Cison di Valmarino – Sala gremita, affollata anche di gente in piedi, e diverse persone deluse, e un po’ arrabbiate, rimaste fuori e a bocca asciutta: ha fatto il pienone, come sempre, Marco Travaglio. Ieri sera l’incontro con il giornalista organizzato da i Grilli Treviso a Castelbrando di Cison è stato un successo annunciato.
Non ha deluso, l’autore di L'odore dei soldi, Mani Sporche e Il bavaglio (solo per citarne alcuni) ha parlato di scudo fiscale, tasse, sicurezza, immigrazione, dei rapporti tra Berlusconi e Gheddafi…senza risparmiare critiche a destra e a sinistra. Una classe politica vecchia, troppo spesso ricattabile per i suoi comportamenti privati e pubblici, quando non troppo impegnata a risolvere i suoi problemi giudiziari per trovare il tempo di occuparsi del governo del paese: questo il ritratto che del presidente del consiglio e degli altri politici ha tratteggiato Travaglio.
“Il problema dell’Italia è che questa classe dirigente è la stessa di dieci-quindici anni fa – ha fatto notare - Continuiamo ad affidare la soluzione dei problemi a chi quei problemi li ha creati, per questo non li risolveremo mai”.
Ospite di un territorio particolarmente e storicamente sensibile al "fastidio" della pressione fiscale imposta da Roma è, l’editorialista di “Anno Zero” ha affrontato la questione di petto: “Mi sono rotto di pagare le tasse per quelli che non lo fanno”. “Non è vero che in Italia la pressione fiscale è eccessiva: è mal distribuita – questa l’argomentazione del giornalista - Ci sono quelli che pagano tutto e milioni di persone che non lo fanno. Lo scudo fiscale è l’ennesima dimostrazione che gli evasori votano e sono tanti. Per questo i partiti, tutti, hanno paura di inimicarseli e non attuano una lotta all’evasione vera”.
Una lotta all’evasione fiscale che si può fare seriamnete in un solo modo: facendo paura. “Perché - spiega il fondatore de “Il Fatto quotidiano” - chi ha l’occasione di non pagare le tasse, se non è spaventato dalla possibilità di finire in prigione, lo farà. Per il semplice motivo che è troppo conveniente”
“Io voterei volentieri per un partito che dicesse: gli evasori fiscali devono finire in galera - ha proseguito tra gli applausi - Si discute del voto agli immigrati io invece mi pongo la domanda se sia giusto lasciare la cittadinanza e i diritto di voto a quelli che non pagano le tasse e poi ogni giorno usufruiscono dei servizi pubblici che i contribuenti pagano anche al posto loro”.
Sotto i riflettori anche la più grossa contraddizione di una maggioranza che propagandava il federalismo fiscale: “hanno abolito l’Ici, che era l’unica tassa veramente federale”.
Altro tema caldo e particolarmente sentito nel Nord-est è l’in-sicurezza, con i suoi inevitabili legami con l’immigrazione. Travaglio non si è tirato indietro: il pacchetto sicurezza, la proposta (poi caduta nel nulla) di rendere penalmente punibili prostitute e loro clienti, la raccolta delle impronte digitali ai bambini rom, l’istituzione del reato di clandestinità sono solo demagogia. “Sono tutti decreti che non hanno nessun effetto concreto: vengono fatti solo per far vedere che stanno facendo qualcosa perché questo Governo sa di essere stato votato per questo”.
Interpellato dal pubblico su questioni tutte locali il discepolo di Montanelli ha saputo inquadrare senza mezzi termini vicende che amareggiano i trevigiani. Gli inceneritori di Un industria? “non capisco perché una provincia che riesce a differenziare i rifiuti al 66% debba avere addirittura due termovalorizzatori. O meglio, lo capisco: è per favorire gli interessi di chi li dovrebbe costruire e gestire”.
Bertolaso ha annunciato che non ci saranno risarcimenti a chi ha subito danni dalla tromba d’aria a Vallà? Il motivo è semplice: “questa è un’area che elettoralmente è data per acquisita. Cascasse il mondo qui alle elezioni vincerà sempre il centrodestra, quindi non c’è bisogno di ricercare i consenso. A differenze che in Abruzzo, dove il voto si sposta”.
Travaglio alterna ironia e sentenze sferzanti e il pubblico, cullato dal suo stile e dalla sua retorica, tra risate e amarezza, riflette sull'Italia e su come gli italiani si lamentino ma continuino in fondo a lasciarsi prendere in giro dalla classe dirigente. "Non c'è informazione: se gli elettori arrivassero davvero a sapere sarebbero tutti ugualmente incazzati, a destra come a sinistra, e succederebbe quello che accadde nel 1994, quando i parlamentari ebbero paura della reazione dei cittadini e si autosospesero l'immunità parlamentare".
http://www.oggitreviso.it/node/19569
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non fa una grinza
soprattutto in queste cose
“Il problema dell’Italia è che questa classe dirigente è la stessa di dieci-quindici anni fa – ha fatto notare - Continuiamo ad affidare la soluzione dei problemi a chi quei problemi li ha creati, per questo non li risolveremo mai”.
il pacchetto sicurezza, la proposta (poi caduta nel nulla) di rendere penalmente punibili prostitute e loro clienti, la raccolta delle impronte digitali ai bambini rom, l’istituzione del reato di clandestinità sono solo demagogia. “Sono tutti decreti che non hanno nessun effetto concreto: vengono fatti solo per far vedere che stanno facendo qualcosa perché questo Governo sa di essere stato votato per questo”.
“questa è un’area che elettoralmente è data per acquisita. Cascasse il mondo qui alle elezioni vincerà sempre il centrodestra
"Non c'è informazione: se gli elettori arrivassero davvero a sapere sarebbero tutti ugualmente incazzati, a destra come a sinistra,