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Che poi la domanda del topic riguarda l'assunzione di donne già madri, non incinte. Penalizzate perché potrebbero aver bisogno di assentarsi per stare coi figli, che crudeltà. Il mondo girerà intorno al profitto però così davvero si esagera eh...
Comunque a me è capitato dic ercare lavoro su Subito.it, dove è indicato che gli annunci sono rivolti ambosessi ai sensi di legge e quando telefonai mi dissero che però loro avevano messo l'annuncio specificando la dicitura "Operatrice call center" però l'irregolarità non l'ho commessa io chiamando.
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Originariamente inviata da
Mephist
Te lo spiego io. Se un datore di lavoro sta assumendo personale, specie in questo periodo, è perché gli serve una persona che LAVORI. Ora spiegami cosa se ne fa di assumere una persona che si prende la maternità a cui deve anche pagare lo stipendio e il lavoro non viene svolto, ma distribuito sui colleghi presenti, di nuovo. No dico, spiegamelo! Non sono tutti bambi che lavorano per gli altri dannandosi a gratis. Io non lo farei.
Un datore di lavoro deve assumere chi è bravo/a e rispettare i diritti delle donne (come quello di andare in maternità). Ma ti pare che nel 2016 ancora si debba essere costrette a scegliere fra carriera e famiglia?
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Originariamente inviata da
Holly
Un datore di lavoro deve assumere chi è bravo/a e rispettare i diritti delle donne (come quello di andare in maternità). Ma ti pare che nel 2016 ancora si debba essere costrette a scegliere fra carriera e famiglia?
Non è questione di scegliere tra carriera e famiglia è questione di scegliere se vuoi essere LA madre di tuo figlio o una DELLE madri di tuo figlio. Detto questo ho esposto tutto quello che dovevo, sono stanca che mi si travisino le parole mettendomi in bocca cose che non ho scritto e men che meno penso.
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Originariamente inviata da
Mephist
Non è questione di scegliere tra carriera e famiglia è questione di scegliere se vuoi essere LA madre di tuo figlio o una DELLE madri di tuo figlio. Detto questo ho esposto tutto quello che dovevo, sono stanca che mi si travisino le parole mettendomi in bocca cose che non ho scritto e men che meno penso.
Eh?
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Originariamente inviata da
Mephist
Non è questione di scegliere tra carriera e famiglia è questione di scegliere se vuoi essere LA madre di tuo figlio o una DELLE madri di tuo figlio. Detto questo ho esposto tutto quello che dovevo, sono stanca che mi si travisino le parole mettendomi in bocca cose che non ho scritto e men che meno penso.
Questo è un altro aspetto da non trascurare. Una madre che lavora a tempo pieno ha decisamente poco tempo da dedicare al figlio. E l'ho visto accadere troppo volte.
Se poi è una donna in carriera, arriva spesso a casa che già dormono.
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Si ma questo cosa centra con l'assunzione? Non vi sto seguendo.
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Originariamente inviata da
Temperance
Eh?
Non è difficile il concetto xD Dove ti sei laureata? Sull'Isola di Pasqua? u.u Scherzo, eh XD
Tornando seri. Una donna in carriera che lavora a tempo pieno, come voi affermate che debba essere il concetto di madre, esce la mattina presto e torna la sera tardi. E i figli? Li crescono i nonni, piuttosto che zii, piuttosto che amici, piuttosto che nei casi più estremi completi sconosciuti. Ora, il capo ti assume, lavori qualche anno, vai in maternità, in ufficio non ci sei perché di li a poco nascerà tuo figlio e starai con lui, è tempo di tornare a lavoro, tu non stai con tuo figlio per tutto il giorno, diventi automaticamente una delle madri di tuo figlio. Non per niente tanti bambini associano un'etichetta di madre a quella biologica, ma nella realtà sentono la madre reale in chi li ha cresciuti e non hanno torto. Questo era il concetto esteso che stava dietro alla mia frase.
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Originariamente inviata da
Dade
Si ma questo cosa centra con l'assunzione? Non vi sto seguendo.
E' un aspetto che avevo accennato e che poi è stato sviluppato e spiegato. No, non c'entra con l'assunzione ma in una logica generale potrebbe anche pesare sul fatto che io sono contraria a lavorare, almeno per i primi anni di vita di un figlio che avrò in un futuro ipotetico.
In ogni caso fate vobis, per me chi troppo vuole nulla stringe e il datore di lavoro di sicuro non deve risponderne.
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Originariamente inviata da
Hulk
ma che è sta roba? io ovviamente intendevo in quale frase in particolare stava il sessismo nel mio post... :181:
“‘sta roba” ti aiuta a comprendere che non assumere donne in quanto donne è sessismo. Meglio se ci dai una letta a “‘sta roba” che garantisce pari opportunità sul posto di lavoro a uomini e donne.
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Sono figlia di una mamma lavoratrice, come tante altre figlie, e non mi è mancata la presenza di mia madre. O il concetto di qualità del tempo passato insieme è ancora sconosciuto?
Inoltre, non esistono solo i lavori a tempo pieno, ci sono mamme che cercano lavori part-time per stare più tempo con la famiglia. Lì che scusa del cavolo si mette in mezzo?
Vedo che è molto facile dire e ridire sempre gli stessi luoghi comuni, quando si finiscono le argomentazioni. Non stavi parlando di quanto non fosse conveniente assumere una donna rispetto a un uomo? Perché poi "chi se lo sobbarca il lavoro in più gratis quando è in maternità"? Ora all'improvviso vien fuori che il problema è che non riescono a fare le mamme come dovrebbero. Di palo in fresca proprio.
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Originariamente inviata da
Mephist
Non è difficile il concetto xD Dove ti sei laureata? Sull'Isola di Pasqua? u.u Scherzo, eh XD
Tornando seri. Una donna in carriera che lavora a tempo pieno, come voi affermate che debba essere il concetto di madre, esce la mattina presto e torna la sera tardi. E i figli? Li crescono i nonni, piuttosto che zii, piuttosto che amici, piuttosto che nei casi più estremi completi sconosciuti. Ora, il capo ti assume, lavori qualche anno, vai in maternità, in ufficio non ci sei perché di li a poco nascerà tuo figlio e starai con lui, è tempo di tornare a lavoro, tu non stai con tuo figlio per tutto il giorno, diventi automaticamente una delle madri di tuo figlio. Non per niente tanti bambini associano un'etichetta di madre a quella biologica, ma nella realtà sentono la madre reale in chi li ha cresciuti e non hanno torto. Questo era il concetto esteso che stava dietro alla mia frase.
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E' un aspetto che avevo accennato e che poi è stato sviluppato e spiegato. No, non c'entra con l'assunzione ma in una logica generale potrebbe anche pesare sul fatto che io sono contraria a lavorare, almeno per i primi anni di vita di un figlio che avrò in un futuro ipotetico.
In ogni caso fate vobis, per me chi troppo vuole nulla stringe e il datore di lavoro di sicuro non deve risponderne.
Questo è un preconcetto. Soprattutto è sbagliato pensare che lavoro = ufficio. E che una giornata lavorativa sia necessariamente 9 / 18. Le casistiche sono molte più di queste.
Io sono fortemente contraria a sacrificare la carriera per i figli. Una donna non dovrebbe mai trovarsi nella condizione di dover scegliere.