Forse, prima di scrivere quel post, avrei dovuto darvi una visione più completa della mia situazione, percui, se avete tempo e voglia leggete.
Quest’anno, tra i nuovi compagni arrivati, c'è anche Cesare, un ragazzo bocciato l'anno scorso non perchè stupido, ma per gravi problemi con la professoressa. Immediatamente diventiamo amici, siccome abbiamo molto in comune, prima cosa tra tutte un a grande passione per l'alternativa rock.
Alla fine di settembre, "Juicebox" primo singolo non ancora realizzato è su internet. Essendo io una grande fan come Cesare, prometto di inviarglielo via e-mail, ma essendo il file troppo grande, non lo riceve. Il mattino seguente, passando per una vietta accanto alla scuola, lo vedo e lo saluto. Lui con tono ironico mi dice: “Grazie per la canzone”. Ci chiariamo, si scusa per la battuta e, rivolgendosi al suo amico “Sai che Anna ha il nuovo singolo degli Strokes non ancora uscito?” L’amico si volta verso di me. E’ moro con gli occhi castani, uno sguardo profondo e quell’aria maledetta alla James Dean. “Davvero? Sta per uscire il nuovo album?” Ha uno sguardo profondo e una voce calda. Mi rendo conto di fissarlo come un ebete e rispondo a bassa voce imbarazzatissima. Capisco che il ragazzo che tanto mi era piaciuto per un’anno non mi piaceva più.
Grazie alla mia migliore amica scopro come si chiama: Filippo. Comincio ad osservarlo all’intervallo, dalla finestra quanto è possibile, spero di vederlo il mattino nella vietta. Cose normali, che fanno tutte.
Un giorno, Cesare mi chiede di fargli un cd con tutte le canzoni della suddetta band, e io, gentilmente, gli faccio questo favore. Dopo una settimana, mentre mi riaccompagna a casa, gli chiedo cosa ne pensa delle canzoni. Risposta: “ Mi sono piaciute molto, le ho messe tutte sul lettore mp3, e poi ho dato il cd a Filippo” Mi comporto come se non avessi la più pallida idea di chi sia, faccio persino finta di confonderlo con un altro suo amico. Mi lascia a casa dicendomi che l’indomani mi avrebbe presentato Filippo.
Il giorno seguente mi presenta a Filippo. Parla con sicurezza e con un grande sorriso stampato in faccia tutto il tempo. La mia amica, li per darmi il giusto supporto, parla più di me, che tengo gli occhi abbassati e, timidissima, dico poche parole. Ancora sotto shock, rientro in classe dove la mia amica mi dice di “togliermi la paglia dal c**o”. Ma per lei è facile palare, mica gli muore dietro.
Dopo quel giorno, tutte le mie amiche mi dicono, di salutarlo almeno, perché ora lo conosco. Sono veramente una idiota, e, per questo non lo saluto, e torno alle mia abitudini: guardarlo dalla finestra.
Si susseguono una serie di figuracce, principalmente lui che mi becca a fissarlo. Esempi: io mi metto la mini per lui (lo so, ridicolo) passo davanti alla sua classe aperta, guardo dentro e lui vede che sto guardando dentro. Io passo per la vietta, me lo ritrovo davanti all’improvviso e lo guardo in “quel” modo. Le mia amiche mi dicono “Ma allora ti stava guardando anche lui!” Ma, come al solito, io vedo solo il lato negativo.
Ho provato a fare un nuovo CD per Cesare, ma lui, credendo che l’ultima volta mi sia arrabbiata a morte, mi ha detto in tono molto poco credibile che tiene il nuovo CD sulla scrivania.
L’unica cosa seria che ho fatto è stata scrivere per lui un messaggio per la “Message Board” del giornalino scolastico. E’ una frase seria e molto sentita che certamente si distinguerà tra i vari “Manuel sei troppo un figo” “Marco mi fai impazzire”. Naturalmente non ho firmato con il mio nome. Spero che, curioso, voglia scoprire chi sia la ragazza a cui tanto piace e che cominci ad “indagare”.
So molto poco di lui: 1- Ha un’anno in più di me (ha 16 anni) 2- Fuma 3- Ascolta il mio stesso genere di musica 4- Suona la chitarra elettrica 5- Mia padre conosce suo padre 5- Sta sempre e solo con i suoi amici, pochissime ragazze attorno.6- So il suo numero di cellulare, ma non ho la più pallida idea di cosa scrivergli. Come potete notare so molto poco.
A deprimermi, oltre al fatto che non so cosa fare, è il fatto che non mi sento abbastanza carina per lui (leggi post precedente)
L’ultima cosa che vorrei è che voi confondesse questa con una stupida cotta adolescenziale della prima settimana di novembre, perché non lo è. E io lo so perché non sono il tipo. Gli ultimi due ragazzi mi sono piaciuti rispettivamente per due anni e per un’anno, e a differenza di altre, quando mi piace qualcuno io non ho occhi che per lui, è come se divenissi parzialmente cieca.
Comunque, dopo aver letto questo prolisso racconto, vi chiedo, cosa posso fare? Io non so davvero dove sbatter la testa. Voi siete tanti vorrei sapere come comportarmi. Ho veramente bisogno di aiuto.
Qualsiasi cosa può aiutarmi, solo non ditemi di andargli a parlare come se niente fosse, perché sono veramente di una timidezza raccapricciante.
Qualsiasi cosa.