Essere di una nazionalità specifica non è puramente una classificazione anagrafica. La ritiene tale solo una persona che riesce a distaccarsi da una realtà che non le appartiene. E' un dato di fatto che se socializziamo con altre persone queste devono avere un minimo di cose in comune con noi, altrimenti non si riuscirebbe e/o non si avrebbe nemmeno voglia di discutere con loro. E' un dato di fatto che la nazione italiana cresce con certi valori seguendo maggiormente insegnamenti dei propri genitori e formandosi culturalmente su una base specifica all'Italia, a partire dalla lingua. E' un dato di fatto, puramente psicologico e sociale, che per fare parte di una società devi aderire con un comportamento consono ad essa.
In un circolo del PDL, tu che sei una persona di sinistra, ti sentiresti al tuo agio? Ti sentiresti parte di quella organizzazione? Scusatemi se ho usato un'esempio politico, ma credevo che potesse rendere al meglio l'idea.
Uno che dice di vergognarsi di essere italiano lo dice perché non vuole essere associato con una maggioranza di carratteristiche specifiche che delineano la loro nazionalità (oggi). Con questo non credo che la persona in questione voglia offendere le proprie origini, ma semplicemente distaccarsi da una situazione socio-politica presente oggi.
Più che altro prevale ancora il nazionalismo, c'è stato e ci sarà sempre. Comunque perchè mi dovrei vergognare di ciò che altri fanno? Orgogliosa di essere italiana, e come dice Yasha sarei stata fiera della mia nazione anche se fossi stata francese, inglese, americana etc.
Come odio i terroni che andando al nord tornano con la parlata milanese, odio quelli che rinnegano le proprie origini perchè in quel momento fa comodo.
Io sono italiana, terrona, e me vanto.