odio le armi... quando presi in mano una pistola (scarica) cominciai a tremare e a piangere...
quelle cose in casa mia non entreranno mai...
al massimo posso accettare le catane, sottochiave in una bacheca!
odio le armi... quando presi in mano una pistola (scarica) cominciai a tremare e a piangere...
quelle cose in casa mia non entreranno mai...
al massimo posso accettare le catane, sottochiave in una bacheca!
Averle va bene , il problema è che se poi per difenderti uccidi o ferisci , ti gettano al fresco solo per aver protetto te e la tua famiglia
obiettivamente, non credo che utti i ladri siano stupratori, malati di mente o assassini. credo che la maggior parte rubi per necessità, non per il puro gusto di farlo. detto questo, ok avere la pistola, ok usarla, ma usarla con lo scopo specifico di uccidere è sbagliato e dal mio punto di vista completamente immorale.
In Italia,rispetto ad altri stati,la questione è molto differente,perchè se si uccide una persona che s'intrufola in casa nostra(per aggressione o rapina)alla fine,è molto probabile che veniamo incriminati noi stessi.Io stesso,non saprei cosa fare,perchè se da un lato avrei maggiori sicurezze personali(in quanto potrei difendermi),dall'altro non mi sentirei più tutelato dallo stato(perchè potrei diventare criminale a mia volta).
Viene citato:
"La reazione deve essere proporzionata all'offesa"
ma in quei momenti non si ha nè tempo,nè lucidità per riflettere e si ragiona spinti dalla paura.Averle va bene , il problema è che se poi per difenderti uccidi o ferisci , ti gettano al fresco solo per aver protetto te e la tua famiglia
Purtroppo o per fortuna non è così.
La legittima difesa nel domicilio ha regole molto diverse.
E' una riforma recente (2006 se non erro) per cui la proporzione tra difesa e offesa viene data per presunta dal giudice (traduzione = se ti entra un ladro in casa lo puoi anche uccidere) se:
1. hai il porto d'armi
2. la condotta dell'intruso mette in pericolo la propria o altrui incolumità ovvero i propri BENI (quindi anche un vaso di ceramica) se
- il tizio non "desiste", cioè pur venendo scoperto continua a rubare
- c'è un "pericolo di aggressione", astrattamente sempre configurabile dato che è sempre prevedibile una reazione aggressiva!
Una riforma dai risultati potenzialmente aberranti. Per vari motivi, che se qualcuno avrà la curiosità di sapere sarò felice di spiegare.
Chi fa gli esami può tranquillamente tenersi un'arma in casa. L'importante è che questi test non siano una farsa.
E se succede una rapina, un furto, un qualsiasi cosa e la persona in questione ha la freddezza di sparare se ci scappa il ferito o il morto non vedo nessun problema, anzi...
Sì ma chi ci garantisce che chi fa il porto d'armi da sano di mente, non impazzisca in seguito? Per me ci vorrebbero controlli periodici e serrati. E dopo una certa età, basta, ritiro d'ufficio. Perché se avessi ottant'anni e sapessi di poter andare all'inferno da un momento all'altro, non ci penserei due volte a togliermi la soddisfazione di prendermi le mie vendette, o di scaricare la rabbia di una vita con una reazione esagerata al primo torto subìto...
Puoi avere anche un carro armato a casa, ma se non lo sai guidare a ben poco ti serve.
Un´arma ha lo stesso cervello del suo proprietario ed agisce di consequenza, con la stessa intelligenza o stupiditá, perció se non se ne conosce profondamente l´uso e non si ha dimestichezza, meglio lasciar perdere.
Mi sentirei piú protetto da un bambino con una mazza da baseball, piuttosto che da un ubriaco armato di pistola.
Certo che se si arriva al punto di dover estrarre un´arma per usarla, non ci si pone nemmeno piú il dilemma: -"uccidere o non uccidere?"-