Uscita prevista 14 novembre 08 Distributore Activision Italia Produttore Activision
Developer Treyarch
Genere Sparatutto
Torna la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, con Call of Duty: World at War, quinto capitolo ad opera della Infinity Ward, dopo la parentesi riuscitissima di Modern Warfare. D’altronde, i titoli dedicati al conflitto mondiale di metà secolo sono sempre stati una miniera d’oro sia per l’industria cinematografica che per quella videoluca.
In questo contesto, il nome Call of Duty interpreta da anni un ruolo di primo piano, grazie all’ottima giocabilità, unita a una spettacolare rappresentazione del dramma della guerra.
Gli sviluppatori di questo nuovo episodio, i Treyarch, hanno voluto sottolineare da subito la tensione e la violenza che permeeranno l’intera esperienza in single player di Call of Duty: World at War e, già dai primi minuti, vi ritroverete su un’isola del Pacifico, nei panni di un soldato americano, nel bel mezzo di un interrogatorio da parte di un capitano dell’esercito nipponico. Quest’ultimo comincerà a torturare un vostro compagno, bruciandogli gli occhi con una sigaretta e urlando insulti in giapponese, fin quando, arrivato al culmine della rabbia, gli taglierà la gola con un coltello.
Subito capirete di essere destinati alla stessa dolorosa fine ma, come in ogni buon film, arriveranno i vostri compagni a salvarvi e a liberarvi proprio nel momento giusto. Vi abbiamo rovinato, in parte la sorpresa iniziale, ma solo per farvi capire cosa vi attende. Inoltre, da questo momento in poi, il gioco non lascia un minuto di tregua e, anche se ben armati, avere la meglio non sarà affatto un fatto scontato.
I nemici spuntano da ogni dove. I soldati giapponesi compieranno numerose imboscate in grado di farvi saltare non poche volte dalla sedia, oppure tenteranno il tutto per tutto con attacchi diretti all’arma bianca, correndo verso di voi, gridando.
Di contro, l’arsenale a disposizione in Call of Duty: World at War è di tutto rispetto. Oltre alle ormai classiche armi americane come il Thompson M1A1, la Carabina M1, l’M1 Garand, il Browning Automatic Rifle (B.A.R), lo Springfield M1903 con ottica, avrete la possibilità di utilizzare anche lo spettacolare quanto mortale lanciafiamme, per stanare i nemici (bruciando anche arbusti ed erba alta), assieme alle numerose armi giapponesi lasciate sul terreno di combattimento.
La campagna, come ormai da tradizione, non è incentrata unicamente sul conflitto contro l’Impero Giapponese, nel Pacifico, bensì include diversi episodi, durante i quali si indosseranno anche i panni di un soldato russo alle prese con i nazisti durante la lunga impresa che portò le armate sovietiche a marciare dalle rovine della Russia fino alle macerie fumanti di Berlino.
Questa parte di campagna ci pare, in effetti, un ennesimo omaggio al film Il Nemico alle Porte, visto che si indosseranno nuovamente i panni di un cecchino russo che, per prima cosa, si ritrova circondato da cadaveri e alle prese con i nazisti mentre nell’aria riecheggiano i furioso tuoni dei cannoni. I Treyarch sono riusciti perfettamente nell’intento di trasporre la scena più famosa e tesa del film Jean-Jacques Annaud in Call of Duty: World at War, in una breve quanto intensa fase di gioco.
Fonte: GamesNation