TU COME FAI A GIUDICARE GLI SCOUT SENZA AVER MAI PROVATO? eppure lo fai dai chi sarebbe dalla parte del torto ?Originariamente inviata da John Galliano
TU COME FAI A GIUDICARE GLI SCOUT SENZA AVER MAI PROVATO? eppure lo fai dai chi sarebbe dalla parte del torto ?Originariamente inviata da John Galliano
perchè anke senza aver mai provato mi sento in diritto di farlo, perchè li vedo, so cosa fanno, so che se provassi penserei ancora peggio di loro ecc.ecc.Originariamente inviata da °silvia°
ma mi sa ke non capisci quello ke dico, le mie domande erano tutte provocazioni (e a quanto pare non l'hai capito, cosa molto preoccupante), per quanto mi riguarda hai tutto il diritto di giudicare spacciatori, eroinomani e prostitute, ci mancherebbe altro.
non sembrano affatto taliOriginariamente inviata da John Galliano
dai ora dimmi cosa fanno gli scout! dimmi cosa hai visto!
esattamente tutto ciò che hai descritto, dai canti al modo di vestire, dal comportamento allo stile di vita, dalle attività che fanno agli insegnamenti che trasmettono... diciamo ke potevano avere un senso fino agli anni 60, adesso fanno ridereOriginariamente inviata da °silvia°
Originariamente inviata da UriGeller
LA MIA VITA SCOUT
Sono entrata nel mio attuale gruppo scout quand’ero in seconda elementare, generalmente la classe minima sarebbe la terza elementare ma io sono entrata prima perché entrambi i miei genitori erano scout. Da coccinella facevo attività soltanto la domenica mattina dalle nove a mezzogiorno; l’attività comprendeva delle scenette eseguite dalla Capo cerchio e le sue aiutanti (di 18 anni circa), un gioco ‘tecnica’ e un gioco sport. Il mio Cerchio era diviso in tre Sestiglie, con un capo e un vice capo. Il mio primo campo da coccinella me lo ricorderò finché campo! È stato la 2 settimana d’Agosto in una casa in provincia di Vicenza. In quella settimana ho fatto amicizia con molte coccinelle e mi sono divertita tantissimo; non ho solo imparato nuovi giochi o tecniche, ho imparato soprattutto cosa significa lo stare insieme ad altri sconosciuti 24 ore su 24, ho imparato lo spirito di squadra, la lealtà, ad essere gentili verso il prossimo. Credo che questo per un bambino di 7/8 anni sia molto importante, anche considerando che oggi molti adulti non lo sanno fare. Il mio secondo anno è stato come il primo, mentre il terzo è un po’ cambiato poiché ero diventata vicecapo-sestiglia. L’ultimo ha fatto la differenza: ero la capo e ne ero molto fiera, soprattutto perché grazie alla mia esperienza potevo far da guida alle più piccole e loro prendevano esempio da me.
All’inizio della prima media ero finalmente entrata nella branca guide/esploratori! Oh li ho passato i momenti più belli che ricordo!. Molti possono pensare che le guide sono le coccinelle un po’ cresciute e che quindi la cosa non cambi molto, ma in realtà è ben diverso sotto ogni punto di vista. Qui ci sono i Capi Squadriglia e i Vice, e il rapporto fra i membri della Squadriglia è molto intenso. Cominciando dalle cose pratiche, nel mio primo anno, che stato davvero bello, le attività erano sempre dalle 8.30 fino a 12.30. Arrivati in sede ci dividevamo per Squadriglia e facevamo una piccola riunione, poi la Capo Reparto ci chiamava per far attività fuori: di solito erano giochi di tecnica (come pionieristica, natura, morse, pronto soccorso, gioco) che facevano parte di una grande gara di Reparto. Ma la cosa più bella in assoluto è il campo guide!. Il mio primo campo l’ho fatto a Tambre. Siamo arrivate sul posto il lunedì mattina e subito con le mie Squadrigliere (eravamo in 6 di diverse età) abbiamo montato la tenda da 8 posti (VEDI FOTO NUMERO 1). Il giorno dopo abbiamo cominciato a fare il tavolo solo con legno,spago, sega e accetta (VEDI FIFURA NUMERO 2), il disegno l’ho fatto io velocemente a mano con Paint ed è visto dall’alto. Il secondo giorno si fanno costruzioni di altro tipo, dipende da cosa vuole fare la Squadriglia. Per il resto della prima settimana le giornate si svolgono così:
-sveglia alle 8.00
-ginnastica fino alle 8.15
-colazione 8.20
-quadrato 9.00 (bisogna mettersi in divisa e si fa una specie di riunione davanti all’alzabandiera, dove ci sono le bandiere dell’italia, dell’eruropa e dell’agesci; ah poi si danno i totem del giorno prima)
-9.30 i capi fanno ispezione delle tende per vedere se c’è ordine e pulizia
-10.00 inizio attività tutti insieme, nella maggior parte della attività sono giochi sport uniti a giochi tecnica
-11.30 kambusa (dei capi scout fischiano cambusa, cioè le guide si vanno a prendere le robe che devono cucinare e si accendono il fuoco)
-14.00 limite massimo per chiamare un capo a pranzo (i capi vanno a mangiare nelle Squadriglie per vedere come hanno cucinato, la stessa cosa vale per la cena)
-15.00 inizio attività pomeridiane
-16.00 pausa merenda
-18.00 kambusa
-21.00 fuoco di bivacco : le guide esibiscono le scenette che hanno inventato durante la giornata, ovviamente seguendo una traccia che è stata data
-23.00 qualche volta si fa un gioco notturno
Durante la seconda settimana le guide devono trovare il tempo per fare un lavoro di natura, normalmente si fa un plastico (dev’essere bello) e un erbario. Sempre nella seconda settimana c’è una gara cucina: le ragazza scelgono cosa cucinare e i capi giudicano i piatti migliori (antipasto, primo, secondo, contorno e dessert) e assegnano i totem. Alla fine di tutte e due le settimane i capi assegnano i totem alle migliori squadriglie che si sono distinte in : tecnica, cucina, stile, ordine e pulizia, espressione, gioco e specialità. La squadriglia che ne prende di più vince il Campo. MA non sono i totem che contano più di tutto, bensì l’armonia in Squadriglia. Nessun scout può dire che vivere in Squadriglia…ci sono state e sempre ci saranno i litigi, i battibecchi e così via, ma l’importante alla fine è sapersi ascoltare e aiutarsi. Al mio primo campo ho imparato un sacco di cose grazie alla mia capo e alla mia vice, mi hanno trasmesso dei valori importantissimi! Io ho cercato di fare lo stesso a mio tempo quand’ero capo al mio ultimo anno….certo non è stato per niente facile ma devo dire che alla fine sono stata molto soddisfatta. Vivere i campi guide è un’esperienza unica, che tutti dovrebbero fare.
L’anno scorso sono entrata nella branca rovers/scolte. Finora ho fatto attività con tutte le scolte solo il giovedì sera, e durante quel tempo discutevamo di varie tematiche; in più con l’altra ragazza che come me era al primo anno mi trovavo il sabato pomeriggio insieme alla capo Fuoco per poter preparare il nostro servizio futuro. Infatti da quest’anno farò servizio e comincerò facendo da aiuto-capo alla branca coccinelle. Penso che questa esperienza mi sarà molto utile. Ah poi quest’anno come scolta ho fatto il mio primo campo mobile in Austria (ho aperto un topic: ).
Considerato che qui qualcuno considera la divisa scout futile e dannosa, riposto un discorso di B.P.:
L’uniforme scout è molto simile a quella che indossavano i miei uomini quando comandavo la Polizia sudafricana. Essi conoscevano ciò che era comodo, utile e adatto a proteggere dai capricci del tempo. Perciò gli Scouts hanno press’a poco la loro uniforme. Con qualche insignificante modificazione l’uniforme scout ha incontrato il gusto degli Esploratori di tutto il mondo ed è stata universalmente adottata. Naturalmente in climi speciali deve essere modificata a seconda delle stagioni; ma nel complesso i diversi Paesi dai climi temperati hanno uniformi molto simili. Per cominciare dall’alto, il cappello kaki a larga falda è una buona protezione contro il sole e la pioggia. È tenuto fermo da un laccio legato avanti al cappello sopra la falda e che scende sotto di questa dietro alla nuca. Questo laccio potrà essere utile a parecchie cose al campo. Il cappello ha quattro fosse sulla cupola. Viene quindi il fazzoletto, che è piegato a triangolo, e portato con una punta dietro al collo. Ogni Reparto ha il proprio colore di fazzoletto, e poiché l’onore del Reparto è legato al fazzoletto, fate molta attenzione a tenerlo pulito e ordinato è fissato alla gola da un nodo o woggle che è un speciale anello fatto di corda, metallo, osso o di qualsiasi altro materiale vi piaccia. Il fazzoletto protegge io collo dalle scottature del sole, e serve a molti usi, come per bendaggi o per improvvisare una corda. Il camiciotto scout (o maglione) è un indumento largo e comodo e nulla potrebbe essere più confortevole quando si siano rimboccate le maniche. Tutte gli Scouts le portano rimboccate, perché da loro maggiore libertà, ma anche come un segno indicante che essi sono pronti a mettere in pratica il loro motto. Si tirano giù le maniche soltanto quando fa molto freddo o quando le braccia rischierebbero di soffrire bruciature solari. In periodi freddi si possono aggiungere al camiciotto indumenti più caldi sopra, o meglio, sotto.
I calzoni corti sono essenziali per il lavoro duro e per arrampicarsi, per gli hikes e per i campi. Sono meno costosi e più igienici dei calzoni alla zuava o lunghi. Danno libertà e ventilazione alle gambe. Altro vantaggio è che quando il terreno è umido si può girare senza calzettoni e nessun indumento si inumidirà. I calzettoni sono tenuti su dei legacci. I piedi calzano gli scarponi, che sono comodi per camminare in montagna.
i coprofagi esistono eccomeOriginariamente inviata da °silvia°
Leggerò il prima possibile i papiri che hai postato ( ) e ti farò sapere se la mia opinione sugli scout, attualmente negativa, migliorerà (dubito...)
beh fammi sapere -.-Originariamente inviata da =Nemesis=
non potevi spararla più grossa. Non ho niente contro gli scout, mi sono indifferenti.Originariamente inviata da °silvia°
Ma non venirmi a dire ke ki fa scout si districa in modo migliore nelle situazioni certo magari se ti lasciano in un bosco al buio uno scout potrebbe uscirne prima, ma non è per niente sicuro, oltre al fatto ke sarebbe l'unica situazione in cui uno scout sarebbe "meno imbranato" di una persona normale.
Il mio rgaazzo da piccolo ha fatto 2 anni di scout e i ricordi che ha sono legati al rubare il mangiare e spaventare le tipe nelle tende
Per i bambini credo sia utile, ma la cosa finisce qua.
Originariamente inviata da Sally
beh questo dipende dai capi che ha avuto e da lui stesso
poi io intendevo che nell'espressione, nel pronto soccorso, a contatto con la natura, con pioneristica, con il senso pratico... è naturale che siano più imbranati poichè non sanno cosa devono fare