Quote Originariamente inviata da learch Visualizza il messaggio
Lasciamo stare se sono cambiati o meno, che ci può stare. Secondo voi è giusta la pena che hanno scontato?
E' diverso il criterio che usi tu da quello adottato dalla legislazione.
Tu dici: Hai ucciso una (anzi 2 nel caso specifico) persona e io adesso te la faccio scontare, ti chiudo in una cella e ci resti per 30 anni e ben ti sta.
La legislazione invece intende che la pena detentiva sia atta alla rieducazione dell'individuo nella società e che - almeno teoricamente - il tempo che deve durare la pena detentiva è proprio quello necessario per tale scopo. Per cui si condanna un assassino a 20 o 30 anni, con la tacita intenzione di liberarlo prima se ci sono i presupposti, cioè se si dimostra reintegrabile nella società libera.

Il mio pensiero personale è che trovo privo di senso se si considera il carcere come "una vendetta", un ripagamento per quel che l'assassino ha fatto, che sia per 10, 20 o 50 anni... questo diventa una spesa per la società non finalizzata a niente, un vivere inutile quello del carcerato, ridotto a vegetare per tutto quel tempo: troverei a tal punto molto più logica una condanna a morte.
La pena detentiva ha senso soltanto se si crede nella riabilitazione del reo e - se si crede nella riabilitazione del reo - non ha alcun significato soffermarsi sulla durata della detenzione, bisognerebbe farlo solo sull'esito della stessa, ovvero sulla proficuità della pena stessa una volta che essa è stata scontata, poco importa se per intero o ridotta.