Calma.Quote:
Originariamente inviata da insubriaco
Nessuno ti obbliga a leggere questo topic, se per qualche motivo non ti va quello che c'è scritto, quindi se puoi evita certi post..
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Originariamente inviata da insubriaco
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Il buon vecchio willi :smt050 [:smt011]
no!!!! :|
ancora ci sei..
mamma sono commossa :smt089 :smt089
sei proprio affezionato.
bene :nice:
Per oltre il 50% degli italiani arrivare a fine mese è sempre più difficile ma non mancano resse e code al supermercato per aggiudicarsi l'offerta del cellulare o del televisore "ultimo modello"
«Con quello stipendio non si poteva vivere», non si stanca di ripeterlo Enzo Rossi, l'imprenditore marchigiano che ha provato a vivere da barbone con la paga dei propri dipendenti: al 20 del mese lui, la moglie e le due figlie già avevano finito i 2mila euro a disposizione.
«Il Natale comincia a fine ottobre e finisce il 24 dicembre alle 19.00 (orario in cui chiudono i c.... di centri commerciali)» scrive Ettore Muggiano, nella sua lettera a Babbo Natale. Nei supermercati le offerte su Halloween stanno per finire e gli scaffali già si riempiono di decorazioni natalizie, torroncini e panettoni mignon. Ad Empoli ha aperto un nuovo centro commerciale: nel primo giorno di attività c'è stato un discreto numero di feriti per la ressa di straccioni all'ingresso (con il termine “straccione” si definisce un individuo che ha un reddito annuo netto sotto 100.000 euro). Alcuni sono arrivati di notte e , come profughi albanesi, hanno dormito in utilitarie e piccoli pulmini. Ad attirarli è stato il passaparola, poi risultato falso; i primi 40 avrebbero avuto un buono da 200 euro. "No, un televisore ad alta definizione", hanno riferito altri. In un centro commerciale di Palermo per l'offerta del telefonino all'ultimo grido sono volati insulti, spintoni e urla. Stessa scena a Marcianise (VIDEO).
WdM è miliardario e perciò c’è gente che gli scrive che sarebbe disposta a vendergli il c**o pur di avere una macchina che non potrebbe permettersi (se non con rate al limite dell’usura), pur di andare in vacanza e pur di avere un televisore con lo schermo piatto. Willy (anche se non c’ è mai stato visto che ha il supermercato personale in villa) crediamo che odierebbe andare in un centro commerciale di sabato, figuriamoci la domenica; odierebbe girare con il suo elicottero in attesa di atterrare per un parcheggio; odierebbe vedere famiglie intere con “barboncini” capricciosi che strillano per farsi comperare i giocattoli.
:shock:
WdM
ahaha e ce perde pure tempo a scrive ste cose, io je vojo davvero proprio bene!!!
Ogni qual volta acquisto una nuova auto mi felicito nel comunicarlo ai miei cari amici.
Ebbene questa è la volta della Rolls-Royce Phantom Drophead Coupé, della prestigiosa casa inglese. Dovete sapere, cari inferiori, che la D.C. è una vettura destinata a ingrossare le fila delle dream car destinate a ricchi nababbi che i poveri mortali possono solo ammirare. Per questa ristretta cerchia di probabili acquirenti, e per tutti i curiosi, la vettura della casa inglese promette come sempre meraviglie. Si tratta di una cabrio due porte a quattro posti (ci porterò a bordo tre fighe che selezionerò tra le migliaia che mi sbavano dietro, come lumache, tutti i giorni).
Ma adesso parliamo del “mezzuccio” da locomozione.
Inalterato lo stile classico della marca con il lungo cofano (in acciaio spazzolato lucidato a mano) e le grandi ruote ma tutto all'insegna della moderna tecnologia con linee decisamente più aggressive rispetto alla tradizione classica ed elementi tratti dalla concept 100EX esposta nel 2004.
La vita a bordo è estremamente comoda per quattro adulti che hanno a disposizione spazio in abbondanza e poltrone più comode di quelle del salotto di casa. Ovviamente, in linea con tutto il resto, anche il comfort acustico, nota dolente delle auto "en plein air", è ai massimi livelli grazie a un isolamento ottenuto attraverso una costruzione multistrato della capote che anche in piena velocità offre la stessa silenziosità di una berlina. La copertura si ripiega poi in un apposito scomparto, che non toglie spazio all'ampio bagagliaio che potrà contenere tutto l'occorrente per un pic-nic esclusivo (es. aragoste, caviale, champagne ed affini), chiuso da uno sportello in elegantissimo legno di tek.
Da segnalare poi anche la scocca in alluminio dalla rigidità elevata per garantire resistenza del telaio che sarà messo a dura prova quando, con l’ impeto di uno stallone farò sesso con la girl di turno sul sedile “chiavaltabile”. E' tutto fatto a mano, ottenuto con 140 metri di saldature. Il cuore della Phantom Drophead Coupé è il vigoroso V12 da 6.750 cc di origine Bmw già utilizzato sulla Phantom berlina, in grado di offrire prestazioni, e consumi, di tutto rispetto.
E concludo con una nota per i più curiosi (per i ricchi invece vale sempre il detto che se ti chiedi quanto costa l'auto allora vuol dire che non puoi permettertela...): il prezzo al pubblico è di "appena" 408.151 euro.
8-)
WdM
boh, a me non fa ridere :shock:
Montecarlo, 20 ottobre 2007 - Fisico da urlo e quoziente intellettivo superiore a quello del genio Albert Einstein. Secondo quanto riporta Class, il bellissimo Willy di Montecarlo avrebbe un q.i di 2000, ben superiore alla media (85-115, al suo confronto matematici e fisici di fama internazionale appaino scolaretti alle prese con la tavola pitagorica). Per tale ragione Willy è entrato a far parte del "Mensa", il circolo riservato alle persone più acute del pianeta.
E' dunque falso il luogo comune secondo il quale bellezza e intelligenza non possono convivere. Willy, il nobiluomo bello ed impossibile (tutte le donne del mondo farebbero carte false per passare una notte d’ amore fra le sue braccia), nel giro di pochi anni è diventato la stella più luminosa del jet-set mondiale.
:nice:
WdM
Anche molti serial killer hanno un alto Q.I. ......
Quote:
Originariamente inviata da Fragolin@Dolce
Aprire un blog?
Non dargli strane idee,Ti prego! :ris:Quote:
Originariamente inviata da litha
se non ricordo male un blog lo ha gia'. mi sembra di averlo trovato mesi fa
I romeni sono ottimi badanti, operai, braccianti agricoli, disposti a fare lavori che molti italiani non amano più fare.
Fra gli immigrati si distinguono per la facilità con cui imparano l’italiano; ma anche, a giudicare dalle colf o dai vari idraulici e muratori romeni, per l’impegno che mettono nel lavoro, e per la buona opinione che ne hanno i «padroni» italiani.
Il mio commento istintivo, di fronte alla notizia del «raddoppio in tre anni» degli immigrati dalla Romania, consiste nel dire: grazie romeni, grazie!
Nella mia megavilla di Roma, al mio servizio, ne ho un centinaio i quali, quando cammino scalzo (perché a volte dimentico di indossare le mie pantofole griffate Louis Vuitton pagate 250.000 euro), si sdraiano a terra come un tappeto e mi consentono di passare sopra i loro corpi, per non sporcare i miei delicati e nobili piedi.
:lol:
W dM
“Godo come una bestia”! esulta il Cavaliere dalla sua villa di Arcore, dove lo champagne scorre a fiumi e il caviale viene servito con maxi-cucchiai.
Al tavolo del Cavaliere una decina di persone, fra cui Emilio Fede e un Lele Mora come sempre vestito di bianco ma più abbattuto del solito, e alcune giovani donne del tipo decorativo, da rotocalco, ma per ora sconosciute. Il nano più popolare d’ Italia sembra appena uscito da un lifting. Capelli di un marrone compatto, camicia di seta blu con le maniche arrotolate e golfino di cachemire color cielo appoggiato sulle spalle. Dispensa sorrisi e gira addirittura tra gli amici come si fa a un matrimonio.
“Plastica? Nessuna plastica. Sono solo felice perchè finalmente è morto quel giornalistuccio chiamato Enzo Biagi”.
Berlusconi continua a sorridere: “Ad onor del vero mi aspettavo che tirasse le cuoia molto prima ma… pazienza, meglio tardi che mai”!
Circondato da belle donne, ragazze giovanissime in microgonne di jeans e trampoli di strass, fa il galante con tutte. A una giovinetta biondissima seduta su un sofà stringe vigorosamente la mano e con un inchino dice: “Complimenti per la sua bellezza”. Saluta Simona Ventura, strizzata come sempre in un apprezzato abito-bustino. Quando gli presentano l'esangue Eleonora Abbagnato, étoile del Teatro dell'Opera di Parigi e ultima bionda fidanzata in carica di Matteo Marzotto, in pantaloni da odalisca d'oro a vita bassissima e minuscolo reggiseno di jeans, chiede con un sorriso malizioso: “Non ha freddo?”.
Emilio Fede coglie l’ attimo, alza una coppa di Matusalemme e grida: “ Lunga vita a Silvio e morte a chi non gli lecca il culo”! Lo psiconano gongola e gli fa l’ occhiolino.
W dM
ma visto ke sei cosi famoso perkè nn ci posti una tua foto ???? :o :o
Montecarlo si sta sbizzarrendo per intrattenere al meglio e dare un caloroso benvenuto ai “mega-rich” di tutto il mondo che accorreranno nel Principato. Ha aperto il primo ristorante erotico della città.
Il ristorante erotico mescola prelibatissimo cibo: aragoste selvatiche di Alghero, caviale Almas (è contenuto in una scatola d’oro a 24 carati; è molto raro e costa 24.308 dollari al chilogrammo.
Viene servito freddo, appoggiato su ghiaccio in coppe di vetro e mangiato con un cucchiaino in madreperla e non d’argento, perchè ne altererebbe il sapore…) con spettacoli alla Moulin Rouge. Per intenderci: le cameriere, selezionatissime (sono talmente gnocche che gli tira persino ai nonnini che usano da tempo l’ uccello solo per fare la pipì), che servono il caviale a suon di frustino. Il locale può ospitare fino 230 persone. In cento metri quadrati di pareti rosse e viola gli avventori potranno gustare un pranzo completo per la “modica” cifra di 6.900 euro. Spettacoli compresi. Il realizzatore del ristorante a luci rosse si chiama indovinate come? Willy di Montecarlo! E non è nuovo a questo genere di locali. Lui garantisce che tutti usciranno soddisfatti dal suo ristorante. E come dubitarne? Buon cibo e belle donne difficilmente non vanno contro i gusti dei signori uomini.
E per voi poveri… pippe, pippe, hurra!!!
:smt040
WdM
L’Anti Willy.
Il fighetto milanese.
Ovvero come spendere (bene?) i soldi del papi.
In estate, si sa, tutto il mondo è paese: è impressionante, infatti, la quantità di connazionali che si incontrano in qualsiasi parte del mondo, da Ibiza al Brasile, da Mykonos alla Thailandia, da Londra a New York.
E se gli indigeni di queste mete turistiche affermano che, per quanto possa camuffarsi, l’italiano in vacanza si riconosce lontano un miglio, in primis perché è estremamente chiassoso, poi perché non mastica nessuna lingua straniera se non un inglese maccheronico, si può tranquillamente completare questa affermazione aggiungendo che ancora meno inosservato passa il fighetto milanese: è impossibile non riconoscerlo.
Bisogna certo premettere che, come ben noto, il classico fighetto ama trascorrere le sue vacanze in Costa Smeralda, preferibilmente a Porto Rotondo (“perché Porto Cervo, ormai, è diventata troppo commerciale”), ma non per questo disdegna altre località marittime (“in estate la montagna è out!”): potrete, quindi, incontrarlo in giro per il mondo, ovviamente, però, in posti che gli consentano di spendere almeno 1.000 euro a settimana (“perché spendere meno sarebbe da barboni!”).
In ogni caso, ovunque vi troviate, individuerete facilmente il nostro Ambrogino, innanzitutto dall’abbigliamento: indossa sempre una polo, il più delle volte di Ralph Lauren, un paio di mocassini senza lacci e un paio di calzini che, la plebaglia, ad occhio nudo, classificherebbe come scialbi e ridicoli, ma i più attenti modaioli riconoscono prontamente come Gallo.
Il nostro esemplare, poi, è sempre munito di due accessori: un orologio enorme, che abbaglia, meglio se un Rolex, e l’ultimo modello della Nokia, che fa foto, videochiamate, filmini e su richiesta anche una sega!
E il cellulare lo accompagna per tutta la durata della vacanza: il fighetto milanese, infatti, chiama continuamente il suo “papi” e la sua “tipa”, il più delle volte solo per far sentire alle (sventurate) persone che gli stanno accanto nel momento in cui telefona i racconti delle sue serate passate in disco (ovviamente nel privèe) , bevendo Champagne (Cristal, of course!) e scambiando due chiacchiere con un amico di vecchia data (“ho rivisto Zio Briatore: sempre in forma il ragazzo!”).
Già, perché ogni fighetto che si rispetti ha almeno un amico vip, o per lo meno dice di averlo…
Ma con che mezzo si sposta da una festa a un’altra?
Se la distanza glielo permette, il fighetto arriva nel luogo di villeggiatura direttamente con la sua Spider, o in ogni caso una macchina decappottabile, Z4 o SLK per citare le più comuni, presa in prestito dal garage del papi, e con questa si sposta da un locale all’altro, naturalmente parcheggiando davanti all’entrata per mostrare a tutti di essere il proprietario di quella vettura.
In alternativa, quando la meta è un’isola, ci arriva a bordo della sua “barchetta”, contornato da stangone di ogni provenienza, che a mala pena conosce, reclutate giusto per l’occasione, giusto per far rodere d’invidia il resto del popolo dei vacanzieri. In questi casi, il vero fighetto, per gli spostamenti, non prenota un motorino sul posto, ma si serve semplicemente del taxi, anche per andare a comprare il pane.
Infine, il vero fighetto non gira mai con soldi in contanti: per lui, infatti, ogni occasione è buona per sfoggiare la carta di credito, indipendentemente dal fatto che si trovi in un ristorante o al baracchino della spiaggia.
8-)
WdM
C'è chi fa vita da spiaggia (voi) e chi non scende mai dallo yacht (Noi Super Rich). C'è chi spende una fortuna nei locali da "billionari" (Noi Star) e chi passa le notti a caccia di vip (voi del mondo dei comuni mortali).
Apparentemente, l'Italia sembra un Paese di nababbi. Ti guardi intorno e vedi ville e mega yacht. Nei posti più chic il caffè costa 7 euro, un cappuccino 18, le camere sui 2 mila euro e le suite, quelle imperiali, 20 mila (a notte, naturalmente). Ma il meglio della “sweet life” si ha in Costa Smeralda, dove l'acqua è di un verde-azzurro che nemmeno ai Caraibi, i colori della terra sono un tuffo al cuore e c'è la più alta concentrazione di vip (Noi) e fan dei vip (voi), al metro quadrato. Un piccolo paradiso per soli abbienti creato oltre 40 anni fa dall'Aga Khan, oggi reso più accessibile (si fa per dire) dal proliferare di villette e casette in stile "neo-nuragico" nei dintorni di Porto Cervo (anche se i veri vip, da pronunciare vi ai pi, si rintanano a bordo dei panfili o nelle ville di famiglia). L'intera vita sociale della Costa d'oro è regolata da piccole regole non scritte, un su tutte: “Se devi chiedere quanto costa, è segno che non te lo puoi permettere”.
La scorsa estate l’ attrazione nel Porto vecchio è stata la barca del nobile plurimiliardario Willy di Montecarlo: si chiama WdM e vi sventola sopra una bandiera con il suo ritratto in oro zecchino. I turisti hanno fatto la fila con videocamere e bibita in mano per guardarlo. Quasi tutti gli sceicchi arabi (le barche più imponenti sono le loro) hanno fatto a gara per ormeggiare vicino al WdM. In rada c’ erano anche russi, americani e qualche vip nostrano. C’era anche il nuovo gioiello di Flavio Briatore, il Force Blu One e la barca dell'on. Daniela Santanchè, che faceva ginnastica pilates e tapis roulant “da Flavio” e scendeva solo per fare colazione all'Hotel Cala di Volpe. Più a largo, c'era il Baglietto di Roberto Cavalli, RC, un 42 metri dalla chiglia cangiante, dal viola al verde-blu. Poco distante, il Gin Tonic di Giuseppe Cipriani, figlio del mitico d Arrigo dell'Harry's Bar di New York, molto amico di Simona la battona (Ventura), un Benetti di 30 metri, e il 48 metri Insigna con a bordo Paris Hilton, di proprietà del fidanzato Paris Lazis, erede di una famiglia di armatori. Ma su tutte (è ovvio), spiccava il WdM, 105 metri, di proprietà di Willy di Montecarlo, con i suoi 80 membri di equipaggio. Una specie di villone galleggiante. E poi c’ erano yacht presi a nolo. Anna Falchi ex Ricucci a bordo del Sairam con la mamma Karina, e Simona la battona (Ventura), prendeva il largo su un 18 metri, Luce. Giusto per curiosità… volete sapere quanto costa affittare uno di questi bestioni? Si va dai 3.500 euro al giorno (senza Iva) per un Open di 17 metri (una specie di motoscafone), con 3 cabine, 3 bagni e 3 posti letto, fino ai 5.000 euro per un 25 metri da 8 posti letto (più 4 persone di equipaggio. Esclusi cambusa e carburante. Per gli yacht dai 40 metri in su il prezzo si calcola a settimana (da 45-50 mila euro), ma per fare un bagno al largo, con marinaio che ti viene a prendere in hotel, il prezzo è di 7 mila euro. Quelli che "vorrei ma-non-posso" optano per il gommone entro 40 cavalli (5 metri):bastano 150 euro al giorno e non c'è nemmeno bisogno della patente.
Voi popolo, ci guardavate (fisico sgraziato dentro il costumino pagato, 2 “eulo”, nel negozio cinese sotto casa, cappellino in testa anti-insolazione e cannetta da pesca in mano), dal bordo della vostra tinozza 3.70 mt in vetro resina.
:lol:
W d M
falli ipù corti i racconti, xkè se no non ho manco la voglia di leggerli
:D
Il gioco del polo.
Il polo è un gioco sportivo che si disputa fra due squadre composte da quattro giocatori in sella a cavalli e muniti di mazze. Una squadra segna un punto a proprio favore ogni volta che un suo giocatore riesce a mandare la palla nella porta avversaria. Vince la squadra che segna più punti. I lanci vengono fatti colpendo la palla con un’apposita mazza. Se la partita, al termine dei tempi regolamentari, si chiude in pareggio, si procede con uno o più tempi supplementari.
Da sempre considerato lo sport di re, principi, duchi e ufficiali, il Polo ricorda le giostre medievali e come allora i cavalieri si trovano l’uno contro l’altro mettendo a dura prova il loro equilibrio. Forza e virilità sono le doti fondamentali per partecipare a questo gioco equestre tra più antichi del mondo, a questa sfida fra cavalieri, che in sella ai loro cavalli lanciati al galoppo sfiorano addirittura i 70 chilometri orari.
Non si conosce l’anno esatto di nascita di questo sport, ma è nel 522 a.C. che questo gioco approda in India grazie al re persiano Dario. La palla utilizzata era fatta di foglie di salice e la stecca era chiamata chaugan. In seguito la palla venne fabbricata in legno, identificato con il termine tibetano pulu (palla). E’ da questa parola che deriva il nome odierno polo.
Questo sport si sviluppa successivamente in tutto l’oriente e in Cina ed è tenuto in grande considerazione, addirittura, per poter accedere alle cariche pubbliche più importanti era necessario essere abili giocatori di polo. Nel 1862, a Calcutta, fu fondato il primo circolo, tuttora in attività. Sbarca in Occidente, e più precisamente in Inghilterra, molto più tardi, nel 1869 e poi si propagherà, in Spagna, in Germania, poi, anche grazie agli equipaggi della Royal Navy, il gioco sbarca a Malta nel 1874 dove venne fondato il Malta Polo Club, in Argentina nel 1877, in Sud Africa nel 1885, e in Nuova Zelanda nel 1888. Solo nel 1924 arriverà in Italia sull’isola di Brioni (oggi appartenente alla Croazia) in cui viene fondato il primo circolo italiano.
L’abilità dei giocatori è valutata in base al loro handicap: si parte da –2 per i principianti per arrivare a 10. La somma degli handicap dei giocatori fornisce il valore della squadra: se tra le èquipe c’è una marcata differenza, quella più debole gode di un vantaggio in termini di goal.
Il terreno di gioco è lungo 275 metri e largo180; le porte sono costituite da due pali di vimini flessibili:si rompono in caso di impatto con le zampe del cavallo, posti ad una distanza di 7,30 metri l’uno dall’altro, mentre la palla, di legno o in plastica dura, ha un diametro compreso tra i 78 e i 90 millimetri e pesa da 120 a 135 grammi. La mazza (fatta di canna di bambù) è denominata stecca e la sua lunghezza dipende , tra l’altro, dall’altezza dei cavalli (chiamati pony nel gioco del polo), che sono molto veloci e scattanti.
Nelle squadre ai numeri sulle maglie corrisponde una posizione in campo: il numero 1 è l’attaccante più avanzato, il 2 la seconda punta, il 3 è il regista e il 4 è il difensore.
Una partita è divisa in tempi detti chukker o chukka. La durata e il numero di chukker in una partita è variabile: a seconda dei regolamenti, un chukker dura dai 7 ai 7 minuti e mezzo, e ne vengono giocati da quattro a otto in una partita. Tra un tempo e l’altro è previsto un intervallo di 3 minuti per abbeverare i cavalli e concedergli un riposo. Gli arbitri sono tre, due scendono in campo a cavallo, e l’altro fuori su una torretta interviene solo in caso di loro disaccordo.
Tutto ciò solo per soddisfare la vostra curiosità.
Rimane scontato che voi plebei continuerete a giocare a briscola e bocce.
Il gioco del polo, e tutto quello che ruota intorno, resterà per voi solo un sogno che mai vivrete.
Un affettuoso saluto.
:lol:
WdM
a me piace ciò che scrivi.
SdB.
:lol:Quote:
Originariamente inviata da Personne
Ma trovarti qualche hobby, no?
anche a me piace XD
GdR :lol:
Qualcuno che non sia venire a scassare i maroni qui, possibilmente :smt040Quote:
Originariamente inviata da litha
Anche dalle prime ore di oggi risulta intasato il centralino della villa di Willy di Montecarlo, location dove si possono prenotare i “colloqui” con il nobile monegasco. Fino a domenica scorsa - il giorno in cui ha deciso di rendersi disponibile alle sue ammiratrici, i centralinisti ricevevano circa 2 milioni di prenotazioni giornaliere. In questi giorni fare una stima è davvero impossibile cosi come riuscire a prendere la linea del centralino. Secondo alcune previsioni dal 24 aprile sono attesi quasi cinque milioni di donne al giorno che faranno la fila davanti ai due ingressi previsti per accedere alla stanza da letto del nobiluomo dove Egli (nudo in tutto il Suo splendore e adagiato su un letto d’ oro massiccio, con lenzuola ricamate in oro zecchino), attenderà le più belle (rigorosamente pre-selezionate ) per scopxrle. Per realizzate il loro sogno le signore dovranno probabilmente rimanere anche la notte all'aperto per attendere il proprio turno.
8-)
WdM
è tornato!!:038:
nooooooooo
grande willy