Originariamente inviata da gigia
spero ke tu nn abbia più di 11 anni...
quoto katie... un bimbo se pensa la pensa come i genitori... poi si inizia ad avere le proprie idee
Originariamente inviata da gigia
spero ke tu nn abbia più di 11 anni...
quoto katie... un bimbo se pensa la pensa come i genitori... poi si inizia ad avere le proprie idee
molto in entrambe
più nella politica che nella religione.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
io faccio quello che mi dice mamma..perchè la mamma hasempre ragione..
I miei genitori hanno influito sulle mie scelte religiose solo quand'ero piccola, i miei parenti in generale no (una mia zia mi ricrimina sempre il fatto che non ho voluto fare la cresima )... sulle politiche neppure, faccio tutto di testa mia .. e cmq dalla parte di mia madre sono di sinistra e dalla parte di mio padre di destra. Le mie scelte spesso generano litigi in famiglia (solo con quellio dalla parte di mio padre), ma non fra i miei genitoriOriginariamente inviata da 666polly
il 7 e 40 è una di quelle cose ke tu puoi permetterti di non sapere cosa siaOriginariamente inviata da gigia
Originariamente inviata da John Galliano
odddiooooo gigia ma sei ogni giorno una scoperta
Grande!! Eroico!!!Originariamente inviata da John Galliano
dai 13 ai 19 anni son sempre stata vista dalla famiglia come una ribelle...Qualsiasi loro pensiero era esattamente il mio opposto..
poi da quando ho scoperto cosa c'è dietro il loro quieto e finto viver bene ho completamente fatto a modo mio
odiata dai nonne perchè non vado i chiesa ma amata dal papì perchè se fosse per noi manderemmo tutti gli extracomunitari fora di ball!
diciamo un misto politica e chiesa fra i vari parenti...scontri e non..
A partire dai 14 anni ho avviato un percorso di riflessione autocentrato che mi ha condotto ad aderire alle posizioni più disparate, con una certa predilezione per gli estremi.
Quando mi sono iscritto a filosofia la mia indole riflessiva e introspettiva si è accentuata, ormai sono un professionista della comprensione e dell'esercizio del senso crico.
Per quanto concerne la religione sono l'unico ateo in tutta la famiglia con la sequela di parenti vari ed eventuali.
Costoro sono molto religiosi e contemporaneamente ignoranti in materia, quindi anziché contestarmi con percorsi argomentativi si limitano a rivolgermi risolini di compassione, corredati con dei fastidiosissimi "Poverino...", "Sei ancora giovane, quando crescerai capirai...", "Quindi secondo te dopo la morte non c'è niente?" ecc.ecc.
Paradossalmente - almeno per ora - vado d'amore e d'accordo con un cugino monsignore, un uomo di raffinata saggezza e solida preparazione culturale. Mi piace molto discutere con lui, anche se con il procedere dell'età tende a essere un pò monotono