Metto qui una discussione che ho aperto anche altrove.. vediamo cosa ne esce :\
Ecco qui la storia in estrema sintesi: ero fidanzato con una ragazza splendida (dentro e fuori) e siamo stati insieme circa per un anno, poi ad Agosto di quest'anno l'ho lasciata.
L'ho lasciata di merda, per messaggio, mentre lei era in villaggio a lavorare e poco dopo che ero andato a trovarla. Le motivazioni? Beh le ho capite solo poco tempo fa: io sono sempre stato un insoddisfatto del *****, sempre agitato, sempre irrequieto e sempre incompleto. Quando lei è partita abbiamo deciso di continuare la storia, in fondo sarebbe stata via solo 4 mesi. Mentre lei non c'era questa mia sensazione tipica è aumentata a dismisura e alla fine io l'ho interpretata nel modo in cui l'ho sempre fatto: bisogno di "libertà". Pensavo di essere così teso e svarionato perché lei rappresentasse un vincolo di non so quale genere alla mia felicità e possibilità di vivere serenamente. E l'ho lasciata.
Con il passare delle settimane tutta una serie di questioni della mia vita si sono risolte (lavoro, master, sar*****) e mentre tutti i pretesti che avevo a cui imputare la mia perenne ansia sparivano, non potevo dire lo stesso per lo stato d'animo. Alla fine ho capito tutto: io ero in paranoia perché mi stavo rendendo conto che la mia vita non era completa e felice senza di lei. E' lei che rende tutto perfetto.
Ora? La sento da qualche settimana. All'inizio non voleva nemmeno sentir parlare di me, ora le cose vanno meglio e io mi sono dichiarato apertamente. Dopo conversazioni estenuanti in msn la situazione è la seguente: lei è ferita, delusa e arrabbiata tuttavia è confusa e non sa se mi vuole permbannare dalla sua vita o meno. Ha detto che ha capito cosa provo, ha capito cosa voglio ed è felice che io sia cambiato in meglio ma che sta cercando di andare avanti senza di me, anche se quando le ho parlato di quello che provo ha detto che le fa male saperlo e che non sa cosa fare al mometo. Dall'altro lato però dice che se vorrà pensarci ha tutto quello che le serve e che possiamo parlare del più e del meno (come se fosse una sorta di reset, come se ci riconoscessimo dall'inizio..), che forse ora è presto, che un giorno mi perdonerà e si vedrà.
Ora.. io ho deciso di seguire i suoi tempi e le sue condizioni. Non mangio non dormo penso solo a lei.. insomma la classica sintomatologia
A costo di ingoiare merda ogni giorno ci voglio parlare delle cose che capitano, delle stupidate, di lei. Ho detto tutto quello che potevo riguardo me e voglio starle vicino nel modo in cui lei mi permette.
Che ne pensate? Ho qualche chance?
Grazie e scusate il wot.