Salve a tutti.
Vi scrivo per chiedervi qualche consiglio, e magari perché mi raccontiate la vostra esperienza, se vi va, su un argomento molto delicato quale è la cosiddetta “prima volta”.
Non sono la prima ad aprire un topic del genere, ma non mi pare di aver trovato esattamente la discussione che fa al caso mio.
Breve premessa.
Io e il mio ragazzo stiamo insieme da alcuni mesi, andiamo molto d’accordo, non possiamo stare l’uno senza l’altra. Varie persone che lo conoscono mi hanno detto che da quando sta con me è molto più sereno; io dal canto mio sono semplicemente felice di stargli accanto, e cerco di farlo nel migliore dei modi.
Con questa introduzione vorrei rendere l’idea del tipo di rapporto che io e lui abbiamo instaurato, un rapporto di reciproca stima, rispetto e comprensione, in cui non c’è uno che prevarica e uno che sottosta all’altro, le cose le decidiamo e/o le facciamo insieme.
Anche per quanto riguarda l’argomento “prima volta”, ci siamo arrivati insieme, passo passo, parlandone, scoprendoci poco alla volta: mano a mano imparavo qualcosa di nuovo su di lui, e anche su di me.
E per lui era lo stesso.
Insomma, siamo arrivati a un punto in cui abbiamo sentito, nel vero senso della parola, il bisogno, il desiderio, l’istinto – chiamatelo come volete – di “fonderci” in una cosa sola, almeno per qualche istante…
C’è da dire che siamo ancora alle prime armi, e il nostro problema è essenzialmente tecnico…
Lui non riesce a entrare in me.
Oppure io non riesco a farlo entrare. Insomma, non ci riusciamo.
Sento troppo dolore.
Un dolore che non riesco a sopportare, se potessi tradurlo in suoni sarebbe un insieme disarmonico di stridii e rumori inconsulti…tanto per rendere l’idea.
Mi sembra come se ci sia un limite (fisico) insuperabile; immagino sia l’imene che oppone resistenza, ma mi chiedo anche se non sia l’apertura stessa (voglio dire, l’apertura poco prima dell’imene) …troppo stretta (considerate comunque anche le dimensioni di lui…)
Ok, so che dovrebbe essere molto elastica; ma forse ha bisogno di “esercizio”?
Forse piano piano si dilata, dopo varie penetrazioni.
Ma come si fa?
Abbiamo fatto almeno una decina di tentativi nell’arco di un mese, man mano abbiamo capito alcune cose che inizialmente ci sfuggivano (anche a proposito dei preliminari, delle posizioni più “comode”…).
Mi sono chiesta se non fosse meglio “preparare” l’apertura infilando un dito (cosa che io personalmente non ho mai fatto, perché, e questo è un mio blocco psicologico, mi fa impressione; lo faccio fare al mio ragazzo, anche se non credo sia mai realmente entrato neanche con un dito…penso che però abbia esercitato una certa pressione).
Ho trovato alcune informazioni su questo sito:
http://www.vaginismus-awareness-netw.../hymen_it.html
Secondo loro non è affatto scontato che una donna debba provare dolore alla sua prima volta; anzi, nessuna donna dovrebbe.
(citando, “Non crediamo che la natura o dio o la Dea abbia generato le donne con corpi difettosi che devono soffrire per tutte le cose che le contraddistinguono come femmine, dal mestruo alla deflorazione sessuale, non ha senso. Un Dio d'amore certo non potrebbe aver creato le donne per soffrire cosi tanto.
Abbiamo il sospetto che siano l'ignoranza e l'insensibilita' degli uomini che ha purtroppo causato a molte donne il dolore che le ragazze ancora spesso provano la prima volta che fanno l'amore.”)
Eppure, per quanto il mio ragazzo sia delicato e non rozzo, finora non c’è stato niente da fare…
Ho letto in una discussione su questo forum che una ragazza ha scritto in poche parole che anche per lei il dolore era insopportabile, tanto da farla quasi piangere o gridare.
In un certo senso la cosa mi consola, mi fa sentire un po’ meno sola di fronte alla maggioranza di ragazze che afferma di non aver sentito niente, o quasi…
Insomma, ho tanto bisogno di consigli, su qualunque aspetto della questione.
Ad esempio, per fare una domanda, chi come me ha provato molto dolore, in che posizione si è trovata meglio?
Attendo le vostre risposte…grazie! =)