Primo Levi, ad es, era un uomo molto intelligente. Si è suicidato perchè era scioccato dagli orrori nazisti, da cos'era stato capace di compiere l'uomo. Ed ecco che, a mo' di circolo vizioso, ritornano i concetti di bene e male.
Primo Levi, ad es, era un uomo molto intelligente. Si è suicidato perchè era scioccato dagli orrori nazisti, da cos'era stato capace di compiere l'uomo. Ed ecco che, a mo' di circolo vizioso, ritornano i concetti di bene e male.
Primo Levi secondo me s'è suicidato perché non riusciva a dare un senso a tutto il "male" (ovvero la soppressione non necessaria di tanti esseri umani, in termini etologici) che aveva visto.
La mancanza di senso è ciò contro cui combattono tutte le religioni. I deboli non sanno tollerare che la vita non abbia un senso e che il "male" possa essere gratuito. Di fronte all'abisso del nulla, fuggono fra le braccia di un Dio fatto a loro immagine.
Io penso che l'uomo è ormai maturo per porsi al cospetto del nulla senza tremare. Di dirsi che sì, la vita non ha senso, il male viene gratuitamente, Dio l'abbiamo inventato noi e se esiste se ne strafrega di noi. Ma vincendo il nulla, proprio perché non lo teme.
Poi rispetto le religioni, perché anche i deboli hanno pur sempre diritto a credere nei loro paradisi artificiali. Sono anzi sistemi di pensiero che se integralmente applicati portano a vivere in modo corretto e senza nuocere a nessuno
Sottolineo, perché qui casca l'asino. La religione dev'essere un fatto personale per ognuno di noi. A me che vivo sotto leggi dettate dal Vaticano, che sento starnazzare il Papa contro il gondone e l'aborto ogni sera al TG, questa mi pare un'utopia ben lontana dall'essere realizzata.