Che bello l'entusiasmo da quinta dovuto al "adesso cambierà tutto" e poi, non cambia proprio un cazzo!
Che bello l'entusiasmo da quinta dovuto al "adesso cambierà tutto" e poi, non cambia proprio un cazzo!
Ti invidio che non ti sia cambiato nulla, a me personalmente non è rimasta una virgola uguale.
Molte cose in peggio, alcune in meglio. Fatto sta che nel mio caso mi si è incasinato tutto.
La mia maturità è stata un incubo. Gli scritti sono stati buoni, all'orale sono entrata talmente nel panico che mi hanno portato l'acqua escludendo il fatto che ho ricevuto le domande più bastarde di tutti e non scherzo. E andavo anche bene come studentessa, eppure mi sono fatta il 60% di orale arrampicandomi sugli specchi in modo, a detta degli altri, ottimo. Posso giurare qui che mi sono state fatte domande su schede date in corso d'anno, su argomenti toccati di sfuggita e, dopo aver ripassato/studiato 3-4 volumi di letteratura italiana, mi viene chiesto un canto di Dante.
Tanto per fare un esempio. Però non mi lamento, sono uscita con 80/100.
Comunque, a parità di stress io preferisco mille volte gli scoglionanti esami di architettura.
Ovvio che qualcosa sia cambiato ma, per quanto mi riguarda ovviamente, non c'è stato nessun cambiamento epocale..
Credo che i cambiamenti si hanno se si va a lavorare o se si va via di casa!
Poi ovvio che ognuno ha la sua vita!
Si esatto.
Anche per me fare architettura è pesante e ha cambiato i miei ritmi vitali (anche se comunque prima facevo un istituto d'arte con più ore settimanali di una qualunque altra scuola e prof che davano da studiare il mondo anche per il giorno dopo, quindi comunque forse in relazione era pure peggio).
Però sono pure io dell'idea che il vero cambiamento lo si fa quando si esce di casa.
Anche perchè io anche lavoro d'estate (e a chiamata nelle feste), ma non mi pare 'sto gran cambiamento se son sempre con mamma e papà
Anche all'università c'è sta cosa della botta di culo e dei bigliettini: gente che non viene mai (pur avendo l'obbligo di frequenza) a cui i prof chiudono un occhio e fanno sostenere gli esami. Gente che arriva e copia tutto dallo stronzo di turno che puntualmente non passa l'esame. Gente che ripete ad altra gente in treno, non passa l'esame mentre chi non è stato sveglio tutta la notte lo passa e anche bene. Gente che passa più tempo a far bigliettini piuttosto che a sottolineare i libri.
'a voja.
Poi ci sono io, la fessa di turno, che passa notte e giorno sui libri annullandosi l'esistenza e la dignità, che arriva agli esami, aiuta gli altri, si fa ansiare e per delle emerite stronzate non passa gli esami. E si sente ancora dire 'ma come hai fatto? Era una stronzata, io ho copiato tutto'.
MA VI VENISSE IL COLERA A TUTTI CRISTO.
Anche io non ce l'ho fatta a studiare alla scorsa sessione di settembre, ma non per le feste, ma perchè ero così in botta col cervello che a furia di darci tutta l'estate (e ripeto, facendo anche tirocinio) ho avuto perdite di memoria abbastanza gravi, al punto che il dottore stesso mi ha consigliato di staccarmi dai libri o avrei peggiorato la situazione.
Vi dico solo che non ho riconosciuto i miei amici al bar e una volta ho guidato per un quarto d'ora oltre il limite di velocità come se fossi ubriaca, al punto che quando ho parcheggiato non ricordavo ne il tragitto ne da dove fossi partita.
Che bello.
L'ho sempre detto io che troppo studio fa male...