Sinceramente non ne so molto sull'argomento, anche perchè non ho mai vissuto in prima persona questa condizione psicologica. Però tenterò ugualmente di rispondere alle tue domande...è un argomento interessante!
X me la misantropia è sicuramente una forma di alienazione: un misantropo in un certo senso è un inetto, incapace di adattarsi alla vita e di trovare un suo posto tra l'umanità che disprezza così tanto. Come dice Wikipedia è un isolato, chiuso nel suo mondo e nel suo universo personale. Ha relazioni sociali, ma verso il nuovo e verso ciò che non conosce si chiude. Così come prova sfiducia verso l'umanità in generale. Perchè?!?
Alla fine penso che il misantropo abbia solo una gran paura. Paura di rendersi conto che lui non è davvero così superiore agli altri. Perciò si allontana, continuando a vivere nel suo personale universo illusorio.
Ovvio che non vorrei avere esperienze simili, mi capita di essere diffidente spesso, ma è un atteggiamento difensivo abbastanza comune, l'importante è che non sia estremo, come nel caso del misantropo.
Tra l'altro il più grande filosofo pessimista di tutti i tempi, Schopenhauer, era anche lui un misantropo.