Lui comanda e le braccia rispondono
Austria, impiantate nuove protesi
Ha il braccio come Terminator ma di professione fa il magazziniere. Un ex meccanico austriaco, che quattro anni fa ha perso gli arti dopo aver preso una scossa di 20mila volt, ha ottenuto un nuovo posto di lavoro e ora è tornato a guidare grazie a due protesi che è in grado di controllare e muovere con la forza del pensiero.
Christian Kandlbauer, 22 anni, faceva l’apprendista meccanico in una compagnia austriaca. Nel 2005 un incidente che lo ha colpito mentre lavorava in azienda, ha costretto Kandlbauer a farsi amputare gli arti e a sottoporsi a un’operazione per ricostruire i nervi.
Quello che la vita gli ha tolto dal corpo, la scienza gliel’ha restituito in termini di notorietà: l’ex meccanico è finito nei media di mezzo mondo per essere il primo uomo dotato di arti "intelligenti". Due protesi messe a punto dalla compagnia Otto Bock in collaborazione con un team di medici di Vienna, hanno permesso all’uomo di tornare alla normalità.
A Kandlbauer basta voler fare qualcosa: sfruttando i fasci di nervi che prima erano attaccati al braccio, riesce a muovere le braccia meccaniche come se fosse umano.
Il pensiero parte dal cervello e crea un impulso elettrico che interessa i nervi presenti nella zona dell’amputazione. Ogni impulso, raccolto da una specie di centralina all’interno della singola protesi, provoca un movimento ben preciso dell’arto. La tecnologia ha svegliato Kandlbauer dall’incubo in cui era sprofondato: a due anni dal trapianto ora riesce a fare numerose attività della vita quotidiana, ha appena ripreso la patente e guida un’auto per disabili.
Nei prossimi giorni Kandlbauer sarà a Berlino per mostrare al pubblico le potenzialità delle protesi. "Per come sono fatto io - ha raccontato al quotidiano Daily Mail - poter guidare è tutto. Posso persino bere un bicchiere di birra senza la cannuccia".