Ronaldinho: col Milan torno a sorridere
Dario Nicolini
«È un momento nuovo, speciale: arrivare al Milan era tutto quello di cui avevo bisogno per tornare a essere felice. Mi sento già come se fossi a casa». Parole dolci, quelle di Ronaldinho. Che lui probabilmente desiderava pronunciare da qualche mese.
..
Che i tifosi rossoneri smaniavano di ascoltare da oltre due anni: da quando il 15 marzo 2006, nel giorno dell'addio al calcio di Demetrio Albertini, cominciavano ad esporre a San Siro striscioni con la scritta «Ronaldinho rossonero». Adesso lo è, e dopo gli oltre cinquemila abbonamenti sottoscritti si sono presentati in cinquantamila ieri a San Siro per dargli il benvenuto e vedere quanto gli dona la nuova maglia milanista. È il momento dei sorrisi e degli applausi per il fenomeno di Porto Alegre, qualcosa a cui non era più abituato da mesi a Barcellona. Qualcosa a cui non si è sottratto nonostante la sua giornata fosse iniziata di prima mattina, con le ultime visite mediche da sostenere, e fosse poi proseguita con la firma del contratto che lo legherà alla società di via Turati per le prossime tre stagioni. Peraltro, lo dicono i medici e lo riporta Adriano Galliani con soddisfazione, Dinho ha superato gli esami clinici brillantemente. Alla faccia della pancetta che tanto gli rinfacciavano in Catalogna, è già pronto per l'impegno olimpico che lo attende in agosto a Pechino. Al coro dei festanti per il suo arrivo si è aggiunto anche Marco Borriello, che ha dichiarato di non voler lasciare il Milan e che grazie ai piedi buoni del duo Ronaldinho-Kakà potrebbero arrivargli caterve di assist. Probabile, in caso dovesse giocare. Se l'affaire Ronaldinho s'è sbloccato giusto in tempo per la presentazione in grande stile che sognavano Galliani e tutto l'ambiente milanista, la telenovela Lampard è ferma sempre allo stesso punto. Con una tournée asiatica che incombe per il Chelsea. La partenza, Lampard compreso, è fissata per il fine settimana: Moratti, per scongiurarla, cerca di far leva sulla volontà del giocatore di andarsene.
Il presidente nerazzurro l'ha pubblicamente invitato ad uscire allo scoperto.Anche perché lui i 25 milioni che secondo la stampa britannica vorrebbe Abramovich per lasciarlo partire non ha nessuna intenzione di pagarli, visto che tra dieci mesi potrà averlo gratis. In attesa di novità l'Inter ha depositato in Lega l'accordo con la Ternana per la comproprietà del cileno Jimenez.