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Ateismo

  1. #81
    Assuefatto da FdT
    33 anni
    Iscrizione: 8/9/2010
    Messaggi: 763
    Piaciuto: 18 volte

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    Scusami Rude, non ho capito cosa intendi...



    Spero di prenderci dicendo questo: secondo me tutti dovrebbero farsi delle domande, cercare delle risposte. Queste sono difficili da trovare, per alcuni impossibili, in ogni caso la loro ricerca non deve impedire la vita ma semplicemente accompagnarla. Faccio le mie scelte da non credente ogni giorno, seguendo la mia etica, ma questo non mi impedisce di pormi delle domande non-terrene. Non dico che sia giusto farsi queste domande, dico piuttosto che sia naturale, e non pensarci non credo sia la soluzione. Più o meno è questo il mio pensiero, espresso qui e lì tra i vari topic.

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  3. #82
    FdT svezzato
    Uomo 63 anni da Estero
    Iscrizione: 31/12/2010
    Messaggi: 183
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Un senso alla vita glielo si può dare, anche per me è facile. Il problema nasce perché tale senso è contestualizzato dentro certi confini, ampliando i quali si perde.
    Mi spiego con un esempio: l'amore per mio figlio, per una donna, potrebbe benissimo dare tale senso, però il tutto è relativo a un arco temporale limitatissimo, in quanto che l'oggetto del mio bene, il mio senso, cioè mio figlio o la mia donna, finiranno e con essi tale senso...
    Il vero senso si avrebbe se fossimo parte integrante di un grande progetto universale, ma questo non equivarrebbe e non essere atei?

    Rispondo innanzitutto al grassettato, non vedo perché bisogna necessariamente "Ampliare" certi "Confini", metto le virgolette perché non ho capito bene a cosa ti riferisci. In quale arco temporale poi il tutto che menzioni sia limitato mi pare abbastanza soggettivo; certo è che io mi occupo ad es. del bene dei miei figli, al bene dei loro ci dovranno (Almeno di norma) pensare loro stessi. Visto che il "Grande progetto universale" pare proprio non esserci, il vero senso è e rimane quello che alla nostra vita diamo noi, che ci piaccia o no. Dico io eh...

    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Come ho scritto sopra a Rasputin, io un senso alla mia vita glielo riesco a dare, ho degli affetti, dei valori, delle passioni, dei doveri; però è un vivere alla giornata, spesso mi chiedo: oggi siamo nel 2011; ebbene nell'anno 80.000 (*) che cosa cambierebbe a seconda se io oggi esisto oppure non esistessi?
    E se la risposta (Come molto probabilmente è) fosse "Nulla", perché sembra disturbarti tanto?

  4. #83
    ph2
    Utente bannato

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    io non ci vedo problemi. Ognuno creda in quello che vuole senza rompere le palle e se non vuole credere per me è uguale

  5. #84
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Rasputin Visualizza il messaggio
    E se la risposta (Come molto probabilmente è) fosse "Nulla", perché sembra disturbarti tanto?
    Non è che mi disturba personalmente. Io ormai sto in gioco e gioco. Quello che mi chiedo è se il gioco valga la candela. Quindi i miei, i nostri figli, ha un senso che io li metta al mondo? Oppure l'unico senso non diventa "dare un senso alla mia vita"? Quindi ancora mi chiedo se il più grande atto d'amore non possa essere il rinunciare al nostro oggetto d'amore impedendogli di nascere. Io credo che anche qui ci sia il solito istinto di conservazione che ci fa prendere decisioni altrimenti prive di ogni logica: non suicidarci prima, procreare poi...

  6. #85
    FdT svezzato
    Uomo 63 anni da Estero
    Iscrizione: 31/12/2010
    Messaggi: 183
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Non è che mi disturba personalmente. Io ormai sto in gioco e gioco. Quello che mi chiedo è se il gioco valga la candela. Quindi i miei, i nostri figli, ha un senso che io li metta al mondo? Oppure l'unico senso non diventa "dare un senso alla mia vita"? Quindi ancora mi chiedo se il più grande atto d'amore non possa essere il rinunciare al nostro oggetto d'amore impedendogli di nascere. Io credo che anche qui ci sia il solito istinto di conservazione che ci fa prendere decisioni altrimenti prive di ogni logica: non suicidarci prima, procreare poi...
    Mi pare che stai restringendo il discorso (Forse è colpa mia che ho fatto quell'esempio) all'avere/non avere figli. Credo vi siano un sacco di altri modi per dare un senso alla propria vita, qui un esempio:

    Medici Senza Frontiere

    @ph2: sarebbe bello che tutti quelli che credono la pensassero come te. Io non ho alcun problema con le divinità, sono i loro fan club che mi spaventano.

  7. #86
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
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    @Rasputin

    Lo faccio! Non sono un medico e molto umilmente confesso che non avrei il coraggio di starmene in prima linea durante una guerra, ma nel piccolo delle mie possibilità è proprio quello che faccio.
    No, non ti devi preoccupare, ho capito che quello dei figli era solo un esempio; credo che alla fine io e te abbiamo molti più denominatori comuni di quanto questa discussione potrebbe far pensare, probabilmente a entrambi piace il contraddittorio e stiamo discutendo (molto piacevolmente!) dell'unica questione che ci trova in disaccordo.
    Probabilmente diamo alla vita un "senso" molto simile, quello che cambia è lo spirito con il quale lo facciamo. Per te è sufficiente per farti sentire bene, nel mio caso è un vivere alla giornata.

  8. #87
    FdT svezzato
    Uomo 63 anni da Estero
    Iscrizione: 31/12/2010
    Messaggi: 183
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    @Rasputin

    Lo faccio! Non sono un medico e molto umilmente confesso che non avrei il coraggio di starmene in prima linea durante una guerra, ma nel piccolo delle mie possibilità è proprio quello che faccio.
    No, non ti devi preoccupare, ho capito che quello dei figli era solo un esempio; credo che alla fine io e te abbiamo molti più denominatori comuni di quanto questa discussione potrebbe far pensare, probabilmente a entrambi piace il contraddittorio e stiamo discutendo (molto piacevolmente!) dell'unica questione che ci trova in disaccordo.
    Probabilmente diamo alla vita un "senso" molto simile, quello che cambia è lo spirito con il quale lo facciamo. Per te è sufficiente per farti sentire bene, nel mio caso è un vivere alla giornata.
    Se fossimo d'accordo su tutto questo non sarebbe un forum e ciascuno se lo terrebbe in mano da solo, sono d'accordo sui denominatori comuni ma trovo che anche il disaccordo non è poi tanto; semplicemente a me pare di complicarmi meno la vita. Dico la mia: non solo non ci vedo nulla di male nel (In una certa misura, che comunque è soggettiva) "Vivere alla giornata", ma nemmeno lo vedo incompatibile col farmi sentire bene. Aggiungo di essere del parere che se non si sta bene con se stessi è difficile far del bene agli altri.

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