La consonante G
la lettera “G” possiede
un’asola nella parte inferiore della scrittura.
La presenza dell’occhiello (Io), di
un’asola, e quindi di un’asta, negli allunghi
inferiori, fa sì che nella “G” si estrinsechi
una forte carica di energia fisica
ma nel contempo fantasiosa e pratica, oltre
che strettamente legata all’io; tutto
ciò porta a far sì che nella “G” si “legga”
la sessualità dell’individuo scrivente.
La “G” fotografa al meglio i
tanti aspetti della sessualità personale, è
utile non soffermarsi su un solo scritto
ma, se si desidera essere obiettivi, basarsi
su più scritti eseguiti in epoche diverse
per tracciare un profilo sessuale adeguatamente
professionale di una persona.
1) Un occhiello unito all’asta che, a sua
volta, si sviluppa in un’asola ben proporzionata
e, con movimento fluido, si unisce
senza stacchi alla lettera successiva è
indice di un buon rapporto con la sessualità.
2) Ma se l’occhiello è staccato dall’asta,
probabilmente l’individuo non riesce
ad armonizzare la sua individualità con
la sessualità, mantenendo il piano fisico
e il piano emotivo ben distinti.
3)Diverso è il caso in cui la “G”, pur essendo ben impostata,
non si unisce fluidamente con la
lettera successiva, denotando la difficoltà
di legare al “tu” un concetto in cui la
condivisione è molto importante.
Per chi ne vuole sapere di più: