Torino: mutazione genetica potrebbe essere alla base della pedofilia
Una mutazione genetica potrebbe essere alla base della pedofilia. A sostenerlo è uno studio condotto all'ospedale Molinette dal dipartimento di neuroscienze dell'Università di Torino. La ricerca sarà pubblicata sull'autorevole rivista internazionale "Biological Psychiatry" ed è stata anticipata oggi sul quotidiano La Stampa.
Lo studio sarà oggetto d'attenzione anche al congresso della Società Italiana di neurologia che si inaugurerà domani al Lingotto. La ricerca, che ha visto anche la collaborazione del dipartimento di Scienze Neurologiche dell'Università di Milano, avrebbe individuato nell'alterazione della progranulina, sostanza importante anche nella differenziazione sessuale,l'origine di comportamenti deviati. La mutazione di tale sostanza - secondo i ricercatori - comporterebbe un ridotto controllo degli impulsi e porterebbe anche alla demenza senile frontale, molto simile all'Alzheimer.
Gli stessi studiosi avvertono, comunque, che ci sarà bisogno di ulteriori approfondimenti per verificare fino in fondo se tutti i casi di pedofilia abbiano una base di spiegazione genetica, in particolare neurobiologica. Il caso esaminato a Torino e affrontato con farmaci opportuni come quelli antipsicotici e antidepressivi selettori della seratonina, hanno dato esito positivo. Si trattava di un uomo di 50 anni che provava attrazione per la figlia di 9. L'approccio neurologico, unito a quello psicologico, hanno consentito - secondo i ricercatori - l'inibizione dei comportamenti pedofili.
Secondo me questa è una scoperta importate...si potrebbe un giorno prevenire la pedofilia!
Però allo stesso tempo spero che questa scoperta non faccia diventere un pedofilo un portatore di handicap...perchè qssere un pedofilo vuol dire essere un mostro!