mi fa ridere leggere queste cose.
riformare la scuola vuol dire innovare, rinnovare e non certo ghigliottinare.
siamo sempre al solito punto. si generalizza...
fortunatamente non in tutti gli atenei è così.
fortunatamente sforniamo anche laureati che nel mondo son punta di diamante.
quello che non capisce la gente in Italia è che serve ossigeno alla ricerca: soldi da destinare a cose importanti. io sono con le pezze al culo... vorremmo fare nuove ricerche ma i soldi non ci sono. per colpa di chi spreca noi siamo alla canna del gas.
le aziende dovrebbero investire nelle ricerche dell'università ma è più facile percorrere altre vie.
poi però non veniamo a piangere se noi preferiamo andar all'estero.
io appena posso farò domanda per un posto in California a Berkeley...
ah dimenticavo... tutti iscritti in massa alle solite lauree... non c'è alcuna selezione in uscita e a volte neanche in ingresso. i veri laureati che servono non sono (rispetto parlando) avvocati o simili ma ingegneri, chimici, fisici, matematici. ma a nessuno piacciono, son troppa fatica, ci son troppi stereotipi.
chissà come mai poi capita di sentire notizie come questa...
la colpa è anche dello stato in cui viviamo. ma chi ha le fette di salame sugli occhi non lo capisce. e soprattutto chi non è dentro non capisce. da fuori è tutto diverso...
continuiamo a credere alla fatina buona di sto *****
Purtroppo innovare e modernizzare vuol dire anche tagliare .
Come per un albero sul ciglio della strada che con troppi rami invade la corsia, bisogna potare per far crescere meglio l'albero che potrebbe spezzarsi e morire .
Cosi la scuola e tutti i vari ministeri niente si rinnova senza buttare via qualcosa .
Ok, va bene che non bisogna tagliare indiscriminatamente....ma quei famosi corsi dove stanno sì e no 2 o 3 studenti, manco quelli bisogna tagliare ed eliminare?.....
Eventuali sedi distaccate che da tempo sono poco frequentate, per quanto dispiaccia non bisogna eliminare manco quelle?...Dai, *****....
Dare soldi alla ricerca ok, sta benissimo, ma occorre darli ed usarli con raziocinio, dato che non crescono sugli alberi.