Circa un anno fa ho conosciuto virtualmente, proprio qui su questo forum, un amicizia (una ragazza). I primi mesi le chattate erano sporadiche (anche se sempre molto avvincenti) ma da gennaio/febbraio abbiamo iniziato a chattare quasi ogni giorno.
Ammetto che, stupidamente, me ne sono anche invaghito e mi sono dichiarato a lei, anche sapendo che lei aveva in mente un altra persona. Però comunque l'amicizia è continuata ed è andata avanti.
Per me lei era, ed è, un amicizia importante. Fino a giugno chattavamo, ogni giorno, per ore, raccontandoci di tuto e di più. Anzi in realtà sono io il logoroico, lei è molto più riservata, però ecco, mi trovavo benissimo a parlare con lei. Anche se spesso eravamo in disaccordo, se alcune volte abbiamo anche litigato proprio per questi disaccordi, mi sono sempre fidato del suo parere e poter parlare della mia giornata con lei è sempre stata una cosa "importante".
Arriviamo però al dunque, i disaccordi. Spesso arrivavamo a litigare e, a giugno, c'è stato un litigio grosso dove io le ho detto, a caldo, una cosa brutta. Fino a luglio non l'ho più sentita e quando ho provato a ricontattarla non ne ha voluto più sapere.
Ora sono passati più di due mesi dal litigio, penso ancora a lei come un importante amicizia. E' già la seconda volta che obbligo il mio cervello a non scriverle di nuovo perchè lei è stata chiarissima e vuole essere lasciata in pace, però ecco, mi manca.
Ovviamente per privacy non vi dirò chi è, se no è la volta buona che mi uccide
Probabilmente molti mi consiglieranno di insistere a provare a parlarle, ma io pur tenendoci molto non voglio romperle le palle. Tra l'altro di litigi ne avevamo già avuti, e siamo sempre riusciti a chiarici a freddo, ma questa volta non mi ha voluto proprio parlare e mi ha liquidato subito. Temo che forse si sia fatta un calcolo di quante litigi facevamo e abbia reputato che la mia amicizia non era poi cosi importante per lei, o che magari lo era ma sono troppo rompiscatole per sopportarmi.
Giusto per condividere con voi un momento "bello" (che ora che ci penso è stato poco prima dell'ultimo litigio), un pomeriggio mi dice che sta preparando un esame e che aveva problemi con degli esercizi. Io frequento informatica, e lei una facoltà totalmente diversa però quegli esercizi erano nel mio ambito.
Era passato un anno da quando avevo visto quella roba, tra l'altro in forma abbasntaza diversa, e avevo rimosso ogni ricordo. Le ho comunque detto che ero disponibilissimo a spiegarle gli esercizi su skype (e nel mentre mi sono andato a ristudiare gli argomenti ) e indovinate un pò, lei ha trovato tempo per farseli spiegare che era mezzanotte abbondante. Ed io li a spiegarle queste cose per un esame in piena notte ed ero felice perchè era la prima volta che da chattare su facebook o whatsapp eravamo li a parlare "a voce". Ed ero anche felice perchè dopo mille volte che lei mi aveva aiutato con i miei problemi per una volta ero utile anch'io.
Sapete in questi due mesi mi sono chiesto spesso se bastava lasciar correre qualche volta per evitare qualche litigio e salvare l'amicizia. La realtà però è che io sono fatto così, quando ad una persona ci tengo non riesco "a lasciar correre" proprio perchè ci tengo. Se "avessi lasciato correre" non sarebbe stata per me un amicizia ma solo l'ennesima conoscenza con cui non sono libero di parlare di tutto (qui lei probabilmente mi direbbe che non è il cosa dico ma il come lo dico).
Ed insomma se potessi tornare indietro credo che farei tutto esattamente così come l'ho fatto, non perchè non riconosca di aver sbagliato in molte occasioni ma perchè secondo me AMICIZIA == ESSERE SPONTANEI, anche se forse la mia spontaneità è troppo da sopportare.