Posso partecipare all'asta?? sono un ricco milionario carissimo ser Willy...
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L’epoca del playboy è finita. Si apre l’epoca della playgirl.
Il club delle playgirl è aperto a:
1. Tutte le playgirl del mondo, senza distinzione di razza, lingua, religione, purchè bellissime;
2. Willy di Montecarlo.
Le finalità del Club sono culturali in senso largo e ricreativo in senso stretto. Il club promuove scambi di informazioni e di esperienze sessuali fra le playgirl ed il suo presidente (anche attraverso la reciproca ospitalità).
Il Club partecipa alle battaglie ecologiste, intese come difesa della natura, e specificatamente della "natura" femminile.
Il Club sostiene la causa della pace, esclusa la pace dei sensi.
Il Club si oppone alla politica della Superpotenza. L’unica Superpotenza ammessa è quella sessuale di Willy.
Invito
Le lettrici che intendono aderire al Playgirl Club sono pregate di iscriversi qui.
:D
W d M
Montecarlo è diventata invivibile, parola di Willy di Montecarlo. Il nobiluomo monegasco, ha girato i tacchi e sta solcando i mari con il suo panfilo “WdM” carico di casse di champagne Cristal, tartufo bianco d’ Alba, caviale iraniano e, naturalmente, belle donne. Da qualche tempo oramai Willy è diventato più “visitato” di padre Pio e il “paesino incantato” (Montecarlo), ahimè, si è riempito di plebaglia; gente comune che si pavoneggia come un vip e, senza alcun contegno, gli chiedeva autografi e scattava fotografie con il telefonino. Il nobile ha fatto le valigie e sulla soglia del celebre Hotel de Paris ha sentenziato: “Qui nessuno rispetta la mia privacy. Popolo di maleducati”. Immediata la reazione di Marta Marzotto, lady del jet set che da oltre 40 anni è assidua frequentatrice del Principato: “Willy ha ragione. Addio Montecarlo. Sono cambiati gli ospiti, i turisti, il grande pubblico. Un tempo solo di elite. Impossibile oggi tutelare la propria privacy... Willy è stato inseguito da mute in delirio e maleducate”. Eppoi ci sono vip e vip. Vip di serie A e vip di serie B. Pare che i frequentatori storici di Montecarlo non gradiscano che pulmini anonimi scarichino orde di famosi qualsiasi: Walter Nudo, Carmen Russo ed Enzo Paolo, Maria Teresa Ruta, che non sono esattamente la compagnia che i vari imprenditori (Luca Cordero di Montezemolo, habitué del posto) e le varie nobildonne si aspettano di trovare. E così finisce che i vip snobbano i posti da vip e per i loro ritrovi d’elite nobilitano altri angoli di mondo quali Dubai & c.
Insomma, viva le vacanze lontano dagli straccioni!
:evil:
W d M
E' estate ed è tempo di mare.
Sarei proprio curioso di vedere come vi presenterete in spiaggia.
Certamente sfilerete con i vostri costumini da bagno da 5 euro, acquistati al mercatino, che evidenziano i flosci e sgraziati corpi composti da seni flaccidi, gambe storte, cellulite, lardo etc .
Sarebbe proprio divertente essere lì per ridere alle vostre spalle; purtroppo dovrò passare la mia estate nella "noiosissima" Costa Azzura...
:082:
W d M
certo che ti diverti con poco
:|
seni flaccidi e flosci corpi a chi eh???
:evil:
Quando faccio una cosa mi piace farla bene anche perché (diciamocelo), ho tanto di quel grano che mi posso permettere tutto quello che voglio (posso comprarmi anche un essere umano e ridurlo schiavo ai miei piedi).
Per tale ragione mi sono comprato un bel “Maverick”. Cos’è il Maverick (lo dico a voi che siete abituati a viaggiare con la motoape): Il Maverick è il jet privato più veloce del mondo. Il Maverick raggiunge le 543 miglia orarie circa. Una velocità davvero incredibile, per un jet che, però, è in grado di trasportare solo 5 persone, compreso il pilota. Si tratta di un'aeromobile dalle prestazioni di primo rilievo, ha la capacità di salire di quota con un ritmo di circa 8000 piedi al minuto, quasi 2,5 km ed è in grado di decollare con soli 400 metri di pista. Costa poco meno di 1 milione di dollari (che per me sono noccioline).
Quando sono lassù mi piace guardarvi e ridere di voi piccole cagatine di mosca.
Un abbraccio.
:lol:
WdM
Willy di Montecarlo, ovvero l'immagine sopra tutto. Bellissimo, brillante e dalla grande capacità comunicativa, è uno dei pretendenti al trono del Principato di Monaco.
Una delle sue invenzioni è “il gioco con gli elastici degli slip delle modelle” .
Oltre 750 mila persone ogni week si recano davanti alla sua megavilla di Montecarlo dove Willy si affaccia da una delle trenatasei finestre della sua camera da letto e gli impartisce la benedizione “Urbi et Orbi” muovendo la sua aristocratica mano dove all’ anulare splende un anello Cartier con diamante da 350 carati.
Willy ha un carattere vulcanico, uno che se ti incontra ti saluta con il pollice alzato, segno per dire che tutto è ok,.
Il gossip naturalmente lo vede tra i protagonisti. Le sue innumerevoli love story animano spesso le pagine dei giornali scandalistici.
Leggendaria, anche se recente, la sua “battuta al cianuro” su Flavio Briatore: “Quello mi ricorda Geppo, un barbone che vive di stenti alla stazione di Milano”.
:evil:
W d M
Sono certo che tutti voi provate invidia per il mio status sociale e per i benefici che ne derivano da tale condizione ma, in realtà, non sempre è così bello essere tanto ricchi, importanti e famosi.
Tutti i giorni partecipo a colazioni formali e devo nutrirmi con piatti sofisticatissimi.
Non potete immaginare, ad esempio, come qualche volta scambierei volentieri una portata di aragoste selvatiche di Alghero con due fette di pane e mortadella.
:cry:
W d M
E’ bastata una fugace apparizione di Willy di Montecarlo sul forum di Anno Zero e la ragazzuola Beatrice Borromeo (moderatrice), ha perso la testa per lui. Il Willy (ovviamente), come da copione, non l’ ha cagata proprio, e la poveretta ha cercato conforto in quella sagoma d’ uomo di Pierre Casiraghi. I due rampolli sono stati paparazzati mentre tubavano e si scambiavano tenerezze durante una piacevole serata nel Principato di Monaco.
Stava quasi per scappare anche un bel matrimonio di quelli da ricordare (la famiglia Borromeo non è nuova a sistemazioni importanti, due delle tre sorelle di Beatrice sono già sposate con ottimi partiti: Lavinia -31 anni- con Jaki Elkann e Isabella -33 anni- con il petroliere Ugo Brachetti Peretti), quando nel bel mezzo delle effusioni Beatrice ha sussurrato a Pierre: “ Oh, Willy!”. Il giovane nobiluomo è andato su tutte le furie rispondendo: “ E che *****! Perché mi chiami sempre Willy! Lo sai che anche per te è irraggiungibile! Accontentati di me! D' altronde anch’ io sono un nobile!”.
:lol:
WdM
In estate, si sa, tutto il mondo è paese: è impressionante, infatti, la quantità di connazionali che si incontrano in qualsiasi parte del mondo, da Ibiza al Brasile, da Mykonos alla Thailandia, da Londra a New York.
E se gli indigeni di queste mete turistiche affermano che, per quanto possa camuffarsi, l’italiano in vacanza si riconosce lontano un miglio, in primis perché è estremamente chiassoso, poi perché non mastica nessuna lingua straniera se non un inglese maccheronico, si può tranquillamente completare questa affermazione aggiungendo che ancora meno inosservato passa il fighetto italiano: è impossibile non riconoscerlo.
Bisogna certo premettere che, come ben noto, il classico fighetto ama trascorrere le sue vacanze in Costa Smeralda, preferibilmente a Porto Rotondo (“perché Porto Cervo, ormai, è diventata troppo commerciale”), ma non per questo disdegna altre località marittime (“in estate la montagna è out!”): potrete, quindi, incontrarlo in giro per il mondo, ovviamente, però, in posti che gli consentano di spendere almeno 1.000 euro a settimana (“perché spendere meno sarebbe da barboni!”).
In ogni caso, ovunque vi troviate, individuerete facilmente il nostro Ambrogino, innanzitutto dall’abbigliamento: indossa sempre una polo, il più delle volte di Ralph Lauren, un paio di mocassini senza lacci e un paio di calzini che, la plebaglia, ad occhio nudo, classificherebbe come scialbi e ridicoli, ma i più attenti modaioli riconoscono prontamente come Gallo.
Il nostro esemplare, poi, è sempre munito di due accessori: un orologio enorme, che abbaglia, meglio se un Rolex, e l’ultimo modello della Nokia, che fa foto, videochiamate, filmini e su richiesta anche una sega!
E il cellulare lo accompagna per tutta la durata della vacanza: il fighetto italiano, infatti, chiama continuamente il suo “papi” e la sua “tipa”, il più delle volte solo per far sentire alle (sventurate) persone che gli stanno accanto nel momento in cui telefona i racconti delle sue serate passate in disco (ovviamente nel privèe) , bevendo Champagne (Cristal, of course!) e scambiando due chiacchiere con un amico di vecchia data (“ho rivisto Zio Willy di Montecarlo: sempre in forma il ragazzo!”).
Già, perché ogni fighetto che si rispetti ha almeno un amico vip, o per lo meno dice di averlo…
Ma con che mezzo si sposta da una festa a un’altra?
Se la distanza glielo permette, il fighetto arriva nel luogo di villeggiatura direttamente con la sua Spider, o in ogni caso una macchina decappottabile, Z4 o SLK per citare le più comuni, presa in prestito dal garage del papi, e con questa si sposta da un locale all’altro, naturalmente parcheggiando davanti all’entrata per mostrare a tutti di essere il proprietario di quella vettura.
In alternativa, quando la meta è un’isola, ci arriva a bordo della sua “barchetta”, contornato da stangone di ogni provenienza, che a mala pena conosce, reclutate giusto per l’occasione, giusto per far rodere d’invidia il resto del popolo dei vacanzieri. In questi casi, il vero fighetto, per gli spostamenti, non prenota un motorino sul posto, ma si serve semplicemente del taxi, anche per andare a comprare il pane.
Infine, il vero fighetto italiano non gira mai con soldi in contanti: per lui, infatti, ogni occasione è buona per sfoggiare la carta di credito, indipendentemente dal fatto che si trovi in un ristorante o al baracchino della spiaggia.
:lol:
WdM
Che Willy di Montecarlo abbia qualche legame speciale con Dio lo sanno anche i bambini, ma che possa addirittura fare concorrenza a Padre Pio, lo dimostra il fatto che, il divo dei divi, è al centro del culto popolare.
Davanti alla sua megavilla di Montecarlo passano ogni giorno circa 80mila fans, i quali si recano in pellegrinaggio con la speranza di poterlo perlomeno intravedere.
A Montecarlo, i suoi amici Lapo Elkann e Flavio Briatore hanno fondato una Chiesa in suo nome e, come tutte le chiese che si rispettino, ha delle festività e celebra i suoi riti. Il Natale si festeggia la notte tra il 14 ed il 15 agosto in pompa magna al “Billionaire”; (la messa viene celebrata da Willy il quale, durante la funzione distribuisce ai fedeli aragoste lesse e calici in oro e diamanti targati Cartier colmi di Cristal. Alla fine tutti si denudano e si concedono ad una colossale orgia dove lo si prende e lo si da: (maschio e femmina, maschio e maschio, femmina e femmina…), mentre in un maxi-schermo scorrono le foto del bellissimo macho-man. Di solito viene invitato anche qualche amico della cerchia di Willy che racconti aneddoti vissuti dal nobile.
C’è poi l'Anno Nuovo (Willanno): naturalmente gli anni si contano a partire dal 1979, anno di nascita del divo, e attualmente siamo nel 28 d. W. (dopo Willy). La Pasqua è fissata alla data di nascita del nobiluomo, giorno in cui Dio si manifestò, rendendo pari a sé il divino Willy.
I due fondatori (Lapo e Flavio), distribuiscono ai membri della chiesa magliette e anche le autorizzazioni necessarie per celebrare i riti in onore dell’ “uomo d’ oro”.
Il Vaticano ha già mandato l'intimazione di ritorno all'ordine ma i fondatori si difendono: “Noi rispettiamo le altre credenze religiose, di qualsiasi tipo siano. Solo che la nostra religione è diversa, si consuma tutta sul baccanale”.
Per tutto ciò Willy sorride e, alzando con fatica la sua mano destra appesantita da un anello Cartier in oro e diamanti da 4 chili e mezzo, impartisce a tutti la benedizione “urbi et orbi”.
:D
WdM
l'unica cosa bella era l'orgia ma quel maschio+maschioa mi ha fatto cambiare idea
Siete seduti ai tavolini di un bar della periferia. Sorseggiate uno spritz, in compagnia di amici. Tutto sembra far pensare ad un tranquillo happyhour che affonda con soddisfazione in una effervescente ubriachezza, quando… un nuvolone di polvere si alza all’orizzonte e procede minacciosamente verso il bar, come se volesse spazzarlo via! Mio dio, dite voi, ma i tornadi non avvenivano solo in Kansas? Un punto giallo canarino con delle fiamme rosse si delinea allora in lontananza e la prima cosa che notate è l’alettone rialzato. Vuoi vedere, dite voi, che è sta precipitando un boing? Poi notate anche l’assetto ribassato e i cerchi in lega da 19 pollici della Yokohama e le cinture di sicurezza con i flag degli sponsor. Sicuro è uno di quei macchinoni da rally, dite voi. Boh, ci sarà una di quelle gare stracittadine, ma strano che non ne abbia sentito parlare. Il vento porta delle strane folate di rumore, un TUNZ TUNZ ritmico e pompato, che vi suona familiare. Questo puntino giallo fa più casino di un rave party, ma ancora non si capisce che cos’è. Che sia una discoteca con le ruote?, dite voi. Sicuro è lontanissimo e procede a velocità supersonica, dite voi. Poi cominciate a notare le tendine di Jim Morrison appesi ai finestrini, i dadi di peluches rosa e il cd appeso allo specchietto retrovisore, insieme ad un santino di Padre Pio, e finalmente mangiate la foglia. Non è un bolide da formula che procede a rombo di motore per schiantarsi contro il bar, è la macchina di un tamarro con la marmitta modificata per fare più casino, che procede al massimo della sua velocità. Subito dopo ecco delinearsi una FIAT con assetto ribassato e delle rutilanti fiamme rosse disegnate sul cofano. E non è all’orizzonte, è a duecento metri. Solo che, bardata con tutta quell’officina di accessori, anche tirata a manetta non fa più dei 25 all’ora e ci mette svariati minuti per raggiungere il bar. Quando è finalmente davanti al bar si esibisce in un testa coda al rallentatore con ripartenza sgummata che permette, prima di parcheggiare sulle strisce gialle, di esibire il posteriore dell’auto dove sta scritto FIAT 600 TB, dove il “TB” sta a significare sia trazione turbo, sia turbobabbo.
La domanda che gironzola nella zucca e che come un pesce rosso in una boccia non trova risposte è: perché? Perché una persona arriva ad addobbare un catorcio da due soldi con degli accessori da Formula Uno che presi singolarmente valgono di più di quella macchina nuova di zecca? La risposta è: se si vuole uscire dagli stereotipi, non ci sono risposte, ma solo supposizioni.
Alcune supposizioni
La vita per il tamarro non è una strada, ma un percorso accidentato tipo rally, e un vero uomo (o una vera donna) è soprattutto un buon pilota, con adeguato equipaggiamento.
Il tamarro special mild, l’individuo tarro inside, il minchia sparco della situascion, deve salvare le apparenze perciò, se anche possiede un auto di terza mano, gli accessori devono essere originali e ben visibili.
L’auto per il tamarro non è soltanto un mezzo di locomozione ma una cosa che attira le fighe. Questa convinzione gli deriverebbe dai calendari della Pirelli, dove donne poppute si strusciano dei copertoni sulle mammelle o sulle chiappone. Questa convinzione sarebbe confermata dal Motorshow di Bologna, dove la presenza di auto superaccessoriate attirerebbe la più alta concentrazione di topa. Sarebbero dunque da attribuire a questa convinzione le intemperanze automobilistiche tipiche del tamarro che avvista del pelo (alzare l’autoradio a pallettone, sgummare senza preavviso, fare le capriole al volante, suonare il clacson).
L’inquinamento acustico prodotto dall’auto del tamarro sarebbe l’equivalente della marcatura del territorio tramite l’urina nell’ambiente animale. Grazie al TUNZA TUNZA, durante la stagione degli amori, il tamarro segnalerebbe la sua disponibilità all’accoppiamento alle femmine che si aggirano nel suo raggio d’azione. L’esemplare femminile, secondo questa teoria, sarebbe colpito (o stordito?) favorevolmente dal TUNZA TUNZA e sarebbe quindi più incline a volerne tantissimo e a scegliere l’auto del tarro come letto d’amore con cui appartarsi dietro le siepi. È facile perciò comprendere la necessità tamarresca di avere un autoradio di prestigio, tipo un Kenwood, con adeguato sistema di amplificazione (tipo subwoofer da 2500 watt) che pompa a manetta.
:lol:
WdM
Ci sono giorni in cui anche se esco col Ferrarino o gioco “a fare il dottore” con la top model di turno mi annoio comunque. Per risolvere il problema ho trovato un giochino che mi fa divertire un mondo: mi nascondo dietro un vicolo di una strada comune, dopo aver messo a terra una trappola per topi come quella inventata da Hiram Maxim, che consiste di una semplice tavoletta dotata di una molla molto forte congiunta ad una sbarra e ad un punto che aziona il meccanismo, e pongo come esca sul punto che fa scattare la trappola una banconota da un centone di euro aspettando il passaggio di un plebeo. L’ animaletto “adocchiata” la banconota si guarda in giro e, quando non si sente osservato, tira un sorriso di soddisfazione e allunga la zampa dell’ arto superiore per prelevare il bigliettone . A questo punto la trappola entra in funzione, il meccanismo batte violento sulla zampa del barbone, il quale lascia il sorriso a una smorfia di dolore che lo rende ancora più brutto di quanto la natura lo ha fatto.
Conclude la sua “prova di gentleman” latrando come un cane e bestemmiando uno ad uno, tutti i Santi del calendario.
:lol:
W d M
ah..pure di prima mattina ti metti a scrivere ste cose? :shock:
Qui Montecarlo.
Willy Grimaldi dice: “ No, no e poi no! Se non sono «esageratamente costosi», i jeans non li indosso!”. Per soddisfare il capriccio del principe, Roberto Cavalli gli ha tagliato un modello strapazzato, strappato (al lato della zip con effetto vedononvedo che esalta il nobile uccello), spalmato di odorose essenze, ricamato in oro zecchino, incastonando centinaia di diamanti.
Tutto risolto quindi?
Macche!
Il principe ci è rimasto malissimo; il conto presentato dallo stilista al nobile era di solo duemilioni e mezzo di euro.
Troppo poco!
:evil:
W d M
Sabato 14 giungo è il B-day, il giorno in cui Elisabetta Gregoraci diventerà la signora Briatore (ad onor del vero la maialona è stata una delle tante sedotte e poi bidonata dal Willy il quale, vedendo il suo amico Bria innamorato fradicio, ha pensato di cedergliela come usato garantito). Il Willy, vero imprenditore di baccanale, gli ha organizzato una cerimonia sfarzosa, più pomposa di quella di Carlo e Lady Diana, con paparazzi pronti a tutto per rubare uno scatto e telecamere assiepate in ogni dove. Qualche dato? Tre giorni di festa, sei testimoni, sedici coristi e un tenore per i canti in chiesa, paccate di vip, montagne di cibo, centinaia di invitati, fiumi di champagne, un intero piano dell'hotel Cavallieri Hilton di Roma riservato agli ospiti internazionali. E a celebrare la cerimonia, niente meno che il cardinale Paul Joseph Jean Poupard.
Il vestito della sposa? Ne voleva indossare uno disegnato da lei stessa come lo sognava sin da quando era bambina, ma vestirà Cavalli (termine che le fa ricordare lo stallone di monaco che tante volte l’ ha fatta galoppare...): «Sarà bianco, elegante e semplice» ha dichiarato lei. "Semplice" come dicono tutte le spose. Pure quelle che si presentano decorate come meringhe. E siccome uno a testa era da barboni, gli sposi hanno voluto ben sei testimoni: per Flavio Briatore la socia del Billionaire Daniela Santanchè, il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone e l'imprenditore Luciano Benetton, mentre per Elisabetta Gregoraci il direttore del Tg4 Emilio Fede, l'agente Lucio Presta e la sorella Marzia. A quest'ultima Elisabetta ha dato la notizia con un sms: «Sister, sarai al mio fianco il giorno delle nozze, tvb». E la sister da Soverato ha risposto a tono: «Ok sister. Tu sei pazza. Tvb anch'io».
Tra gli ospiti vip: Simona (la battona) Ventura che arriva apposta da New York, Valeria Marini, tutti i colleghi di "Buona Domenica" fatta eccezione per Sara Varone (invito non pervenuto per screzi tra le signore), Schumacher, Alonso, l'ex premier spagnolo José Aznar, Silvio Berlusconi e moltissimi altri. Grande assente: Naomi Campbell, ex di Flavio, che col suo temperamento forse ha pensato fosse meglio stare a casa.
E lo sposo? Serafico: nessun party selvaggio con gli amici prima di accasarsi e a poche ore dalle nozze. «Niente addio al celibato, è una vita che li faccio. Arriverò in Italia domani sera. La prima notte da marito e moglie la passeremo a Roma, poi il viaggio di nozze in Sicilia e forse in Tunisia, ma solo per tre giorni: devo tornare per il Gran Premio. Mi vestirò con un abito dimesso dal mio amico Willy» ha raccontato Briatore ad Alfonso Signorini su Radio Montecarlo.
E sappiate che sarà un matrimonio d'amore: «Elisabetta - racconta Emilio Fede - ha conquistato Flavio con la sua semplicità ed anche (diciamocelo), con il suo lato b (che il Willy conosce come le annate del Cristal). Si sono conosciuti in un momento difficile per entrambi, ma hanno saputo superare le difficoltà assieme, tenendosi per mano e da quel momento non si sono più lasciati. Sbaglia chi crede che Elisabetta sposando Briatore cerchi di fare il salto sociale, di sposare il milionario, insomma. Il loro è infatti un amore vero coltivato a lungo (seh!)». Non solo: Ely dice che Flavio è pronto per fare il papà (e alla sua età, non dubitiamo) e la sorella della sposa conferma. Presto un baby Billionaire.
E allora che nozze siano. Si comincia con un gran cenone di gala il giorno prima del matrimonio. La cerimonia si terrà sabato alle 12, nella chiesa di Santo Spirito di Sassia, che si trova all'interno del complesso Monumentale di Borgo Santo Spirito in Sassia, stessa location scelta da Valentino, nel luglio scorso, per la sua ultima sfilata di alta moda. Seguirà il rinfresco nella Casina Valadier, con festa. E il giorno successivo, il 14 giugno, brunch nel gigantesco salone del Complesso Monumentale e la sera superparty finale nel castello di Torcrescenza. E non sperate di imbucarvi perché tutti gli ospiti saranno muniti di lasciapassare, senza il quale non potranno andare da nessuna parte, e la tre giorni di celebrazioni sarà blindatissima.
:D
WdM
tVe gioVni di festa?
che baVboni..
E' un Guarnieri del Gesù acquistato da Willy di Montecarlo. Ha debuttato ieri sera nel Principato di Monaco in un concerto, per la prima volta in oltre 70 anni, lo strumento piu' costoso del mondo.
Un violino Guarnieri del Gesù del 1741, acquistato dal miliardario monegasco Willy di Montecarlo per 3,9 milioni di dollari da Sotheby's, a Londra, ha avuto uno straordinario risveglio dopo un lungo letargo musicale, in uno dei giardini della villa di Willy (a Montecarlo), dove 160 dei suoi vip-amici provenienti da tutto il mondo hanno assistito ad un concerto di Pinchas Zuckerman, accompagnato dall'orchestra del Bolshoi. Qualcuno si chiede quanti bambini africani si sarebbero potuti sfamare e curare con i soldi spesi da Willy per acquistare quel violino… ma vuoi mettere gli strilli di mocciosi malati ed affamati che chiedono da mangiare e sopravvivere, con il melodioso suono di un Guarnieri del Gesù del 1741?
:045:
WdM
Sto seguendo (sbadigliando), le partite della vostra ridicola nazionale di calcio, l’ Italia.
Se oggi passerà il turno lo farà immeritatamente; i calciatori che ingloriosamente la compongono si muovono in campo
“sculettando” come indossatrici in passerella.
Altra cosa è osservare il magnifico spettacolo che il Grande Monaco
offre a chi vuole deliziarsi con il calcio sublime.
La AS Monaco si presenta sul rettangolo di gioco con uomini dal temperamento virile e maschio che danno in meglio di loro con
tecnica calcistica spettacolare e sopraffina.
:lol:
Willy di Montecarlo.
Aperitivi:
Martini rosso marchesato - Cocktail scopenois
Defilè di antipasti:
Scopini al tartufo - Mozzetta con salsa rossa
Cazzilli in burro - Masturbino alla gay
Stuzzichini alla libidinosa
Minestre:
Brodosa di topa alla marchigiana
Cappelle in brodo
Primi piatti:
Rigatoni all’ingoio - Pippette alla traditora
Ditalini rigati al pomodoro - Strozzacazzi alla mignotta
Secondi piatti:
Sella di cavalla alla pecorina
Pene nero alla bocchinara
Saltimbocca di cappella alla romana
Smaneggiata di chiappe alla fontespinese
Arrosto mist
Passata di passera all’uccelletto
Porcatine alla messicana
Succhiatine di capezzoli ai ferri
Specialità della casa:
Spuntature di corna di becco
Smorzaprete alla spagnola
Scosciata alla sue e giù
Fondello di schiena alla tardona
Buco senz’osso alla Valdostana
Contorni vari:
Crema di pisello alla madrilena
Fave strascicate alla dolce spagnola
Finocchietti in cazzimpero
Dolce:
***** reale - Tett suset - Tette tutta panna
Frutta arrapata di stagione - Banana al casso
Caffè sega e freggo
Vini:
Chiavello di montalcino
Sbiavitello dei colli Glioni
Spumante:
Don pomicion 69 - Mò Chiavòn
Digestivi in camera:
Grappa bocchino - Cazzi amari.
:lol:
WdM
Chi" dedica all'evento uno speciale di 40 pagine. Un vero matrimonio da mille e una notte. Ammonta a 1,5 milioni di euro il costo dell'organizzazione, in tre tappe, delle nozze.Il settimanale diretto da Alfonso Signorini racconta passo passo il matrimonio dell'anno: la festa del venerdì sera alla Casina Valadier, i preparativi di sabato mattina con la sposa al trucco e lo sposo dal barbiere, la cerimonia in chiesa, il rinfresco al Columbus, la notte di festa al Castello di Torcrescenza, la minicrociera a Favignana. A raccontare l'evento sono un'inviata molto speciale, Mara Venier, e un osservatore particolarmente privilegiato, Emilio Fede, che è stato testimone della sposa. "Chi" pubblica anche un'intervista ai neosposi. Ammette Briatore: "Forse non sono stato particolarmente sollecito nell'andare a messa e nel confessarmi. Ma nel profondo la fede resta, fa parte di te". "Mi trasferirò a Londra - dice invece la Gregoraci - dove farò base. Ho una nuova casa dove spero ci trasferiremo per Natale: è molto più grande e non ci sono ricordi!".
Ospite d’ onore all’ evento Willy di Montecarlo che intervistato ha risposto: “Lo dico sentitamente e con amarezza: il mio amico Bria ha, come dite voi italiani, fatto la cresta sulla spesa; solo
1,5 milioni di euro l ‘esborso per un giorno così importante. Roba da barboni. Io con quella somma riesco a malapena a festeggiare il compleanno di Fuffy, il cagnetto della mia pro- zia Giuditta di Montecarlo”.
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WdM
ah ma ci sei ancora :o credevo non scrivessi piu :roll: