ROMA - "Stanno tentando di fare una grande insopportabile porcheria". Lo dice Silvio Berlusconi dal palco della riunione del Pdl Lazio, dove è presente anche Renata Polverini. Il tema, dunque, è ancora quello delle liste. a proposito del quale il capo del governo grida al complotto ("C'è dietro un disegno ben pensato") e torna ad attaccare la magistratura: "La sinistra e la sua mano giudiziaria non hanno perso il vizio. Non ne possiamo più di certi giudici e di certa sinistra". Addirittura, per il premier, "la magistratura di sinistra sta dettando i tempi di questa campagna elettorale, prima inventando una tangentopoli che non c'è, ora inventandosi questa situazione di rigetto delle nostre liste".
Su Di Pietro, Bonino e Bersani il Cavaliere calca poi la mano: "E' un amalgama terrificante". Poi chiama alla manifestazione: "Sabato 20 saremo noi in piazza per dar una lezione alla sinistra. Se loro ritornassero al potere l'Italia sarebbe meno libera". Poi una promessa ai candidati del Pdl che rischiano di essere esclusi: "Qualora la lista non fosse ammessa i suoi componenti saranno protagonisti della giunta regionale del Lazio".
Intanto il coordinatore del partito Sandro Bondi parla di clima che favorisce un attentato al Cavaliere. "Il segno che in Italia è definitivamente scomparsa una vera classe dirigente è confermato dal fatto che si stanno ricreando le stesse condizioni che hanno reso possibile l'attentato avvenuto a Milano lo scorso dicembre nei confronti del Presidente del Consiglio". Il ministro dei Beni culturali parla di "un clima infiammato, alimentato dalle parole e dalle dichiarazioni politiche più irresponsabili e violente, soprattutto da parte di Di Pietro e di una intera generazione educata ormai da più di un decennio alla politica della demonizzazione e dell'odio nei confronti degli avversari politici, sta degenerando e non promette nulla di buono". "Se c'è ancora qualcuno a sinistra capace di intendere e di coltivare ancora la politica - dice l'esponente Pdl - batta un colpo e soprattutto faccia sentire la sua voce".
Bersani: "Ora basta!". "Berlusconi ormai è un disco rotto, a Berlusconi dico basta!". Con queste parole il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, da Reggio Emilia, ha replicato agli attacchi a sinistra, stampa e magistratura del premier. "Cosa dovrebbero dire - ha aggiunto Bersani - tutte quelle liste che sono state escluse in queste elezioni e tante volte nelle elezioni precedenti? Basta, finiamola qui, mettiamoci a discutere dei problemi che interessano alla gente".