"La risposta è sempre Dante - La Commedia come opera pluridisciplinare"
Sembra molto, molto interessante
Originariamente inviata da codeine
di che parlavi? sembra troppo interessante
Originariamente inviata da Echoes.
Sembra figa
Mi ci sono sbizzarrita troppo...
Il titolo esatto l'ho appena rivisto, ed è: "A testa in giù", sottotitolo: "il gioco è una cosa seria" e poi la spiegazione: "percorso sugli aspetti ludici nelle attività umane" - "tra necessità e libertà, tra regole e fantasia"
Sono stata fortunata, perché a casa avevo (ho) un libro perfetto per questo: "Homo Ludens", libro di Johan Huizinga, e da qui sono partita, spiegandolo in breve nell'introduzione (lungo da scrivere qui ^^) e facendo riferimenti ad alcune definizioni date da filosofi, riferimenti che si trovano nel libro stesso; parlando del gioco attraverso gli oggetti ed i modi in cui si può esprimere; come, dove e quando; gioco come zona di confine tra due realtà, etc, etc...
I contenuti del libro comunque sono stati il filo conduttore dell'intera tesina.
Ora, metto il tutto in spoiler perché è un po' lunghetta la spiegazione:
Ho collegato tutte le materie, nessuna esclusa: Greco: partendo da una citazione di Eraclito che prende in considerazione il gioco come tempo (anzi, gioco del tempo), passando attraverso altri autori sono arrivata a fare dei riferimenti ad alcuni canti dell'Iliade in cui vengono descritte scene di gioco e di competizione... Poi la sacralità del gioco, l'importanza del gioco come attività formativa (ma questo è un po' la base di tutta la tesina), and more... Latino: significato della parola 'ludus' e contesti... riferimenti ad Ovidio, Tertulliano, Polluce, Giovenale, Livio, Andronico, Plauto (gioco inteso anche come creatività verbale) e il metateatro; Terenzio ... Italiano: letteratura come gioco; riferimenti a Bembo, al Machiavelli, Calvino ("Se una notte d'inverno un viaggiatore"), Pirandello ("Sull'umorismo"), Saba, Palazzeschi (con l'azzeccatissimo "Saltimbanco") e poi un breve riferimento al "Palombaro" di Govoni, futurista, con la sua "Tavola Parolibera". Storia: riferimenti all'elemento ludico presente in un passatomoltopassato: gioco nel momento della Creazione, in una particolare interpretazione delle Scritture. Il "gioco della guerra", quindi la guerra come annullamento e negazione del gioco stesso, pur avendo tratti in comune con esso. E poi ho parlato del gioco che si fa con la storia: il L'Ucronia, cioè il gioco dei "se", immaginando sorti diverse, diverse situazioni di combattimento e diversi esiti... immaginando quindi tutto un altro "futuro". E poi le Olimpiadi di Berlino del '36. Filosofia: di nuovo Eraclito, Parmenide, Platone, Aristotele, Erasmo da Rotterdam ("L'Elogio della Follia", follia come rivelatrice di verità e 'guastafeste'), lo stesso Huizinga (filo conduttore di tutta la tesina); Jung, Kant, gli Illuministi, Goethe, Schopenhauer, Nietzsche, gioco sofistico... E ancora Fink, Caillois, Saviani e Bateson. Matematica - Fisica: matematica come gioco, la tensione che caratterizza il procedimento di risoluzione di un problema e la gioia della soluzione... e gli stessi "giochi matematici". Il Paradosso di Zenone, il Principio di Archimede ... Geografia Astronomica: le comete (c'è una strana e lunga motivazione dietro questa scelta xD).
Questo è quanto.
Ho scritto un poema, spero sia stato comunque esauriente xD a meno che non volevi sapere il tutto per linee generali
Se dovesse servire qualcosa chiedi/chiedete pure ^^
Mmh non ricordo precisamente, però era circa così :" Paesaggio romantico inglese agli inizi dell'800"
Ho trattato il periodo Regency inglese, la scrittrice Jane Austen, l'architettura delle tenute nella campagna inglese.. ecc ecc
si chiamava? si chiamerà : D la farò sul concetto di folla, poichè mi piaceva come argomento come le televisioni e i giornalisti manipolano il pubblico. Però sinceramente questa tesina la stanno facendo in miliardi ultimamente e quindi ho deviato l'argomento al concetto di folla per allargarlo a manzoni, a kierkegaard (si scrive così?), seneca orazio ecc