo atteggiamento. Sono preoccupato all'idea che vi possa essere un intero condominio che rifiuta le persone gay, secondo quanto ha insistito a ripetere. Così come rimango incredulo che un avvocato, quale la signora ha sostenuto di essere, possa parlare e agire in un simile modo. Da dieci anni insegno ai miei alunni a essere aperti e rispettosi di ogni diversità, vista come valore che arricchisce, e devo dire che i giovani, opportunamente invitati a riflettere, dimostrano spesso di saper dare risposte positive ed equilibrate sul tema dell'integrazione e dell'accoglienza dell'altro".
A Frana è stata espressa la solidarietà di Arcigay: »Abbiamo organizzato - conclude Marrazzo - per venerdì 10 settembre, a partire dalle 12, un volantinaggio proprio nei pressi della fermata della metropolitana Lucio Sestio, perchè le persone possano conoscere questa vicenda e ci aiutino a reagire a questo clima intollerabile: distribuiremo dei cartelli 'Affittasì con la scritta 'Omofobia in condominio? No grazie!'.
IRA PDCI «Quanto denunciato dall'Arcigay è la prova tangibile dell'arretramento culturale che il nostro Paese ha subito negli ultimi anni. Solo due anni fa, con Prodi al governo, si discuteva se riconoscere o no legalmente le coppie omosessuali. Oggi, con responsabilità evidenti di chi governa Roma e il Paese, essere gay, lesbica, transgender vuol dire essere discriminati nella vita di tutti i giorni». È quanto afferma Flavio Arzarello, segretario nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del PdCI-Fds, a commento di quanto denunciato dal presidente dell'Arcigay sul mancato affitto di una casa a Roma ad una persona gay. «La questione dei diritti delle persone Lgbt - aggiunge - è connessa a doppio filo con la qualità della nostra democrazia. Chiediamo ai ministri Carfagna e Maroni se tutto questo è accettabile in un Paese 'occidentalè e civile. Si dia un segnale forte, si approvi in tempi rapidissimi la legge sull'omofobia, affossata in modo vergognoso, e si introduca nella scuole, elementari e medie, un'ora di educazione sessuale».
"IL PROF*È GAY". GLI NEGANO LA CASA IN AFFITTO A ROMA*-*Leggo
"no a immigrati è gay"
queste cose ormai sono sempre più frequenti e manco ci stupiamo più in questa società di merda