Ma non eri spagnolo?
Allora chiedo scusa per prima.
Un ragazzo nato da genitori alcolisti al momento del concepimento ha maggiori probabilità di diventare alcolista, non ho fonti da linkarti, anche se ne sono sicuro, non l'ho letto su Nonciclopedia, quella dell'albero me l'aveva detto un uomo (per altro bevitore) ma pensavo potesse essere vero dato che l'alcool è acido.
ho due ipotesi su dove tu possa aver sentito questa stronzata: o l'hai letta su un cucciolone o in una di quelle poesie messe da Moccia nei baci perugina.
l'alcool è alcool....l'acido è acido...come la merda è merda!
cmq ti prego siediti nel water e tira l'acqua!
Il figlio di un alcolista sviluppa ben presto un grande senso di vergogna ed un sentirsi diverso dai suoi coetanei. Egli si confronta continuamente con i suoi pari e vede negli altri una realtà, un mondo, una famiglia completamente diversa dalla propria e se ne vergogna, la nasconde. Egli continua a vivere in una realtà che cela a se stesso ed agli altri portandosi dentro un gran segreto. Un segreto che, via via negli anni, diventa sempre più oneroso. Contemporaneamente egli si abitua a manipolare la realtà ed a viverne una virtuale, falsificata.
Il figlio di un alcolista non invita amici a casa propria perché non sa mai cosa accadrà.
[...]
Il figlio di un alcolista, abituato alla sofferenza, alla privazione, è portato a scegliere non di rado proprio le cose sbagliate, quelle complicate o pericolose come nessun altro “benpensante” farebbe. Vi è inoltre un particolare sottogruppo di figli di alcolisti: quelli che diventano essi stessi alcoldipendenti o tossicodipendenti, a conferma del rischio che essi hanno di diventare alcolisti che è di quattro volte superiore a quello di figli di genitori non alcolisti. Sono giovani doppiamente vittime dell’alcol: come figli prima, come malati poi.
Dr. Maurizio Pasquazzi, alcologo.
Centroincontro
Molti sono gli studi fatti per stabilire le cause che portano all'etilismo. Le ricerche condotte su fratellastri hanno evidenziato che il rischio di alcolismo è maggiore nei soggetti che avevano un genitore biologico etilista e minore in quelli adottati. Un secondo studio ha considerato i figli di persone alcoldipendenti separate nei primi mesi di vita dai genitori e in seguito adottati e li ha rapportati con i bambini di persone non dedite all'alcol. Il risultato è stato che i primi, in età adulta, hanno presentato un rischio superiore di alcolismo rispetto ai figli di non etilisti. Altri studi sono stati fatti su campioni di età adulta che avevano avuto il padre alcolista e sono stati confermati i risultati, cioè che i figli di genitori alcolisti possono sviluppare più facilmente e più precocemente forme varie di etilismo.
[...]
Le cause che generano il fenomeno dell'alcolismo sono veramente molte, tanto che risulta impossibile stabilire con certezza fattori causali predisponenti più di altri. Certamente esiste un'insieme di più fattori socioculturali e psicologici alla base del problema. Su questi interviene poi l'effetto della sostanza, che costituisce il terzo elemento di grande importanza nel decidere di continuare a bere.
Cause dell'alcolismo
In ogni caso non dipende dal fattore gravidanza.
Il problema potrebbe presentarsi anche se è il padre l'alcolista.
l'ignoranza dilaga già... leggi leggi
Cause dell'alcolismo
e se tu fossi leggermente più educato con le persone forse nn ti farebbe male
Ma quella che se un genitore è alcolista il figlio è ''predisposto'' a diventarlo, anche se lo dicono i medici, è di gran lunga una generalizzazione.
Conosco ragazzi con padri e madri che si fanno, e loro non fanno uso di niente.
E se ne fanno uso non diventano certo alcolisti o tossicodipendenti.
Dai sù.
Il mondo se fosse fatto di meno generalizzazioni, andrebbe meglio.
Cioè se uno si fa una pera anche il figlio lo farà? Ma
Allora anche con le sigarette? E con qualsiasi altra cosa su cui si è dipendenti? Sùù
Non lo so quanto la cosa possa avere un incidenza....
Anche se minima credo che la abbia.
Una volta stavo urlando con mia madre perchè stava fumando
(vicino ad una finestrella di 55x20cm)
e nella stessa stanza c'era mia figlia.
Io non voglio che mia figlia respiri il fumo passivo degli altri.
Se vorrà fumare da grande sarà solo una decisione sua.
Se a 15 anni inizierà a fumare,però, io potrò dirle che ha fatto una gran
cazzata, e che io ho avuto sempre premura di non farle respirare
quella roba perchè fa male.
DIVERSAMENTE mia madre:
lei ha sempre fumato in casa. Quindi io ho sempre fumato
'per colpa sua', con quale faccia, a 14 anni, poteva dirmi di
smettere o non iniziare per niente?
Poi bho....
Non è detto che il figlio di un tossicodipendente debba farsi per forza le
pere. Però capirai che l'approccio verso le sostanze è diverso.
Come è diversa l'educazione.
Per quanto mi riguarda,per tempo , educherò mia figlia al consumo
consapevole di alcol e droga. Perchè c'è sempre l'eventualità che possa
iniziare a farlo da sola in maniera sbagliata.
Anzi, già oggi è abituata a bere un cucchiaio di vino rosso, se nel piatto
ci sono gnocchi, polenta o sagna e fagioli
A casa mia non si beveva (e anzi mio padre, quando il prete gli diede il
calice durante il matrimonio, rispose "La ringrazio,sono astemio" )
Eppure io a 13 anni ho aperto per la prima volta una bottiglia di liquore
alla crema di qualcosa e mi sono ubriacata....