non credo in niente se non nel nulla e in me stesso, quindi sono agnostico rispetto alle classiche religioni monoteiste
ho la passione per il satanismo da molti anni, fin dalla gioventù anche se per la corrente razionalista e nel corso del tempo la spiritualità si è evoluta con l'esperienza (quindi nulla a che vedere con gli acidi o i ragazzi che scimmiottano tale culto con sesso alcol etc..., tantomeno con le bestie di satana nate proprio qui a un chilometro nella mia zona che ha tradizione col satanismo o gli occultisti, cioè con chi crede nell'esistenza di un'entità sovrannaturale che venerano oltre a compiere messe nere), la morale spirituale coincide con quella materialistica
mi sono imbattuto nella vita in ragazze che hanno avuto a che fare con i bambini di satana, o loro stesse membri di tale setta, perfetta sintonia con alcune di queste anche se riconosco che viste da altre persone comuni possono essere considerate pazze in forza di alcuni pregiudizi e mancanze conoscitive, in effetti hanno una mentalità abbastanza aggressiva e cattiva
non sono appartenuto a nessuna chiesa e rimarrò sempre un osservatore esterno, sia perchè nessuna rispecchia perfettamente il mio pensiero sul satanismo e sia perchè io non posso concepire un capo che mi dia ordini in ambito fuori dalle necessità lavorative/sopravvivenza, nè far parte di alcuna compagnia nel tempo libero di cui io stesso non sia il capo,
semmai sarò io stesso a fondare una setta se proprio devo esserne membro, lo farò nei prossimi anni appena avrò risolto alcune questioni
questo perchè io non posso riconoscere l'esistenza di qualcosa di non dimostrabile, tantomeno se concettualmente o per ruolo superiore a me stesso, inoltre è un culto che esalta il materialismo e tutti i classici peccati capitali, quindi soddisfa alcune mie indoli caratteriali oltre che rispettare la natura umana (se l'uomo è nato per distruggere, fare guerra, scopare, competere, appropriarsi delle risorse altrui etc... deve poterlo fare e fare guerra contro chi vuole impedirlo, anche a costo di distruggere tutto, unico limite la sopravvivenza del genere umano), ovvero non solo si ritiene doveroso dare sfogo ai propri istinti ma lo si ritiene giusto moralmente
rispetto le religiosità altrui ma non quelle forme di credo che invadono il mondo sensibile con dogmi di fede, che la scienza può smentire, tantomeno quelle spiritualità che stabiliscono dogmi rispetto a istinti (come quello sessuale) senza alcuna dimostrazione o base concreta, quindi non rispetto molti credi dato che molti rientrano nelle categorie descritte prima
perchè la razionalità conduce a un'unica conclusione valida, tranne per le questioni soggettive finchè non si stabilisce un criterio comune di valutazione (questo induce a non comunicare molto, perchè se tutti fossero razionali non ci sarebbe bisogno di parlare molto, come molti lavori sparirebbero)