Vabbè, sarò scontanta, ma al primo posto metto l'Amore.
L'Amore di mia madre e delle nostre (ormai sempre piu rare) uscite di domenica mattina,
di mio padre e del nostro essere cosi essenzialmente diversi,
di mia sorella e delle nostre serate film+mcdonalds.
L'amore di un uomo, del piacere fisico,
di un amico e di un punto di riferimento su cui contare.
L'amore di una famiglia e di un figlio, nel futuro.
Sostanzialmente credo che, per quanto ci si possa realizzare, se mai arriverò alla pensione, quello di cui mi sentirò davvero piena sarà di un uomo che mi ama, di un figlio che mi porti dentro e delle persone che mi porterò dentro io per tutta la vita.
Poi sicuramente metto il Lavoro.
Il lavoro è vita, per me. Se non facessi, o almeno non provassi a fare, quello che mi piace,se non avessi un lavoro da identificare nella mia stessa vita...non sono sicura che potrei dirmi felice.
E spero di non dubitare mai sul fatto che la Medicina mi renderà felice.
Forse questo è collegato al secondo, ma al terzo posto metto la Conoscenza.
Una cosa a cui non rinuncerei mai e per cui posso dire di provare il piacere di vivere,è la sensazione di capire una cosa e volerne sapere sempre di piu e di piu e meravigliarsi ogni volta di come è straordinario tutto quello che ci circonda, tutto quello che siamo. Ha i suoi limiti la scienza. Ma è appagante, mi fa sentire realizzata.
E poi metto l'Arte e il piacere di poggiare le dita sugli 88 tasti di un pianoforte.
Non dimenticherò mai gli anni passati a studiare musica. E' stata (ed è) una grande passione, forse se la gioca con la Medicina.
Spero di potermela portare dietro per sempre e magari -è un pensiero assurdo lo so- di completare gli studi un giorno.
Ma, in fondo, si vive anche di Utopie...