Presentato il progetto per la pista ciclabile lungo il Po, 679 km da Torino a Venezia
Il progetto è ambizioso, il nome di più. «VenTo», ovvero da Venezia a Torino, ma in bicicletta. Lungo il Po. Una delle più grandi ciclovie d’Europa. Si può fare e non costa nemmeno tanto, come dimostra uno studio del Politecnico di Milano che sarà illustrato oggi e poi messo a disposizione delle istituzioni con presentazioni, già previste, nelle città interessate.
La ciclovia Torino-Venezia sarebbe lunga 679 chilometri, di cui oltre la metà lungo gli argini, sulle vie di campagna o nei tratti urbani delle piccole e grandi città. Coinvolte quattro regioni, 12 province, 121 comuni, 242 località, 14 mila aziende agricole, 300 strutture ricettive, centinaia di attività commerciali. Non solo Torino, Venezia, Milano (con un’apposita deviazione per l’Expo).
La pista unirebbe città con enorme potenziale turistico e luoghi dimenticati ma pieni di Storia: abbazie, cattedrali, cascine, caselli idraulici. Oltre 266 chilometri (circa il 40 per cento) all’interno di aree protette.
Il lavoro non comincia da zero. Il 15% del tracciato, circa 100 chilometri, è già in parte pedalabile. Per il resto, si pensa a tre fasi di intervento. Prima: sulla base dell’esperienza di altre aree (Adige) e altre piste (Drava, Danubio, Elba) bastano semplici modifiche di argini e sentieri non utilizzati per recuperare altri 284 chilometri al costo di un milione di euro (4 euro al metro). Seconda: 148 chilometri da rendere pedalabili con 18 milioni di euro (120 euro al metro), con interventi minimi di sicurezza su incroci o gradini. Restano 145 km del tutto non pedalabili, per i quali l’intervento è più radicale: servono 61 milioni di euro, circa 420 al metro, per ponti, barriere invadenti, tratti ex novo.
Spero di aver azzeccato la sezione giusta...penso che sia un progetto molto ambizioso ma bello!
Io amo andare in bici e ad evere piste ciclabile per farlo.