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Gli errori più diffusi sono sulla punteggiatura. In breve, dopo ogni segno di punteggiatura, ci vuole una spaziatura! Non si scrive così,tanto per fare un esempio,capito?
Questa invece una lista di parole che vanno scritte staccate, l'esempio più lampante è d'accordo, spesso scritto daccordo.
a fianco
a posto
a proposito
al di là
al di sopra
al di sotto
all’incirca
d’accordo
d’altronde
in quanto
l’altr’anno
per cui
poc’anzi
quant’altro
senz’altro
tra l’altro
tutt’altro
tutt’e due
tutt’oggi
tutt’uno
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
a posto
@Randy Mellons ne approfitto per chiederti una cosa :)
Per scrivere a esempio "Va tutto bene", la parola bene può essere sostituita con "a posto" o "apposto"?
Hai capito cosa volevo dire?
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@Peperin@ Apposto è voce del verbo apporre. Va tutto apposto, letteralmente parlando, significa che gli oggetti/persone in questione devono essere messi da qualche parte :lol: Quindi come avrai capito si usa sempre a posto, così come l'ho scritto prima.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Gli errori più diffusi sono sulla punteggiatura. In breve, dopo ogni segno di punteggiatura, ci vuole una spaziatura! Non si scrive così,tanto per fare un esempio,capito?
Questa invece una lista di parole che vanno scritte staccate, l'esempio più lampante è d'accordo, spesso scritto daccordo.
a fianco
a posto
a proposito
al di là
al di sopra
al di sotto
all’incirca
d’accordo
d’altronde
in quanto
l’altr’anno
per cui
poc’anzi
quant’altro
senz’altro
tra l’altro
tutt’altro
tutt’e due
tutt’oggi
tutt’uno
Ma chi scrive d'accordo tutto attaccato?:ehm:
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Non so quanto durano i link di ricerca qui, ma comunque prova sto link
http://forum.fuoriditesta.it/cerca/risultato-64515.html
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Originariamente inviata da
Canalfeder
Io solo qualche giorno fa ho scoperto che " ovvero" non significa "cioè" ma significa " oppure" o.o
Io l'ho usato sempre pensando che significasse "cioè" :183:
Ha entrambi i significati.
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Ci sono molte persone che sbagliano anche a mettere gli accenti acuti sulle e finali ^^
Per esempio:
affinché
benché
cosicché
finché
giacché
né (congiunzione)
nonché
perché
poiché
purché
sicché
ventitré (e tutti i composti di tre)
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Un'altra cosa da dire...
L'uso del che polivalente.
Molte volte "che" viene usato come abbreviazione di "poiché" o di "perché" o di "affinché". In quei casi va scritto "'ché" (ma alcuni accettano anche ché)
E' poco corretto dire
Andiamo a mangiare che ho fame.
ma si scrive
Andiamo a mangiare 'ché (perché) ho fame.
Questo è uno degli usi del "che polivalente" ed appartiere a un registro linguistico detto "italiano dell'uso medio" o "italiano neostandard" (di cui dovrei scrivere la definizione ma mi rompo di farlo xD)
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Che brava che sei Holly *___*
Comunque di solito non faccio errori, grazie alla mia maestra delle elementari :D
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Quote:
Originariamente inviata da
eleo
Che brava che sei Holly *___*
Comunque di solito non faccio errori, grazie alla mia maestra delle elementari :D
(ahahah, no, è che il curriculum che seguo all'università è anche di lingua italiana :D)
Grazie :P
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Quote:
Originariamente inviata da
Holly
Non è una regola fissa...
Il sé riflessivo si accenta per distinguerlo dal "se" congiunzione. Ma se seguito da "stesso" si capisce che il senso è riflessivo. Non è assolutamente un errore scrivere sé stesso, ma è preferibile non usare l'accento...
ah ecco. Adesso capisco.. :lol:
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Originariamente inviata da
Canalfeder
Io solo qualche giorno fa ho scoperto che " ovvero" non significa "cioè" ma significa " oppure" o.o
Io l'ho usato sempre pensando che significasse "cioè" :183:
Questa cosa mi ha mandato in tilt leggendo un libro dell'università.. Ogni volta interpretavo l'ovvero con 'cioè' e non con 'oppure' creando confusione -.-'
Quote:
Originariamente inviata da
Holly
Un'altra cosa da dire...
L'uso del che polivalente.
Molte volte "che" viene usato come abbreviazione di "poiché" o di "perché" o di "affinché". In quei casi va scritto "'ché" (ma alcuni accettano anche ché)
E' poco corretto dire
Andiamo a mangiare che ho fame.
ma si scrive
Andiamo a mangiare 'ché (perché) ho fame.
Questo è uno degli usi del "che polivalente" ed appartiere a un registro linguistico detto "italiano dell'uso medio" o "italiano neostandard" (di cui dovrei scrivere la definizione ma mi rompo di farlo xD)
Non sapevo assolutamente questa cosa.. :cry:
Io qualche anno fa ho (r)imparato la regola dei plurali con la -i o senza per le parole che terminano in -cia/-gia :lol:
-Se l'ultima sillaba è preceduta da una vocale mantiene la -i (Camicia, camicie)
-Se l'ultima sillaba è preceduta da una consonante la -i non c'è (Frangia, frange)
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Qui e qua non si accentano.
Un po' si scrive così.
La K e la X NON appartengono all'alfabeto italiano.
Figa si dice figa e non fica.
"Càzzo" con l'accento sulla a non significa nulla.
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Originariamente inviata da
Pipino_Il_Breve
Qui e qua non si accentano.
Un po' si scrive così.
La K e la X NON appartengono all'alfabeto italiano.
Figa si dice figa e non fica.
"Càzzo" con l'accento sulla a non significa nulla.
Io scrivo càzzo se no ***** mi viene fuori gli asterischi
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Quote:
Originariamente inviata da
Pipino_Il_Breve
Qui e qua non si accentano.
Un po' si scrive così.
La K e la X NON appartengono all'alfabeto italiano.
Figa si dice figa e non fica.
"Càzzo" con l'accento sulla a non significa nulla.
Veramente la X è una lettera come tante altre, stessa cosa per la K. E' sbagliato l'uso che se ne fa.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Veramente la X è una lettera come tante altre, stessa cosa per la K. E' sbagliato l'uso che se ne fa.
Non ho detto che non sono lettere, ma che:
Quote:
Originariamente inviata da Pipino_Il_Breve
La K e la X NON appartengono all'alfabeto italiano.
Alfabeto italiano:
ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZ
Fonti: La mia maestra delle elementari, e quei simpatici cartelloni per ogni lettera attaccati al muro.
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Un altro errore che fino ad ora un mio amico commetteva finché non gliel'ho detto è di scrivere l'aggettivo " entusiasta" al maschile " entusiasto".
In realtà ricordo che sia al maschile che al femminile SINGOLARE questo aggettivo rimane invariato alla forma " entusiasta", mentre solo al plurale si ha la distinzione fra maschile e femminile e quindi " Entusiasti" ed " Entusiaste" :lolll:
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Originariamente inviata da
Pipino_Il_Breve
Qui e qua non si accentano.
Un po' si scrive così.
La K e la X NON appartengono all'alfabeto italiano.
Figa si dice figa e non fica.
"Càzzo" con l'accento sulla a non significa nulla.
Non è vero, l'accento tonico cade sulla "a" in càzzo xD
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Quote:
Originariamente inviata da
Holly
Non è vero, l'accento tonico cade sulla "a" in càzzo xD
:lol:
EPIC FAIL <.<
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Quote:
Originariamente inviata da
Holly
Non è vero, l'accento tonico cade sulla "a" in càzzo xD
Sì, ma di solito l'accento è "visibile" solo quando c'è similitudine di parole. Allora dovremmo mettere l'accento su ogni parola, e diverrebbe un putt@naio come la bacheca di certe mie amiche di facebook.
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Quote:
Originariamente inviata da
Pipino_Il_Breve
Non ho detto che non sono lettere, ma che:
Alfabeto italiano:
ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZ
Fonti: La mia maestra delle elementari, e quei simpatici cartelloni per ogni lettera attaccati al muro.
Mai sentito parlare di xenofobia? E' una parola italiana e contiene la x. Poi comunque so che intendevi, la x usata per dire per e la k al posto della C. Anche perché avresti dovuto citare anche la j, e la y, ma non l'hai fatto...
Comunque per qualsiasi dubbio vi consiglio di consultare il sito dell'accademia della crusca.
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Quote:
Originariamente inviata da
Pipino_Il_Breve
Sì, ma di solito l'accento è "visibile" solo quando c'è similitudine di parole. Allora dovremmo mettere l'accento su ogni parola, e diverrebbe un putt@naio come la bacheca di certe mie amiche di facebook.
E' un modo per evitare la censura che è non è assolutamente scorretto.
...e comunque putt@naio in italiano non ha senso. Non mi pare che @ faccia parte del nostro alfabeto :o
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Originariamente inviata da Holly
...e comunque putt@naio in italiano non ha senso. Non mi pare che @ faccia parte del nostro alfabeto
Touché :lol:
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Oddio no, sento e leggo strafalcioni dalla mattina alla sera, un topic del genere mi toglierà energie mentali. T.T
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Originariamente inviata da
Pipino_Il_Breve
Qui e qua non si accentano.
Un po' si scrive così.
La K e la X NON appartengono all'alfabeto italiano.
Figa si dice figa e non fica.
"Càzzo" con l'accento sulla a non significa nulla.
ma siamo davvero sicuri che fica non si può dire?
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oh finalmente ho trovato la sezione!!! non riuscivo più a trovarla :D l'avevo intravista ieri e la trovo molto interessante...
Mi servirebbe un'informazione... è una cosa scema, lo so... ma sono curiosa di sapere se esiste ...
Ieri praticamente ero a casa e si parlava di cosa mangiare, di chi dovesse cucinare... insomma le solite cose casalinghe...
ad un certo punto si parlava di aglio e mi è uscita sta frase... "Li sbucci tu GLI AGLI?"... ke ridere a pensare a sta frase...
non so se esiste o no... ma dire gli agli a me fa ridere parecchio...
allora mi domando: qual'è il plurale di AGLIO? si può dire GLI AGLI? esiste questo plurale?
Illuminatemiiiiiiii:lol:
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penso che la versione rigorosa sia "gli spicchi d'aglio" anche perché poi il coso intero è una "testa d'aglio" (ma la frutta e la verdura sono lessicalmente il settore più incasinato dell'italiano, perché i nomi cambiano da zona a zona).
Se lo cerchi sul vocabolario lo trovi.
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e quindi per il plurale bisogna parlare di spicchi...?
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Originariamente inviata da
ostacoli_del_cuore
e quindi per il plurale bisogna parlare di spicchi...?
Non lo so, sto ipotizzando.
Dovrebbe essere scritto sul vocabolario.
Ma io il vocabolario non ce l'ho xD
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Nella grammatica italiana non sono generalmente problematici, ma possono generare dubbi, i plurali maschili delle parole (sostantivi e aggettivi) terminanti in -io per dubbi legati alla tonicità della I e alla varietà delle possibile grafie.
La norma grammaticale prescrive che:
- se la I è tonica, -ìo, il plurale è reso con I doppia, -ìi; (zìo ? zìi (/'?ii/); unica eccezione dìo -> dèi)
- se la I è atona, -io, sono possibili più grafie: -i, o, con le dovute limitazioni, -ii e -î (anticamente -j);
- vàrio ? vàri (/'vari/), grafia prevalente e sempre corretta
- vàrio ? vàrii (/'vari/), grafia latineggiante
- vàrio ? vàrî (/'vari/), contrazione della grafia precedente
- se la I è un segno diacritico, -cio -gio -glio, le uniche grafie possibili sono -ci -gi -gli; (bacio ? baci; agio ? agi; aglio ? agli)
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Quote:
Originariamente inviata da
ostacoli_del_cuore
Nella
grammatica italiana non sono generalmente problematici, ma possono generare dubbi, i plurali maschili delle parole (
sostantivi e
aggettivi) terminanti in -
io per dubbi legati alla tonicità della
I e alla varietà delle possibile grafie.
La norma grammaticale prescrive che:
- se la I è tonica, -ìo, il plurale è reso con I doppia, -ìi; (zìo ? zìi (/'?ii/); unica eccezione dìo -> dèi)
- se la I è atona, -io, sono possibili più grafie: -i, o, con le dovute limitazioni, -ii e -î (anticamente -j);
- vàrio ? vàri (/'vari/), grafia prevalente e sempre corretta
- vàrio ? vàrii (/'vari/), grafia latineggiante
- vàrio ? vàrî (/'vari/), contrazione della grafia precedente
- se la I è un segno diacritico, -cio -gio -glio, le uniche grafie possibili sono -ci -gi -gli; (bacio ? baci; agio ? agi; aglio ? agli)
Sì, in aglio la -i- è diacritica perché non si pronuncia...
la trascrizione fonetica:
['a??o]
come vedi, la i non c'è ^^
edit_ il carattere è questo http://upload.wikimedia.org/wikipedi.../Xsampa-L2.png ma il forum non me lo prende. Nell'alfabeto fonetico internazionale corrisponde a "gli", ma la i è soltanto grafica. Di fatto non si pronuncia ed è anche una delle cause più frequenti di bocciatura agli esami di linguistica generale xD