Il mio voto più "emozionante" in latino è stato 2.8 :smt112
Il mio voto più "emozionante" in latino è stato 2.8 :smt112
Questa è proprio una cazzUOLA, scusa se te lo dico, il latino al biennio si studia per leggere i testi in lingua al triennio.Originariamente inviata da Il lupo
Tu letteratura inglese la studiavi in italiano? Qualunque letteratura va studiata in lingua.
Ma in effetti c'è differenza tra una lingua viva...(come l'inglese) e una lingua morta (come il latino)...Originariamente inviata da UriGeller
vabbè...siamo su due posizioni inconciliabili...
fa nulla...ognuno la pensa come desidera
L'unica differenza è nel modo in cui viene insegnata, non c'è una differenza sostanziale tra lingue morte e lingue vive nella possibilità di apprenderle, leggerle, capirle, se non il fatto che una lingua antica è più lontana da noi anche culturalmente.Originariamente inviata da Il lupo
Ma ad esempio è chiaro che il tedesco è più difficile del latino per noi italiani, e nessuno mette in dubbio che si possa parlare, leggere e scrivere.
Originariamente inviata da UriGeller
E allora perchè non facoltativizzare anche lo studio del latino?...
Uri, quello che dici tu è tutto vero e sacrosanto...
Ma, anche studiandolo all'università...voglio provare a mettermi su di un canale differente (e, voglio ricordare che a me piace)...
Non credo sia una materia di quelle "fondamentali"...per la formazione della scuola media superiore...
anche perchè si affronta (non sempre) con un atteggiamento fancazzista...e del "uffchepallec'èlatino".
Quindi voglio provare a pensarla in modo diverso e farlo studiare, si, ma in determinati settori e/o ambienti universitari...
altrimenti non avrebbe senso..se non collegato ad un filone-percorso...sarebbe solo un insieme di rosa rosae...etc etc...
e, magari, alle superiori, concentrarsi solo sui "TEMI" della sua letteratura...o sugli ambienti in cui si forma e sviluppa. Niente di più...ripeto, secondo me non avrebbe senso continuare a spiegare declinazioni et similia a ragazzi di primo e secondo superiore...
E, ripeto, trovo i tuoi discorsi giustissimi...
Non hai tutti i torti, però in un certo senso sono facoltative... infatti ci sono tante scuole in cui non si studiano.
Se uno sceglie il liceo classico è chiaro che studia lingue morte, se sceglie lo scientifico e non vuole fare latino può scegliere il tecnologico che come preparazione scientifica non è inferiore.
Invece è una balla quella degli insegnanti di lettere del biennio con la loro storia del "insegna a ragionare". La linguistica insegna a ragionare, ma non ad apprezzare la letteratura e la bellezza di una lingua, per quello bisogna più che altro acquisire l'uso della lingua: è chiaro che il latino è una palla, se te l'hanno insegnato così male che per leggere una poesia di Catullo stai a sottolineare il verbo e a cercare un soggetto...
Originariamente inviata da UriGeller
Ma non ovunque c'è quel settore dello scientifico...
vabbè...comunque mi pare d'aver capito che siamo della stessa scuola di pensiero...solo tu fai il tifo per l'importanza dello studio della grammatica...
io, no.
Ad majora semper Uri!!
Ragà ho ancora una piccola domanda: ma le parole che finiscono per -que tipo "aliaque" che cosa sono? Nomi,verbi o cosa? Domani devo recuperare il debito quindi se qualcuno di voi sa rispondermi non si trattenga!
Ma il que alla fine di una parola a volte non è semplicemente la congiunzione e?Originariamente inviata da Cimis
Ora ho il vuoto più totale di latino.
Dici?Potrebbe'essere....Originariamente inviata da 666polly