Voi.. chi lo afferma
Nel senso che non eiste nessun articolo che afferma che se uno non ha una casa qualcuno gliela deve fornire ... la casa come qualsivoglia a ltro bene materiale.
C'e' un diritto alla proprieta' e relativi articoli .. ma quella e' tutt'altra storia (E riguarda il diritto ad acquisirla e mantenerla... non il fatto che devi averla).
Se noti bene ho effettuato una distinzione netta tra il diritto ad una casa e il diritto a possederne una. Per diritto alla casa mi riferisco all'usufruire di un tetto concesso dallo Stato alle famiglie bisognose. E comunque si, da ventenne con una prospettiva economica limitata ritengo che la proprietà di una casa oramai sia privilegio di pochi, non ho messo di mezzo alcun partito politico.
Riguardo la seconda parte, io non li reputo dei parassiti sociali i lavoratori in nero che pretendono la casa. Li considero solo più sfortunati di me. Ed è perchè ci sono persone che li considerano tali che il divario tra i ricchi e poveri aumenterà sempre più: io appartengo alla prima generazione di giovani che sarà più povera dei propri padri, ne prendo atto e mi impegnerò. Ma so che altri giovani come me questa possibilità non ce l'hanno in partenza, perchè al contrario di poveri o sfortunati vengono chiamati parassiti solo perchè pretendono un aiuto da chi ha la pancia piena.
se una persona occupa uno stabile non suo deve sloggiare...
mettiamo che sia uno stabile in disuso, potrebbero trovare degli accordi, come dare lo stabile ad uso abitativo alla gente in cambio di manutenzione.
ma questo non viene fatto, personalmente di quegli immigrati non me ne frega nulla, e la casa non è un diritto.
Una persona che lavora in nero nel 2010 non può permettersi di pretendere nessun diritto.
Anche perchè una persona che lavora in nero e prende 800€ al mese è un coglione.
Sei mai entrato in un palazzina di case popolari??
cmq era di qualche mese fa la notizia di persone residenti in case popolari che per il fisco erano nullatenenti ma in realtà avevano auto di lusso e altri appartamenti registrati a nome dei figli o delle mogli.
E questa frase cosa vuol dire?
Chi lavora in nero non è sfortunato.
Un lavoratore irregolare è un parassita....usufruisce dei tuoi stessi servizi senza pagarli, ha i tuoi stessi diritti e quando andrà in pensione gli verrà pagata con i solti che anche tu hai versato.
La casa è un diritto? NO....è un Obbiettivo.
Qualcuno ha detto che una volta la casa la si costruiva da soli con la calce e i mattoni....ora gli strumenti con cui si costruisce una casa sono altri.
Poi sono daccordo che in un paese che si definisce CIVILE sia più che giusto aiutare le persone o famiglie in difficoltà.
Ma questi problemi non si risolvono creando quartieri popolari ghettizzati, affidando gli alloggi popolari agli amici di amici, affittando le case a chi non le merita o facendo restare impunito l'abusivismo.
Ho visto un servizio che parlava delle case popolari in Francia come vengono amministrate.
Per una volta si potrebbe guardare ai paesi più avanti di noi e imparare qualcosa....ma non siamo il Paese che fa questo genere di cose.
No, scusa.
Un lavoratore irregolare non è un parassita.
O almeno non lo è di sua volontà.
Ci sono passata, e non potevo permettermi nemmeno di richiedere un prestito per fare un regalo a mio marito senza fargli sapere nulla.
Ci sono i pro e i contro.
I parassiti sono quelli che decidono di non pagare le tasse.
Non quelli che per portare la pagnotta casa sono costretti a lavorare in nero!
Il grassettato è giusto, si potrebbe perfezionare con "chi lavora in nero è un parassita ma a volte non lo fa di sua volontà".
Perchè oggettivamente lo è, se ci pensiamo: non paga le tasse; non paga i contributi; fa arricchire il disonesto di turno che ne approfitta, distorcendo in tal modo il mercato e sfavorendo chi invece ha i lavoratori in regola e gli costano il doppio; usufruisce di tutti i servizi (pagati con le tasse di chi lavora in regola), con addirittura agevolazioni, facilitazioni e sconti (visto che risulta disoccupato); tiene comunque occupato di fatto un posto di lavoro.
Poi è vero, c'è il disperato che pur di raggranellare qualcosa fa il lavoretto in nero, come c'è il dipendente pubblico che non va in ufficio e si arricchisce il 2° lavoro irregolare, ma quelle sono le motivazioni o ragioni soggettive..
Oggettivamente è e rimane un parassita a carico di chi è in regola.
Ma stiamo andanto ot..
Può essere brutto da dire...ma in effetti è così.
Non pagando le tasse diventa un parassita....usufruisce dei servizi pagati da altri ANCHE per lui.
Con lavoratore in nero non intendo il ragazzino che d'estate consegna per un mese i volantini: ma le persone che hanno un lavoro "Fisso" non a contratto.
Il lavoro in nero è un REATO.
Chi assume lavoratori non a contratto può essere denunciato ed è perseguibile PENALMENTE.
Affermare che chi raccoglie i pomodori al nero è un parassita equivale a dire che chi subisce un furto è un delinquente, perché ha dato modo al ladro di rubare.
Vi consiglio un'analisi più attenta e globale del problema, che vi permetta di considerare il ruolo del datore di lavoro nero. In realtà l'unico parassita è lui, che non paga contributi; non paga tasse perché non dichiarando il lavoro non dichiara nemmeno il prodotto; paga il lavoro, essendo "nero", un terzo di quello che gli costerebbe se fosse regolare, risparmiando lui anche i soldi della mancata tassazione del modesto reddito del lavoratore nero (spesso in tutti i sensi...).
C'e' anche gente che vuole essere assunta in nero perche' cosi' prende piu soldi invece dei contributi pero'...
Come al solito la colpa non sta sempre da una parte ma varia di caso in caso.