Originariamente inviata da
|.Jolly.Jester.|
il concetto di diluire è essenziale.
spesso, in omeopatia, si usano sostanze che solitamente hanno l'effetto contrario se assunte così come sono: la caffeina per placare il nervosismo, la camomilla per risvegliare corpo e mente assopiti, giusto per fare un esempio assai semplice.
cominciamo col dire che la memoria dell'acqua è come uno stampo. l'acqua [opportunamente depurata], stando in un recipiente a contatto con il principio base e venendo mossa e scossa regolarmente, arriva ad adeguarne il proprio equilibrio: la sua reazione infatti è [e questo è provato a livello scientifico, non sono supposizioni o invenzioni] di avvolgere le molecole dell'alta sostanza prendendone la forma, diciamo così: come uno stampo in negativo, una formina da biscotti. ogni molecola d'acqua ha in sè impressa la forma del principio, al contrario.
ora, passato il tempo di "impressione" diciamo, si toglie il principio. ad esempio se era veleno di vipera, si toglie il veleno di vipera ma rimane l'acqua, con impresso il segno del veleno di vipera. come una scatola pronta.
nel momento in cui l'acqua viene ridotta a palline di zucchero [e quindi l'acqua stessa è quasi del tutto evaporata, lasciando solo il "negativo", e queste vengono inghiottite, il nostro organismo, che sappiamo essere costituito da acqua per la maggior parte, assume quest'acqua diversa. ora: se non fosse estremamente diluita, sarebbe espulsa in quanto elemento estraneo e riconosciuto come non necessario. se invece la diluizione è alta, il corpo la riconosce come acqua e la assume, essa passa come farebbe un bicchiere di tè per tutto il corpo e lo scarto esce. qual è la differenza? la differenza è che, nel momento in cui viene assorbita dal sistema, la minima differenza viene percepita e, in quanto infinitesimale o quasi, accolta. assumendo per lungo tempo una certa "acqua", dunque, si "educa" l'acqua del nostro organismo, e quindi l'organismo stesso, ad avere la forma che essa aveva impressa e quindi a riconoscere un certo principio. da lì, una volta che questo fa la sua comparsa, il corpo [se la cura è ben fatta] sa come reagire prima ancora che ce ne accorgiamo. questo, detto in modo molto semplicistico, è il senso dell'omeopatia: educare le sostanze che abbiamo in corpo in previsione di certi attacchi.
il discorso dell'omeopatia che funziona da un giorno all'altro è diverso, la sostanza è meno diluita e la quantità d'acqua è maggiore: funzionano meno della prima situazione perchè non sempre il corpo accoglie immediatamente uno stimolo così alto.
vorrei sottolineare: ovviamente sono stati fatti esperimenti e controlli somministrando a campioni di pazienti cure omeopatiche ed ad altri acqua e zucchero, ovviamente mentre loro non sapevano quale delle due cure stessero avendo. la differenza con l'effetto placebo fu schiacciante.