Mi rivolgo agli effedittiani del sud,in particolare Campania e Sicilia.
Si sa, in noi è innato il senso e il valore della famiglia u.u ma non sono quella nostra...anche quella degli altri!
Sovente infatti sentiamo nominare i membri della famiglia altrui dopo un "botta e risposta" pungente.
Esempio a Napoli:
A: we we,come va?
B: mammt
A:
(la "t" finale sta per "tua"...è una popolazione in via di sviluppo)
Esempio in Sicilia:
A: ciao cumpà,comu semu?
B: tomà
A:
(si legge tuttoattaccato per evitare brevi e inutili stati di apnea)
Ma ci sono anche altre espressioni,per non discriminare il resto della famiglia:
-patete,fratete,sorete,ziete,nonnete,cuginete,proni potete,bisnonnete,...
e rispettivamente:
-topà,tofrati,tosoru,tozia,tononna,....seguito dal doveroso e immancabile finale "...e tutta la tua generazione di mer**" oppure " .... e tutta la tua settima generazione" (non ho mai capito perchè proprio la settima)
Ormai è diventato comunissimo rivolgersi così,non è quasi più offensivo,anzi è un modo per scambiare due chiacchiere e fare amicizia xD
Però mi chiedo: Perchè tutto ciò? è un modo per colpire il punto debole di noi del sud oppure è un'abitudine fin troppo in crescita?
A Ultimate,che sarà fra i primi a rispondere,volevo dire: